Freud’s Bones: da oggi il progetto su Kickstarter

Informazioni sul gioco

La campagna Kickstarter, a partire da oggi, permetterà di supportare un nuovo prodotto videoludico Made in Italy, decisamente diverso dagli altri e unico nel suo genere: Freud’s Bones. Fortuna Imperatore, aka Axel Fox, è una giovane italiana laureata in psicologia, con un master in filosofia. Il suo progetto nasce in totale solitudine, in cui la pazienza, la passione e la costanza sono state le sue compagne vitali. Di giorno lavora in un’impresa di pulizie, di notte si è reinventata game designer, imparando ogni singola dinamica contando esclusivamente su se stessa. Non è cosa da tutti i giorni provare un gioco sviluppato interamente da un’autodidatta, motivo per cui il progetto merita di essere supportato. La stessa Fortuna ha speso tutti i suoi stipendi per la realizzazione della demo, che ho potuto provare e di cui sono piacevolmente sorpresa.

Partiamo dal principio, ossia dal fulcro di questo medium culturale: Sigmund Freud, padre della psicoanalisi.

Il gioco è un punta e clicca indie dallo stile cartoon, in cui potremo scoprire il mondo intricato e delicato di uno psicoanalista alle prese con pazienti, gestione economica e…voci interiori. Saremo noi i disturbatori di Freud e potremo scegliere se essere il suo demone o un angelo custode.

Gameplay e comparto tecnico

L’esperienza videoludica si sviluppa nel celebre studio dell’analista, in cui il giocatore potrà interagire scoprendo i suoi pensieri intricati, seppur apparentemente cinici.

La demo, di circa 20 minuti, ci permetterà di entrare nel tipico mood serioso di uno psicologo che, puntualmente, avrà bisogno del suo caffè nero bollente prima di cominciare a lavorare. Potremo controllare le cartelle cliniche ed esaminarle attentamente per eseguire una diagnosi, così come gestire le entrate economiche, dovendo prestare particolare attenzione alle conseguenze. Fortuna Imperatore ha ben pensato di coinvolgere anche chi non conosce affatto la psicologia, tramite un’enciclopedia che si arricchirà man mano. Essa contiene un vocabolario, la sezione “casi clinici” contente le vicende di donne e uomini che hanno fatto la storia della psicoanalisi; la sezione delle teorie sulla psiche umana e infine la sezione “testi”, che permette di leggere gli scritti di Freud in modo da risolvere i casi più velocemente.

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La sezione “teorie”

Il titolo si differenzia da molti punta e clicca, dato che il nostro inventario sarà colmo di lettere, cartelle cliniche, conto delle finanze e altri elementi prettamente tecnici. La game designer vuole, come obiettivo principale, aiutare Freud a ritrovare la luce e, in particolar modo, la speranza di cambiare la visione della psiche umana. Accantoniamo giochi da next-gen con trame estremamente contorte e combat system tediosi per fermarci un attimo, in silenzio e concentrazione, per ascoltare i problemi più intimi di chi abbiamo di fronte. È il caso di Elsa Kovàcs, giovane ragazza dal passato travagliato e da ombre misteriose e taglienti come una lama affilata: il suo caso è stato affidato a Freud dopo la rinuncia di un altro dottore.

Il gameplay, per quanto possa trattarsi di un puro titolo videoludico, è una delle esperienze più realistiche mai vissute, seppur in soli 20 minuti di demo: dovremo ascoltare attentamente la ragazza, interrogarla, decidere cosa chiederle e in che modalità. Ogni singola conseguenza porterà ad aumentare o diminuire la barra di intesa e, soprattutto, il livello di stress della paziente: nel peggiore dei casi potrebbe andarsene ancor prima della seduta completa.

Avremo tre modalità da sfruttare durante la consulenza e ognuna andrà a plasmare il modus operandi di Freud, caratterizzandone le sfumature comportamentali. Potrete scegliere le domande da porre (esempio: sintomi, personalità, famiglia), il tono di voce con cui parlarle e il ritmo. Non sarà particolarmente facile riuscire a trovare l’approccio giusto, ma posso confidarvi un piccolo segreto: troppa comprensione porta risultati opposti. Sfortunatamente la sessione si interrompe dopo la prima consulenza, senza poter eseguire una diagnosi.

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Nel cuore della psicoanalisi

L’intera esperienza, per ora, è interamente testuale, accompagnata da un piacevole comparto musicale di background: sarebbe interessante ipotizzare un eventuale doppiaggio ma, trattandosi di un gioco che richiede una grande concentrazione, potrebbe rivelarsi una fonte di distrazione. Fortuna conosce bene i meandri della psiche in ogni sfaccettatura, quindi ci fidiamo della sua scelta tecnica. Gli elementi scoperti (e provati) sono davvero pochi per poter trarre una conclusione effettiva; è certo che avremo molte interazioni a disposizione che, se usate senza cautela, potrebbero rivelarsi davvero confusionarie; la psiche, d’altronde, è una delle cose più complesse e al mondo. Probabilmente sarà un profondo lavoro di introspezione su Freud e noi stessi, in una simbiosi bizzarra ma estremamente formativa.

Sigmund Freud: una figura fortemente emblematica

In una vecchia chiacchierata con Fortuna ho avuto modo di comprendere l’intensità del legame invisibile tra lei e il celebre psicoanalista. Tra le due figure permea un’indescrivibile essenza comune, pregna di molteplici sensazioni, sfumature ed emozioni che si plasmano in un labirinto intricato e, sinceramente, davvero interessante.

Concentriamoci sulla figura che incontriamo nel gioco, evitando per un attimo l’aspetto storico e reale di questo personaggio, considerando che non tutti lo conoscono e avranno modo di farlo attraverso l’impeccabile conoscenza della sviluppatrice.

Freud è un personaggio particolare da cui saremo messi in guardia fin dall’inizio, attraverso le testimonianze di J.Krober e Carl Jung sul Kronen Zeinung, il più diffuso quotidiano austriaco. La psicoanalisi viene definita come la nuova magia nera, in cui Sigmund è messo alla gogna come una sorta di uomo perverso ed eretico che sfrutta le donne attraverso giochi contorti. La verità è che l’uomo ha vissuto una forte lotta nel cercare di dimostrare quanto fosse importante la psicoanalisi: dietro le sofferenze e i comportamenti apparentemente strani delle donne si nascondono radici pregne di dolore, con motivazioni ben precise e contestualizzate. Krober descrisse la veemenza con cui la fama dell’analista aumentò, nonostante tutto: ciò mi ricorda una delle lettere che troveremo nel cassetto della sua scrivania.

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Il lupo solitario è proprio Freud, che si sente emarginato, incompreso, perso in uno strano tunnel da cui trova dolore e gratificazione al tempo stesso. Il branco soffoca nell’invidia della sua inafferrabilità, e non trova pace fin quando non divora il povero lupo che sembra acquisire sempre più forza gradualmente. Credo che, in questo caso, il branco malvagio sia caratterizzato da persone come Krober e Jung, che cercano di divorarlo attraverso rivelazioni mediatiche di poco gusto e decisamente deleterie nei confronti della sua carriera e persona.

Fortuna vuole introdurci nel suo mondo tanto criticato, facendoci intuire quanta apparenza possa celarsi dietro i medium editoriali. Il protagonista è nel pieno di una profonda crisi, in cui ha dovuto abbandonare tutto, si sente solo e non trae più gratificazione da nulla, neanche dai più semplici atti materiali. Vive un rapporto contrastante con l’essere umano: desidera la sua vicinanza, ma quando la ottiene i suoi pensieri iniziano a frantumarsi. L’uomo che sembra così freddo, cinico, folle o semplicemente un tossicodipendente perverso, conserva gelosamente nel suo cassetto la vecchia pipa di suo padre, il cui odore gli trasmette un viscerale senso di nostalgia. Perfino con noi, tra una risposta tagliente e l’altra, si confiderà in modo piuttosto spontaneo, lasciando trapelare una grande umanità. Più siamo umani meno siamo capiti, vero Fortuna?

Così la lotta stremata di Freud avanza in un percorso tortuoso e deleterio in cui, nonostante tutto, il risolvimento di un caso clinico resta una delle cose più importanti per lui. La sua apparente freddezza dal colore glaciale si fonde a una tonalità calda, purpurea, rassicurante: verrebbe quasi voglia di abbracciarlo, nonostante la corazza che cerca di indossare per chissà quale motivo.

Jung, tuttavia, ha ragione su un unico punto: crede che Freud possa lasciarsi inghiottire dai suoi fantasmi senza un amico fedele. Stavolta potremo essere noi una figura positiva e rassicurante, seppur tra una provocazione e l’altra (ma con un personaggio così irresistibile e buffo non possiamo farne a meno).

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Il celebre studio di Sigmund Freud

Cos’è la campagna Kickstarter e perché supportarla

Kickstarter è il più importante sito di crowdfunding, che permette di supportare economicamente un progetto al fine di realizzarlo e completarlo. Chi crede nelle potenzialità di un titolo emergente avrà un ruolo fondamentale, se non fortemente vitale: in questo caso Fortuna Imperatore ha bisogno di sostenitori che possano credere nei suoi enormi sacrifici e, come anticipato prima, i suoi sforzi sono stati soprattutto economici. La campagna durerà un mese e Kickstarter finanzierà il progetto solo se raggiungerà l’obiettivo di 5.000 € entro la data stabilita. Perché supportare questo gioco?

Si tratta di un’esperienza videoludica che insegna a fermarsi e ascoltare i dolori e le necessità altrui, in un mondo in cui troppo spesso siamo distratti ed egoisti, se non cinici. Il nostro ruolo non sarà solo quello di risvegliare la coscienza di Freud, bensì aiutare il prossimo, capirne le sofferenze ed effettuare un profondo lavoro di introspezione su noi stessi. Un titolo così semplice si differenzia dagli altri con un’originalità impressionante, riuscendo a essere educativo e particolarmente formativo. Noi di VideogiochItalia abbiamo provato la demo e promuoviamo Freud’s Bones con grande interesse. Ne approfittiamo per augurare buona fortuna alla sviluppatrice, complimentandoci per la grande tenacia e passione, da cui tutti noi dovremmo prendere esempio.

Se ci credi, puoi farlo.

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