Watch Dogs: Legion: 6 motivi per valutarne l’acquisto

Watch Dogs: Legion
Informazioni sul gioco

Il 29 ottobre prossimo approderà sui dispositivi di attuale generazione Watch Dogs: Legion, terzo capitolo dalle tinte cyberpunk della saga iniziata nel 2014 grazie a Ubisoft, per arrivare poi anche su Xbox Series X e Series S e su PlayStation 5 il prossimo mese.

Watch Dogs: Legion si svolge nel 2026, in un Regno Unito divenuto oramai una distopia con tutti i crismi, uno stato dittatoriale in tutto e per tutto. Una delle ispirazioni è chiaramente 1984 di George Orwell, ma sembrano non mancare critiche abbastanza palesi alla situazione attuale della Gran Bretagna post-Brexit.
A operare contro l’oppressione del sistema di sorveglianza noto come ctOS troveremo il gruppo di hacker rivoluzionari del DedSec, di cui noi saremo parte attiva nel corso del gioco.

Se siete in dubbio se acquistare o meno Watch Dogs: Legion, ecco i nostri 6 motivi per valutarne l’acquisto.

3 MOTIVI per acquistare Watch Dogs: Legion

L’ambientazione

Watch Dogs: LegionSiamo abituati a vivere le nostre avventure videoludiche in molteplici contesti spaziali, anche se per ovvi motivi molto spesso il setting si situa negli Stati Uniti d’America. Di fatto, anche i due precedenti capitoli vedevano lo svolgersi delle vicende negli U.S.A. (in particolare Chicago e la zona di San Francisco). Per questo motivo, sarà interessante esplorare una versione futuristica di Londra, per quanto vittima delle macchinazioni del governo dittatoriale che controlla l’intero Regno Unito.

Avremo a nostra completa disposizione 8 quartieri caratteristici della capitale inglese, fra cui l’East End e Camden, riprodotti fedelmente dal team di Ubisoft, che su Londra ha già avuto modo di lavorare in Assassin’s Creed: Syndicate. Certamente adesso non giocheremo durante l’epoca vittoriana, ma saremo perennemente sotto l’occhio vigile di telecamere e droni. E noi stessi potremo usare quei droni e rivolgerli contro i nostri oppressori: li potremo usare per spiare, distrarre, hackerare e attaccare, fino addirittura a poter usare i droni più grandi come mezzi di trasporto improvvisati.

Prepariamoci dunque a sfrecciare sul Tamigi, magari a bordo di un drone, oppure a vedere la notte illuminata dal palazzo di Westminster e dal Big Ben. Intorno a noi la città sarà animata dalle divise tipicamente inglesi degli agenti di polizia, dagli autobus a due piani e dai caratteristici taxi londinesi.
Basterà ricordarsi di tenere la corsia di sinistra quando guideremo.

La varietà

Abbandonata la linea classica di avere uno specifico e ben definito protagonista, in questo terzo capitolo della saga a base di hacking saremo noi a scegliere ogni personaggio con cui portare a termine ciascuna missione che il videogioco a mondo aperto ci porrà davanti.
Infatti uno dei cavalli di battaglia con cui Ubisoft ci ha stuzzicati fin dalle prime presentazioni di Watch Dogs: Legion è l’estrema varietà che troveremo nella sua opera. Nella totale libertà con cui potremo esplorare Londra, avremo anche totale libertà di reclutare qualunque NPC che vedremo nel nostro girovagare: potremo approcciarlo e convincerlo a unirsi alla nostra causa, di fatto creando il nostro esercito ideale di fedeli alla rivoluzione.

Sarà necessario aiutare ciascuno di questi NPC o portare a termine qualche compito per lui, ma, una volta fatto ciò, il DedSec potrà contare su di una nuova risorsa. Ci saranno giovani e anziani, spie, poliziotti, infermieri, vagabondi, muratori, hacker, avvocati, pensionati e molti altri ancora. Ognuna di queste reclute avrà le proprie abilità specifiche, che andranno di pari passo con malus e punti deboli; potremo anche contare su equipaggiamenti sempre diversi in base al tipo di NPC che avremo reclutato: chiavi inglesi e tute da lavoro per i muratori (utili ad esempio per infiltrarsi in un cantiere), pistole silenziate per le spie, giubbotti antiproiettile per i poliziotti e via discorrendo.

Tutto questo comporta ovviamente un aumento esponenziale della varietà e di seguito anche della longevità: ogni missione potrà essere approcciata in modi diametralmente opposti, in base allo stile che sceglieremo per portarla a termine e a seconda del personaggio che sceglieremo per affrontarla.

Il nostro scopo, adesso, non sarà altro che sfruttare al meglio ogni abilità che ciascuno di questi personaggi avrà da offrire, in opposizione ai malus. Dovremo unicamente stare attenti che il nuovo arrivato non venga catturato dalla polizia di regime, non finisca in ospedale o peggio ancora.

Avremo modo di testare la forza e le capacità di ciascuno dei nostri affiliati anche all’interno di alcune sessioni di combattimento in perfetto stile Fight Club, senza esclusione di colpi, durante le quali potremo dare uno sguardo agli scontri corpo a corpo, molto migliorati rispetto ai capitoli precedenti.

Il supporto post-lancio

Watch Dogs: LegionA seguire l’uscita del videogame, verrà aggiunta anche una modalità multigiocatore online, interamente gratuita per i possessori del gioco. La componente multiplayer sarà disponibile a partire dal 3 dicembre di quest’anno.

La prima e più corposa parte di questa feature sarà la serie di modalità e quest cooperative. Ci sarà infatti una modalità che ci consentirà di girovagare per Londra con i nostri amici (fino a un massimo di 4 giocatori per gruppo), portando a termine le quest secondarie disponibili.
Altra opportunità sarà quella di cimentarsi con missioni specifiche per team da 2-4 giocatori) o ancora quella di dedicarsi a missioni speciali (denominate Tactical Ops), anche queste per squadre da 4 utenti. In ciascuna di queste modalità potremo sfruttare al meglio le abilità del personaggio che avremo selezionato, calibrandone lati positivi e debolezze assieme al resto del team, cosicché la nostra squadra esca vittoriosa da ogni missione in cui ci imbarcheremo.

A partire dal 3 dicembre sarà disponibile anche una prima modalità multigiocatore competitiva. Questa avrà il nome di Spiderbot Arena e, come dice il nome, vedrà protagonisti i piccoli robot dalla forma di aracnide utilizzati nelle operazioni di infiltrazione del DedSec. La struttura di questa modalità sarà quella di un deathmatch e vedrà sfidarsi da 4 a 8 giocatori.
Inoltre ritornerà l’ormai classica modalità PVP Hacking Invasion.

Per quel che riguarda il single-player, possiamo riallacciarci al punto precedente: infatti la varietà troverà ancora maggior spazio con il progredire della storia, con update gratuiti che aggiungeranno nuovi personaggi reclutabili.

Oltre a questi update, vi ricordiamo l’esistenza del season pass che conterrà i vari DLC in arrivo nei mesi successivi al lancio. Il season pass conterrà 2 DLC che ampliano la storia dopo la conclusione della trama principale, 3 missioni speciali del DedSec (fra cui una che fungerà come una sorta di prequel) e anche 4 eroi esclusivi con abilità e costumi specifici. Fra questi eroi ci saranno Mina, umana potenziata in grado di controllare le menti altrui, e Darcy, membro dei giorni nostri dell’Ordine degli Assassini. Gli altri due personaggi arrivano direttamente dalla saga di Watch Dogs, ovvero Aiden Pearce (protagonista del primo capitolo e a cui è dedicato uno dei DLC di cui abbiamo parlato sopra) e Wrench, coprotagonista di Watch Dogs 2.

 

3 MOTIVI per non acquistare Watch Dogs: Legion

More of the same?

Una delle possibilità negative con cui potremo trovarci ad avere a che fare in Watch Dogs: Legion è sicuramente quella sensazione di more of the same, quella sensazione di già visto, al netto comunque di miglioramenti grafici e upgrade del gameplay e delle nuove possibilità offerte.

Infatti, dopo ben due capitoli della medesima saga in cui abbiamo vestito i panni di hacker ribelli, è difficile dire quanto un terzo episodio possa dare una svolta al franchise o anche solo riuscire a generare un interesse profondo e duraturo nell’utenza. Ovviamente ci sono le novità legate al setting della trama e legate a un gameplay decisamente più variegato e aperto all’improvvisazione del giocatore, così come gli NPC non saranno più soltanto elementi di arredo con cui interagire marginalmente o che potremo hackerare.

Tuttavia resta da vedere quanto queste novità potranno effettivamente bastare per far svanire un senso di déjà vu che potrebbe celarsi dietro ogni sessione di hacking e dietro ogni quest secondaria.

Ad aumentare queste sensazioni non propriamente positive, ci pensa il fatto che anche la stessa grafica, per quanto migliorata, non sembra essere nulla per cui gridare al miracolo e il comparto di illuminazione sembra debole in vista di un titolo cross-gen.
Strettamente connesso all’aspetto visivo, anche l’HUD risulta parecchio classico, nell’accezione più negativa del termine, senza novità di rilievo né senza grosse differenze dalle tipiche produzioni di Ubisoft.

Le quest secondarie

Eccoci dunque al secondo punto dei 3 motivi per cui non acquistare Watch Dogs: Legion, le quest secondarie.
Uno dei problemi comuni a moltissimi videogiochi open world è appunto lo stile e la differenziazione fra le missioni secondarie. Solitamente queste si possono raggruppare in poche tipologie, schematicamente distinguibili in: vai dal punto A al punto B, raccogli un oggetto/salva una persona e torna al punto di partenza, uccidi un determinato personaggio/alcuni personaggi, porta a termine un mini-gioco in un determinato tempo/con un determinato punteggio, e poche altre possibilità.

Da ciò che si è intravisto di Watch Dogs: Legion, parrebbe che anche nella nuova creatura di Ubisoft non mancherà un gran numero di queste missioni secondarie: liberazione dei quartieri di Londra dall’influenza del regime, salvataggio di ostaggi, hacking e recupero di oggetti importanti per il DedSec, ecc.

In particolare, il rischio che le quest secondarie diventino un peso per il giocatore è forte. Pensiamo al fatto che, per il reclutamento di ciascun NPC, quest’ultimo ci chiederà di portare a termine un compito per lui. Tali iterazioni rientreranno inevitabilmente nella casistica classica, rendendo potenzialmente più debole l’esperienza videoludica.

A rendere ancora più dispersivo il tutto, oltre che inutilmente annacquato, ci pensano ulteriori attività inserite come mero svago: giocare con una palla da calcio, tirare a freccette, imbrattare qualche muro con un murales. Tutto questo potrebbe contribuire da una parte ad allungare la longevità, a discapito però del puro divertimento e del coinvolgimento nella storyline principale.

Resta da vedere come Ubisoft abbia pensato di aggirare questi problemi nel dettaglio, magari mescolando componenti tipiche delle varie quest secondarie, o dedicandosi alla creazione di specifiche novità anche in questo ambito.

La spersonalizzazione

Fra i motivi per cui vi abbiamo consigliato di acquistare Watch Dogs: Legion, abbiamo posto la varietà di gameplay che nasce dal poter reclutare ogni NPC che si aggira nella Londra distopica del gioco. Tuttavia questa caratteristica rischia di essere anche un punto debole dell’opera.

Infatti, in un mondo di videogiochi che ci ha regalato personaggi principali memorabili e con cui abbiamo empatizzato fino alle lacrime (oltre a RPG e simili in cui abbiamo creato il nostro avatar ideale), bisogna comprendere dove si pone un videogioco come Legion, soprattutto se lo pensiamo in opposizione ai primi due episodi della serie, che potevano contare su personaggi ben più carismatici degli NPC incontrati per strada. Non per niente, come abbiamo detto sopra, ad Aiden Pearce del primo Watch Dogs sarà dedicato un DLC e sia lui che un coprotagonista del secondo capitolo torneranno come possibili personaggi giocabili.

Insomma, potenzialmente tutta la miriade di personaggi con cui potremo interagire e che potremo arruolare nei nostri ranghi potrebbe rivelarsi soltanto carne da cannone. Potrebbero essere soltanto una sequela di NPC usa e getta da sacrificare in nome della nostra battaglia contro la dittatura. Al netto delle varie quest che coinvolgeranno noi giocatori e i nostri molteplici doppi digitali, resta da capire quanto potrà essere profondo il legame che connetterà utenti e avatar.

Il periodo, fra attuale generazione e next gen e fra tutti i nuovi titoli in arrivo, è molto caldo. Anche solo pensando ai nuovi videogiochi in uscita, Legion uscirà il 29 ottobre e neanche due settimane dopo arriverà sugli scaffali Assassin’s Creed: Valhalla. Se ancora siete in dubbio se acquistare o meno Watch Dogs: Legion, dunque valutate seriamente se è l’investimento videoludico che fa per voi.

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