Dragon Quest III è tornato in grande stile con un remake che arriva su Nintendo Switch, PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC, grazie al lavoro di Square Enix, Team Asano e Amata K.K.. Questo rifacimento amplia e migliora l’esperienza originale, mantenendo però una forte fedeltà alle sue radici.
Dopo quasi quaranta ore di gioco lo abbiamo concluso e siamo finalmente pronti a condividere le nostre impressioni in questa recensione di Dragon Quest 3 HD-2D Remake.
Prima di proseguire, se siete intenzionati a provare il gioco, vi segnaliamo che potete acquistare una chiave di gioco scontata su Instant Gaming. E se già lo state giocando, troverete guide utili nella sezione dedicata del nostro sito.
Indice
Una storia d’altri tempi…
La storia di Dragon Quest 3 è un esempio perfetto di quest eroica, immergendo i giocatori in una narrazione che segue un giovane avventuriero il cui destino è legato al salvataggio del mondo.
Il protagonista, che nel remake può essere personalizzato nell’aspetto, nel nome e nella classe, intraprende un viaggio che inizia con una missione legata alla sua famiglia, ma che presto si trasforma in un’avventura di proporzioni epiche. Il suo compito è fermare un’antica minaccia, ma nel corso dell’avventura scoprirà anche verità celate – che non sveleremo per non rovinare l’esperienza a chi si affaccia per la prima volta al gioco.
La trama è lineare, ma la sua narrazione è arricchita da numerosi personaggi secondari che riempiono il mondo di gioco, ognuno con una propria storia, un proprio scopo e talvolta una missione personale che sarà possibile intraprendere dal giocatore quando e se si riescono a raccogliere gli spunti.
...che bisogna scoprire giocando
Essendo un gioco di un’altra epoca, la trama di Dragon Quest 3 non è immediatamente esplicita. Il giocatore inizia con un’idea semplice: seguire le orme del padre del protagonista, ma nel corso dell’avventura scoprirà progressivamente i pezzi di un mosaico ben più complesso. Per farlo, sarà fondamentale interagire con i vari PNG (personaggi non giocanti) incontrati durante il viaggio.
Questi personaggi non sono semplici strumenti per proseguire nel gioco, ma spesso offrono spunti narrativi che arricchiscono l’universo di DQ III, aggiungendo profondità alla storia e introducendo sfumature che vanno al di là della trama principale. Inoltre, le missioni secondarie, pur essendo opzionali e non immediate, permettono al giocatore di esplorare trame parallele e approfondire la lore del mondo di gioco, offrendo un senso di libertà e scoperta.
In questo senso, il remake di Dragon Quest 3 non cambia ciò che è già stato raccontato, ma lo arricchisce, aggiungendo nuovi dettagli e approfondimenti.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Non solo nella trama, ma anche nell’aspetto grafico, Dragon Quest 3 HD-2D Remake riesce a suscitare emozioni in più, pur rimanendo fedele all’originale.
L’atmosfera del gioco ci trasporta in un mondo fantasy ricco e variegato, che spazia dalle tranquille terre di campagna, ai maestosi castelli, alle città vivaci, fino a misteriosi luoghi e dungeon pericolosi.
Ogni ambiente è curato nei minimi dettagli, con scenari che contribuiscono a rendere il mondo di gioco incredibilmente vivo e coinvolgente. Il tratto distintivo di Akira Toriyama, il celebre creatore di Dragon Ball e storico designer della serie, è presente in ogni angolo del gioco, donando a ogni personaggio e creatura un’identità unica e riconoscibile.
L’incontro con creature fantastiche – dai draghi agli spettri, dalle divinità agli esseri mitologici – è un elemento fondamentale dell’esperienza, con ogni mostro e PNG che porta con sé un contributo significativo alla trama, arricchendo il mondo di dettagli che vanno al di là della narrazione principale.
Una nuova visione, ma dello stesso mondo
La grafica HD-2D del remake valorizza l’atmosfera del gioco, combinando la nostalgia dei titoli classici con la fluidità delle animazioni moderne. Pur mantenendo la magia della pixel art originale, il remake aggiunge effetti di luce e profondità che amplificano l’esperienza visiva.
Le ambientazioni prendono vita grazie a una combinazione di colori vivaci e dettagli meticolosi, riuscendo a evocare emozioni forti in ogni angolo del mondo di gioco.
Un tuffo nel gameplay del Remake di Dragon Quest 3
Il gameplay di Dragon Quest III HD-2D Remake rappresenta un perfetto connubio tra la tradizione, che ha reso grande la saga, e le innovazioni moderne, che ne arricchiscono l’esperienza.
Da un lato, il sistema di combattimento a turni, ormai divenuto un’icona, resta il cuore pulsante del gioco, dove ogni mossa e ogni scelta tattica possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta.
Dall’altro, il titolo introduce funzionalità nuove e affascinanti, come l’Arena dei Mostri, che propone sfide ancora più impegnative per i giocatori in cerca di nuove difficoltà, mettendo alla prova le loro abilità in combattimenti straordinari. Ma di quest’ultima parleremo più avanti.
Sistema di gioco nostalgico
Il sistema di combattimento a turni di Dragon Quest 3 HD-2D Remake conserva la classicità che ha definito il genere JRPG, ma con alcune evoluzioni che ne migliorano l’esperienza. Tra queste, l’introduzione dell’acceleratore – che consente di velocizzare le azioni durante i combattimenti – rende il ritmo delle battaglie più dinamico e fluido.
Al di là di queste innovazioni, il cuore del sistema di combattimento rimane intatto, mantenendo quell’equilibrio tra semplicità e profondità che ha reso celebre la saga.
Il gameplay offre ampie opportunità per costruire strategie articolate e personalizzare il proprio approccio, e alla difficoltà più alta, che riprende quella dell’originale, il gioco saprà mettere alla prova anche i giocatori più esperti, offrendo sfide stimolanti e appaganti.
L’esplorazione
Un altro aspetto fondamentale del gameplay di Dragon Quest 3 è l’esplorazione. Anche nel remake, si ha la possibilità di viaggiare attraverso un vasto mondo aperto, ricco di ambientazioni uniche, personaggi con cui interagire e creature straordinarie con cui combattere.
L’esplorazione è premiata in ogni sua forma: che si tratti di interagire con l’ambiente circostante, aprire scrigni nascosti, o conversare con i PNG, ogni azione potrebbe svelare oggetti utili, nuove missioni o passaggi segreti. La narrazione, inoltre, non costringe il giocatore a correre, ma lo invita a prendersi il tempo per esplorare ogni angolo delle mappe e delle città, che risultano ancora più affascinanti grazie alla nuova grafica.
L’arena dei mostri tra le novità del remake
L’Arena dei Mostri è una delle novità più intriganti di Dragon Quest III HD-2D Remake, che arricchisce il gioco e stimola ulteriormente l’esplorazione.
In giro per il mondo di gioco si trovano diverse arene, ognuna con un proprio livello di difficoltà, dove i mostri amichevoli che si sono uniti alla vostra squadra possono sostenere combattimenti – per la gloria e succose ricompense. Tuttavia, va precisato che questi mostri non prenderanno mai parte agli scontri fuori dall’arena.
La novità che meglio si lega a questa aggiunta è l’introduzione della classe dei Domamostri, che aggiunge nuove abilità e rende la ricerca ancora più gratificante.
Gotta Catch ‘Em All
Se siete appassionati di giochi in cui collezionare creature è una delle meccaniche principali, come in Pokémon o Palworld, questa aggiunta è sicuramente quello che fa per voi.
In ogni città, dungeon o persino nel mondo aperto, potrete incontrare mostri amichevoli che si uniranno alla vostra causa. Le creature sono numerose e sparse in tutto il gioco (alcune sono così nascoste che nemmeno noi siamo riusciti a trovarle tutte), ma ogni volta che incontrerete un nuovo mostro avrete la possibilità di creare team sempre più vari e performanti, offrendo approcci diversificati nelle battaglie.
Le lotte nell’arena sono particolarmente impegnative, anche perché non potrete impartire ordini diretti ai vostri mostri, ma solo pianificare la loro strategia. Questo vi spingerà a cercare nuove e più potenti creature per migliorare la vostra squadra. Inoltre, catturare mostri simili aiuterà quelli già in vostro possesso a diventare più forti.
Insomma, l’unico consiglio possiamo darvi è: catturateli tutti!
Comparto Tecnico
Il comparto tecnico del remake di Dragon Quest III si distingue come uno dei più solidi che abbiamo avuto modo di provare quest’anno, sia tra i rifacimenti che tra le nuove uscite.
Non solo il gioco riesce a introdurre nuove funzionalità senza snaturare né appesantire la struttura originale, ma offre anche una grafica nitida e affascinante, che si adatta perfettamente a diversi tipi di schermo. C’è da precisare che, sebbene abbiamo effettuato diversi test, abbiamo avuto il privilegio di giocarlo su Xbox con un display di alta qualità, il che ha ulteriormente esaltato l’esperienza visiva.
Il gioco scorre sempre in modo fluido, senza mai soffrire di rallentamenti o problemi tecnici, garantendo un’esperienza di gioco impeccabile.
L’interfaccia utente è stata completamente ridisegnata per risultare non solo più moderna, ma anche decisamente più intuitiva. Questo non solo facilita l’ingresso dei nuovi giocatori in questa avventura epica, ma permette anche ai veterani, come noi, di sentirsi immediatamente a casa.
A completare il quadro, l’eccellente colonna sonora, rimasterizzata appositamente per il remake, accompagna l’azione con brani di alta qualità, mentre gli effetti sonori sono stati curati nei minimi dettagli, aggiungendo un ulteriore livello di immersione all’esperienza di gioco.
Differenze con l’originale
Dragon Quest III è un remake completo che conserva l’anima del gioco originale, ma lo arricchisce con una grafica moderna, un gameplay più fluido e nuovi contenuti, come l’introduzione della classe Domamostri e l’Arena dei Mostri.
Rispetto all’originale, se escludiamo il rifacimento grafico e sonoro, le differenze sono minime e quasi tutte irrilevanti per il divertimento.
Durante la nostra esperienza di gioco, abbiamo notato alcuni piccoli ritocchi estetici a determinati personaggi e mostri. La modifica più discussa è quella che riguarda il nuovo design della Guerriera, che ora mostra meno pelle rispetto alla versione originale.
Tuttavia, queste sono solo piccole variazioni che ci sono sembrate poco rilevanti per l’esperienza complessiva, anche se possiamo ipotizzare che siano state fatte con l’intento di renderlo più adatto a un pubblico più giovane.
La vera differenza che ci ha colpito, però, è l’ampliamento di alcune storie e trame secondarie, che arricchiscono ulteriormente la Lore di Dragon Quest 3. Grazie a nuove linee di dialogo e a discussioni più approfondite, il mondo di gioco appare ancora più vivo e dettagliato, offrendo un’esperienza più coinvolgente per i giocatori.
Recensione di Dragon Quest 3 HD-2D Remake: conclusioni
Dragon Quest III HD-2D Remake non solo conserva gli elementi che hanno reso celebre il gioco originale, ma li ripropone in una veste nuova che riesce ad affascinare sia i nuovi giocatori che i veterani della serie.
Grazie a una narrazione che intreccia la crescita dei suoi protagonisti e alla cura con cui è stata costruita l’atmosfera, il gioco rimane uno degli esempi più alti del genere RPG.
Consigliamo il remake di Dragon Quest 3 principalmente a chi non ha avuto la fortuna di giocare questo pezzo di storia videoludica all’epoca della sua uscita, ma anche a chi ha avuto il piacere di giocarlo. Quest’ultimi, in particolare, potrebbero divertirsi a trovare tutte le nuove linee di dialogo e gli ampliamenti narrativi.
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L'esperienza epica di Dragon Quest 3 rimane invariata rispetto l'originale
Tutti i miglioramenti rendono più accessibile questo storico titolo
La grafica HD-2D è eccezionale
Più che Remake sarebbe giusto parlare di Remastered