Akira Toriyama e i videogiochi: i migliori influenzati dal suo stile

Migliori videogiochi sullo stile di Akira Toriyama

Akira Toriyama è venuto a mancare proprio di recente. Questa perdita non ha impattato solo nel mondo fumettistico, ma anche in quello dei videogiochi.

Conosciuto principalmente per serie come Dr. Slump e Dragon Ball, il mangaka ha contribuito prestando la penna e lo stile per numerose serie videoludiche. Alcune volte ne influenzava i tratti. Altre ancora è stato fonte di ispirazione.

Oggi parleremo di alcuni dei migliori videogiochi influenzati da Toriyama e quelli che ha contribuito a creare. Escluderemo Dragon Ball, perché sul sito trovate già la lista dei migliori videogiochi di Dragon Ball.

Blue Dragon

Blue Dragon è un JRPG approdato su Xbox 360 nel 2006, sviluppato da Mistwalker e pubblicato da Microsoft Game Studios.

Ideato da Hironobu Sakaguchi, creatore della serie Final Fantasy, ha visto la partecipazione di Akira Toriyama per il character design. Toriyama si è occupato del design sia dei protagonisti che degli antagonisti. Il suo stile inconfondibile è evidente in ogni personaggio, con i tipici tratti come i capelli a punta, gli occhi grandi e le proporzioni cartoonesche.

Blue Dragon è ambientato in un mondo post-apocalittico dove l’umanità vive in villaggi sotterranei per sfuggire ai draghi che dominano la superficie. Il protagonista è Shu, un coraggioso ragazzo che un giorno si rende conto di avere a disposizione un potere straordinario, che deciderà di mettere al servizio del bene sfidando il malvagio Nene e salvare il mondo.

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Chrono Trigger e Chrono Cross 

La serie Chrono è composta da due JRPG: Chrono Trigger (1995) e Chrono Cross (2000). Entrambi i giochi sono stati sviluppati da Square Enix e hanno visto Toriyama occuparsi dei design di personaggi e creature. Entrambi, sono considerati dei classici del genere.

Chrono Trigger è un gioco di ruolo a turni con una storia che ruota attorno al viaggio nel tempo. Il protagonista, Crono, è un ragazzo che si ritrova catapultato in un’epopea per salvare il mondo da Lavos, un mostro che minaccia di distruggere il futuro.

Chrono Cross è il sequel spirituale di Chrono Trigger, ambientato nello stesso universo, ma con una storia e dei personaggi completamente slegati. Il protagonista, Serge, è un ragazzo che ha dimenticato il suo passato, ma come Crono si ritroverà coinvolto in un’avventura epica.

Go! Go! Ackman

I giochi della serie Go! Go! Ackman sono tratti dall’omonimo fumetto creato da Akira Toriyama, pubblicato sulla rivista V Jump e composto da undici capitoli autoconclusivi. La storia segue le vicende di Ackman, un bambino demone incaricato dal Grande Re dei Demoni di raccogliere anime sulla Terra.

Tutti i giochi sono legati alla stessa trama e Toriyama si è preoccupato del design dei personaggi e dell’adattamento della storia. Sono usciti in totale quattro giochi: Go! Go! Ackman nel ’94, Go! Go! Ackman 2 nel ’95, Go! Go! Ackman 3 nel ’96 e Go! Go! Ackman: The RPG nel ’97. Di quest’ultimo, Toriyama ha anche scritto la storia.

Approdati tutti su Super Nintendo, sono stati ben apprezzati dal pubblico.

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I giochi di Dr. Slump & Arale

La serie comica-fantastica di Dr. Slump & Arale è antecedente a Dragon Ball. A causa dell’interazione tra Arale e Goku, in molti hanno pensato che il Villaggio Pinguino (in cui è ambientato Dr. Slump) sia nello stesso mondo di Dragon Ball. In realtà, essendo uscito prima, è stato Goku a essere spedito dalla sua razza Saiyan nel mondo di Arale!

Arale è stata protagonista di molti crossover videoludici come Jump Ultimate Star e J-Victory VS ed è stata protagonista di un gioco intitolato Dr. Slump per la prima PlayStation, ma i titoli più rilevanti in Giappone della serie di Toriyama restano 3: Dr. Slump Arale Part I: Hoyoyo Bomber, Dr. Slump Arale Part II: Gatchan Kazi Kazi Dr. Slump Arale Part III: Ncha! Bycha.

Arrivati nei primi anni ’80 sono giochi tascabili, simili alla serie Game & Watch, e sono tra i primi videogiochi su licenza pubblicati per il successo di un Manga.

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Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai

Infinity Strash: DRAGON QUEST The Adventure of Dai è un action RPG sviluppato da Square Enix e pubblicato da Bandai Namco Entertainment per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch e PC. Il gioco è basato sulla serie manga Dragon Quest: The Adventure of Dai, scritta e illustrata da Akira Toriyama.

Toriyama ha curato il character design di tutti i personaggi, realizzato alcune illustrazioni promozionali per in vista del rilascio e supervisionato la storia nello sviluppo del gioco.

La storia segue le vicende di Dai, un giovane orfano che viene allenato dall’eroe leggendario Avan per diventare un maestro di spada. Insieme ai suoi amici, Dai intraprenderà un epico viaggio per sconfiggere il malvagio Re dei Demoni e salvare il mondo di Dermline.

Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai Gameplay Trailer

Jump Force

Jump Force è un picchiaduro crossover nato per celebrare il 50º anniversario della rivista Weekly Shonen Jump. Nonostante sia un titolo che ha ricevuto un’accoglienza tutt’altro che calorosa da critica e pubblico, l’abbiamo inserito in quanto si tratta di uno degli ultimi lavori videoludici di Akira Toriyama.

Toriyama ha contribuito, insieme agli altri colleghi di Shonen Jump, alla creazione di illustrazioni promozionali per il gioco e ha curato personalmente il design dei personaggi originali Kane, Galena e Glover.

La storia di Jump Force è ambientata in un mondo immaginario in cui i personaggi di diverse serie manga edite sulla rivista Weekly Shonen Jump si uniscono per sconfiggere una minaccia comune. Sono disponibili numerosi personaggi delle serie più iconiche come One Piece, Naruto o Bleach, ma il giocatore potrà creare un proprio alter ego e personalizzarlo con le abilità uniche degli eroi a disposizione.

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Serie di Dragon Quest

L’impronta di Akira Toriyama in ogni capitolo della serie Dragon Quest è forte. Partendo dal design degli eroi come Erdick, Solo, Eight o Akira, passando dagli iconici mostri come gli Slime, le Killing Machine o il Demon King, per soffermarci sullo stile di paesaggi e oggetti.

La sua influenza è evidente in molti aspetti della serie, come l’umorismo e la voglia d’avventura, contribuendo a creare un universo ricco di lore e di personaggi memorabili.

Scegliere un capitolo più bello degli altri ci è difficile a causa dell’affetto che proviamo per la serie, ma se dovessimo consigliarvi qualche gioco in particolare vi diremo di recuperare Dragon Quest III, Dragon Quest V: La sposa del cielo, Dragon Quest VIII: L’odissea del re maledetto e Dragon Quest XI: Echi di un’era perduta. Ancora oggi titoli divertentissimi da giocare nonostante qualche piccolo acciacco causato dal tempo.

Tobal No. 1 e No. 2

Tobal No. 1 e Tobal 2 sono due picchiaduro 3D sviluppati da DreamWorks Interactive e pubblicati da Squaresoft per la prima PlayStation, approdati sul mercato rispettivamente nel ’96 e nel ’97.

Toriyama ha contribuito nel design dei personaggi, rendendo i combattenti protagonisti unici nel loro genere, caratterizzandoli in modo pulito e lineare come ha sempre fatto, facendo avvertire l’influenza di opere come Dragon Ball e Dragon Quest in modo evidente.

Nonostante il gioco sia stato ben accolto dal pubblico e si sia dimostrato all’altezza delle aspettative con una buona giocabilità, la serie è stata surclassata dall’arrivo di Tekken 3, che nel ’97 e negli anni a venire ha dominato sul panorama dei picchiaduro in 3D.

Akira Toriyama Tobal No. 1

Torneko: The Last Hope

Torneko è uno spin-off della serie Dragon Quest, sviluppato da Chunsoft e pubblicato da Square Enix per il Super Nintendo e si presenta come un GDR Roguelike.

The Last Hope segue le vicende di Torneko Taloon, un mercante che si avventura nel pericoloso Dungeon di Leir per trovare un modo per salvare la sua città natale dalla maledizione di un drago. Il gameplay è basato principalmente sull’esplorazione dei Dungeon generati casualmente e sui combattimenti a turni.

Anche per gli spin-off, Toriyama ha contribuito nel design dei personaggi e sulla creazione della storia e della lore del gioco.

Torneko: The Last Hope Akira Toriyama Videogiochi

E Dragon Ball?

Senza Toriyama non esisterebbe Dragon Ball, né tantomeno tutti i videogiochi di quella serie. Perché non abbiamo elencato subito i migliori capitoli di Goku e compagni?

Come vi abbiamo detto in apertura, vi abbiamo già parlato nel dettaglio dei migliori giochi di Dragon Ball in un altro nostro speciale: cosa aspettate, dunque, correte a leggerlo!

L’influenza di Akira Toriyama sui videogiochi non cesserà

Anche quando non ha partecipato in prima persona allo sviluppo di un gioco, Toriyama ha influenzato nello stile e nel design numerosi titoli. Nel corso della sua evoluzione, il mondo videoludico non ha potuto evitare l’influenza delle opere più importanti di Toriyama, che hanno cambiato l’immaginario del mondo fumettistico ricevendo continue citazioni e diversi omaggi.

Per portare qualche esempio, l’Art Design del gioco per cabinati Pang, Toshihiko Uda, ha utilizzato il tratto di Toriyama per creare l’aspetto dei protagonisti. Capcom si è ispirata alla Kamehameha del Maestro Muten per creare l’iconico Hadoken di Street Fighter. E nel ’92, a quasi due anni dopo la prima apparizione del Super Saiyan, SEGA ha voluto omaggiare la nuova trasformazione di Son Goku nel design dorato di Super Sonic.

Con la scomparsa del maestro Akira Toriyama se ne va un pezzo di storia del fumetto giapponese, ma le sue opere e ciò che ci ha lasciato continueranno a influenzare le generazioni a venire.

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