Ospite di oggi della nostra rubrica delle interviste è Andrea La Greca, doppiatore e speaker professionista.
Da qualche anno Andrea La Greca ha intrapreso anche la carriera come content creator, sono infatti milioni le visualizzazioni dei suoi contenuti generati tra i vari social.
Andrea La greca nei suoi video tocca vari argomenti come il doppiaggio, come iniziare una carriera come speaker e contenuti dal carattere ironico e divertente. L’intento è quello di amalgamare, nella giusta misura, contenuti informativi ma al tempo stesso piacevoli.
Chi è Andrea La Greca
Andrea La greca nasce a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano il 5 aprile del 1989.
Si avvicina al mondo del doppiaggio fin da giovane, per poi intraprendere la carriera come doppiatore e speaker.
Cosa ha doppiato
Andrea La Greca ha doppiato alcuni spot pubblicitari molto noti come quelli della Mentos, della Vigorsol e della Coca Cola.
Ha doppiato anche dei personaggi nelle serie animate come Rengoku in Demon Slayer, Shunsui Kyōraku in Bleach e Kamo Noritoshi in Jujutsu Kaisen.
Nei videogiochi ultimamente ha prestato la voce ad Amit Thakkar, in Hogwarts Legacy, Rodion in Call of Duty Modern Warfare. Ha prestato la voce anche ad altri videogiochi come Borderlands 3 ma in ruoli minori.
Intervista ad Andrea La Greca
- Come ti sei avvicinato al mondo del doppiaggio?
Mi sono avvicinato al mondo del doppiaggio probabilmente grazie a mio padre. Ricordo che cantava in continuazione in quanto amava la musica. Gli piacevano le chitarre e i pianoforti, quindi mi ha un po’ indirizzato verso il mondo artistico. Da lì ho cominciato a studiare canto, successivamente ho studiato recitazione e dizione.
Una volta appresi i rudimenti della recitazione, sono passato a fare doppiaggio. Da bambino ero appassionato a tutti i vari spot che sentivo in radio e in televisione.
- Qual è il personaggio più difficile che hai doppiato, a quale sei più affezionato?
Il personaggio a cui ero più affezionato si chiamava Antonito di Acasias. Era una soap opera e non avrei mai immaginato di legarmi a un personaggio del genere. Quando si doppia un attore per tanto tempo finisci per affezionarti. Lo doppiai per quattro anni per due volte a settimana, in pratica lo doppiai in tutte le maniere e in tutte le circostanze.
Un altro personaggio che non posso dimenticare è sicuramente Rengoku in Demon Slayer. Quello che è successo a Rengoku lo sanno praticamente tutti, è stato complicato doppiarlo in alcune scene perché a momenti mi emozionavo.
- Sappiamo che hai doppiato Amit Thakkar, in Hogwarts Legacy, cosa puoi raccontarci del doppiaggio di questo videogioco?
L’unica cosa che posso raccontare è che il personaggio in origine non si chiamava Amit Thakkar, ma si chiamava Amit Kakkar. La produzione per varie ragioni ha deciso di chiamare Thakkar, perché Kakkar faceva un po’ cacar (ironizza sul nome NdR) e quindi di conseguenza hanno deciso di modificarlo.
È stata una bella esperienza, ma purtroppo non ho ancora giocato ad Hogwarts Legacy perché non ho avuto tempo.
- Conosciamo gli accordi di riservatezza che non vi permettono di rivelare i vostri progetti, ma torneremo a sentire la tua voce in futuro in un videogioco?
Assolutamente sì, ci sono alcuni videogiochi che ho doppiato proprio in questi giorni e naturalmente come hai detto tu e non posso rivelare niente.
- Oltre la tua attività come doppiatore e speaker, sei un Content Creator. Quanto è complesso conciliare entrambi i lavori?
Molto complesso. Ho iniziato questa carriera da content creator circa 3 anni fa, all’inizio mi occupava il 5% della giornata adesso siamo arrivati quasi a un 50%. Addirittura, capita che a volte mi occupa ancora più tempo. Creare contenuti video per poi montarli è davvero difficile, la gente pensa che non ci voglia nulla a farli.
Per prima cosa bisogna pensare all’idea, poi buttare giù lo script, successivamente comprendere se il contenuto è attuale e se possa piacere. Poi si passa alla realizzazione, quindi organizzare gli oggetti di scena, scegliere gli attori e pertanto tutto si complica a livelli stratosferici. Dopo si passa al montaggio e tutto il resto.
Magari capita che nella stessa giornata devo realizzare più video per poi scappare, perché devo andare a un turno di doppiaggio di un videogioco. È molto complicato, per questo ho aperto una mia agenzia di comunicazione che si chiama Aria. Nell’agenzia ci sono delle persone che si occupano di scrittura creativa e di montaggi video.
- Noi ti ringraziamo per la tua disponibilità, ma prima di andare vorremmo conoscere un curioso aneddoto sulla tua carriera.
Di aneddoti ne potrei raccontare davvero tanti. In uno dei miei primi giorni di doppiaggio ricordo che dovevo dire al leggio: “il Villaggio della Foglia è sotto attacco”, in Naruto. Ricordo che ero veramente agitato, non riuscivo a dirlo e a malapena farfugliavo qualcosa. Questa scena è andata avanti per circa dieci minuti, ricordo che andai via molto triste. Forse per questo il direttore del doppiaggio non mi chiamò più. (ironizza NdR)
Ringrazio ancora videogiochitalia per l’intervista, a presto.
Classe 93, dall'animo nerd, da sempre appassionato del mondo videoludico. Alcune leggende sostengono sia nato con un controller in mano. Negli anni scopre di avere una particolare predisposizione per le interviste. Odia più di ogni altra cosa la console war.