Valve non odia i giochi fatti con l’IA ma farà di tutto per far rispettare la legge sul copyright

Dopo che il gioco di uno sviluppatore è stato rifiutato per aver utilizzato arte generata dall’IA, Valve ha chiarito la sua posizione sul perché non è stato pubblicato su Steam.

Valve spiega perché sarà più cauta con i giochi generati con IA

Il mese scorso, uno sviluppatore ha condiviso un post su Reddit secondo cui il suo gioco era stato rifiutato da Valve, ammettendo che parte dell’arte era “ovviamente generata dall’IA”.

Valve ha specificamente notato l’uso dell’arte generata dall’IA, di cui non è stata in grado di determinare se lo sviluppatore avesse o meno i diritti, come motivo principale per questo rifiuto, offrendo un’opportunità per rimuovere qualsiasi immagine che fosse protetta da copyright.

Lo sviluppatore ha semplicemente cambiato l’arte a mano, ma apparentemente non completamente, e il gioco è stato nuovamente rifiutato. Ciò ha lasciato alcune domande sulla posizione della società sui contenuti generati dall’IA nei giochi, ma in una dichiarazione a Eurogamer, la società ha offerto una serie di chiarimenti.

Apparentemente Valve ha dichiarato che sta continuando a studiare l’intelligenza artificiale e come può essere utilizzata nello sviluppo, nonché come influirà sui giochi che consente su Steam.

“La nostra priorità, come sempre, è provare a pubblicare il maggior numero possibile di titoli che riceviamo“, ha affermato, discutendo di come l’intelligenza artificiale possa rendere questo processo più difficile, poiché “Non è sempre chiaro quando gli sviluppatori hanno i ‘diritti sufficienti’ nell’usare l’intelligenza artificiale per creare risorse, tra cui immagini, testo e musica“.

“Sappiamo che si tratta di una tecnologia in continua evoluzione e il nostro obiettivo non è quello di scoraggiarne l’uso su Steam; invece, stiamo lavorando su come integrarla nelle nostre politiche di revisione già esistenti“.

PSA: Valve has been quietly banning newly submitted Steam games using AI-created art assets – if submitters can’t prove they have rights for the assets used to train the algorithms: https://t.co/WhWpJpaFjl pic.twitter.com/5KhzJESYxk

— Simon Carless (@simoncarless) June 29, 2023

“Il nostro processo di revisione è un riflesso delle attuali leggi e politiche sul copyright, non un ulteriore livello della nostra opinione. Man mano che queste leggi e politiche si evolvono nel tempo, anche il nostro processo si evolverà“.

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