A poco meno di un mese dall’uscita del gioco (25 ottobre) e con il recente rilascio della beta per tutte le piattaforme, andiamo a farci un’idea generale di cosa ci offrirà il soft reboot di uno dei capitoli più amati della saga realizzata da Infinity Ward ed Activision Blizzard.
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Il trailer “dietro le quinte” della modalità Storia
Con un trailer rilasciato in queste ore, gli sviluppatori hanno parlato dei tratti di alcuni dei protagonisti che daranno vita alle vicende narrate a schermo, tra un colpo di fucile e l’altro. Infinity Ward ha posto il suo focus nel ricreare un’esperienza veritiera, credibile, in merito alle atrocità presenti nei campi di battaglia odierni, ambientata in un Paese immaginario simile alla Siria. Gli sviluppatori si sono avvalsi dell’esperienza di alcuni veterani di guerra, oggi in pensione, oltre che a diversi corrispondenti. Questo dovrebbe garantire un comparto narrativo di valore, profondo ed emozionante.
Modalità Multiplayer
La prima cosa da ribadire, visto il recente trend dei grandi distributori, è che non ci saranno gamepass o altri esborsi relativi ai DLC, con i contenuti aggiuntivi che saranno gratuiti, garantendo a tutti le stesse mappe e modalità aggiuntive. Non mancheranno, con l’obiettivo di far cassa facilmente, elementi estetici da sbloccare a pagamento. Partiamo dalla modalità Domination 20 vs. 20 che, ricca di mappe molto ampie e veicoli, è pronta a confrontarsi direttamente con Battlefield sul suo terreno. Non abbiamo il gunplay e la distruttibilità tipici della serie DICE, ma la maggiore libertà di movimento e di gameplay dovrebbe bastare a rendere il titolo più appetibile a chi non sopporta le mappe limitate. Il multiplayer di questo gioco sembra proprio voler accontentare tutti, includendo le Clan Wars già viste in Call of Duty: Ghosts, ma anche le classiche modalità da quattro e sei giocatori che hanno fatto la fortuna degli FPS e di questa saga. Altro gradito ritorno da CoD: Ghosts è la modalità Cranked, del tutto simile al Team Deathmatch, garantirà però un perk ai giocatori che uccideranno un avversario. I vincitori saranno però obbligati ad effettuare un’altra uccisione o un assist entro trenta secondi, pena la morte che pare trovarsi sempre dietro l’angolo in una modalità che punta tutto sulla velocità. Nell’inedito Gunfight, due squadre da due giocatori si ritrovano in una piccola mappa, fornite dello stesso equipaggiamento composto di arma principale, arma secondaria e granata. Ogni due round queste cambieranno, costringendo i contendenti ad adattarsi rapidamente ad un arsenale sempre diverso, con lo scopo di vincere sei confronti e portare a casa la partita. Sarà necessaria una coordinazione degna di nota per piazzare le bombe in Search & Destroy e nella nuova variante Cyber Attack, la quale rimuove la possibilità di riportare in vita i compagni per un maggiore livello di difficoltà e realismo. Sebbene ci siano insistenti rumor su un’eventuale modalità Battle Royale, le uniche altre conferme per il momento sono la Ground War (da 64 giocatori) e le missioni cooperative Spec Ops (trailer dedicato in arrivo il 7 ottobre).
Call of Duty: Modern Warfare 2019 rappresenta il sedicesimo capitolo della serie Call of Duty ed è il quarto della serie Modern Warfare, il titolo sarà disponibile a partire dal 25 ottobre su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Infinity Ward ha annunciato già da tempo che i quattro DLC dedicati al nuovo capitolo, previsti in fase di post-lancio, saranno gratuiti. L’attesa per questo nuovo capitolo è talmente alta da aver settato cifre record come il maggior numero di utenti, il maggior numero di ore giocate e, come se non bastasse, il più alto picco di giocatori connessi simultaneamente (tenendo conto di tutte le piattaforme di destinazione).