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Un lancio poco efficace?
Con le prime Founder’s e Premiere Edition che stanno arrivando in questi giorni ai primi acquirenti, Google Stadia ha iniziato a raccogliere recensioni nazionali ed internazionali piuttosto impietose. Stadia ha raccolto molti voti bassi, eppure, leggendo quelle stesse recensioni, ci sono anche molte lodi. Come spiegarsi quest’oscillare di opinioni?
Le criticità riscontrate dagli utenti sono principalmente due. Da una parte la mancanza di tante funzionalità: su smartphone funziona solo con Google Pixel e solo in Wi-Fi, non c’è integrazione YouTube, i giochi disponibili sono solo 22, il 4K è compatibile solo con Chromecast Ultra, il multiplayer manca del cross platform, non esistono sistemi completi di leaderboard, manca la chat vocale e altro. Per quanto l’azienda di Mountain View abbia promosso il lancio della console in maniera ufficiale, Google Stadia è a tutti gli effetti una beta.
Dall’altro lato troviamo alcune lamentele sulla qualità del gioco, con pareri più variegati. Di base Google Stadia fa ciò per cui viene acquistata: il lag è contenuto, non ci sono artefatti o perdite eccessive di compressione e il flusso di gioco è costante, a 1080p e 60 fps. Questo fa di Stadia il miglior servizio di cloud gaming finora disponibile. Il 4K@60fps promesso sembra però ancora un miraggio. Lo stesso Destiny 2, uno dei titoli inclusi con Stadia Pro, è in sostanza un full HD scalato in 4K, e la differenza si nota.
Rimaniamo quindi in attesa del “vero” lancio, nel momento in cui arriverà Stadia free, la versione gratuita che chiunque (speriamo anche grazie a qualche titolo free to play) potrà provare. Non è dato sapere quando quest’ultima opzione di abbonamento verrà rilasciata, ma di sicuro Google non potrà fallire quel lancio, necessario per fornire un servizio di qualità prima di doversi confrontare con le console next-gen.