L’età dell’oro di Zelda è ricominciata: tante nuove avventure per Link

In un Nintendo Direct ricco di giochi ed annunci, la saga di The Legend of Zelda ha timbrato la presenza con ben 3 giochi, tutti diversi l’uno dall’altro. La saga nata alla fine degli anni ’80 ha portato almeno un titolo di spessore su ogni console Nintendo, dal primo capitolo per NES passando per A Link to The Past per SNES, Ocarina of Time su N64 e The Wind Waker per Gamecube, senza dimenticare i vari titoli portatili ed i numerosi spin-off.

Salvare il mondo a ritmo di danza

Originariamente pensato come DLC di The Crypt of the Necrodancer, Cadence of Hyrule si configura come un rhythm game incentrato sull’esplorazione di mappe e dungeon generati casualmente. Sviluppato dai Brace Yourself Games, questo titolo vi metterà nei panni della protagonista omonima oppure in quelli dell’eroe Link o della Principessa Zelda. Con un ritmo perennemente scandito da un metronomo, sarà possibile ad ogni beat spostarsi di una casella sul reticolato di gioco, attaccare un nemico, difendersi o interagire con forzieri ed altri oggetti. Ad arricchire l’opera troviamo ben 25 brani tipici della saga, remixati per l’occasione. Nintendo stessa ha rilasciato un video esplicativo sulle meccaniche molto particolari di questo gioco, che è già disponibile dal 13 giugno nel Nintendo eShop, al prezzo di 25 euro circa.

Un remake che tutti dovrebbero giocare

In arrivo il 20 settembre 2019 troviamo The Legend of Zelda: Link’s Awakening, remake del gioco uscito su gameboy nel lontano 1993 (e rilasciato in versione deluxe 5 anni dopo su gameboy color), al quale Nintendo ha dedicato molto spazio in fiera e nel Direct all’E3. Il gioco è un classico Zelda 2D con visuale dall’alto, in cui si alternano fasi di esplorazione a combattimenti con spada, scudo e molti altri oggetti utilizzabili sia per attaccare i nemici, che per risolvere enigmi negli oscuri dungeon presidiati da mostri di ogni sorta. Bloccato in un sogno su un’isola misteriosa, Link dovrà trovare la via di casa affrontando i tipici dungeon della saga ma con alcune chicche, numerose sono infatti le citazioni al mondo di Super Mario; troviamo infatti in questo paesaggio i Goomba, i Categnacci, le piante Piranha e molti altri. Il titolo è infine graziato da uno stile che utilizza particolari effetti di luce per far sembrare Link e compagni dei veri e propri giocattoli, uno stile “plasticoso” che non ci dispiacerebbe vedere riutilizzato in futuro anche con altri brand (chi ha detto Yoshi?).

Il futuro della saga

Annunciato alla fine del Nintendo Direct, il seguito di The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha mandato i fan in visibilio. Dopo aver accompagnato Nintendo Switch al lancio, il primo titolo ha ricevuto numerose onoreficenze, chiudendo col premio di Game of the Year ai The Game Awards. Risultava strana la scelta del team di sviluppo di pubblicare solo 2 DLC per questo open world, ma il tutto ha acquisito un senso quando il breve trailer ci ha fatto sapere che torneremo ad esplorare Hyrule. Questo seguito sembra voler porre più enfasi sulla trama e riportare, si spera, i classici dungeon assenti nel primo Breath of the Wild.

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