Need for Speed Heat, tutto quello che sappiamo fino ad ora

Informazioni sul gioco

Con il nuovo capitolo Heat, in arrivo l’8 novembre, Need for Speed è alla ricerca di quella gloria ormai persa nelle recenti iterazioni della serie. Andiamo a scoprire se e quanto gli sviluppatori di Ghost Games sono riusciti nel loro intento.

Benvenuti a Palm City

Nel tentativo di ritrovare le sensazioni degli apprezzatissimi NFS Most Wanted (2005) e dei due Underground, gli sviluppatori hanno ambientato il gioco a Palm City, città ispirata a Miami e costellata di musica, street art e neon che illuminano l’asfalto nella notte. A questo si aggiungono profili montuosi da cui ammirare le strade ed un meteo dinamico che alternerà un sole cocente a temporali improvvisi. La mappa è open world, standard oramai necessario per la maggior parte dei giochi in commercio, ma i creatori del gioco si sono concentrati sul costruire tracciati stimolanti a cui hanno poi aggiunto, in seguito, una mappa estesa e ricca di zone da esplorare.

Grafica, gameplay e storia

A fianco di un gameplay Arcade, tipico della serie, avremo a che fare con un’esperienza single player di stampo poliziesco, ricca di rimandi alla celebre saga di Fast & Furious (i due brand hanno sempre avuto molto in comune). E se finora abbiamo indugiato sull’aspetto generico del titolo, adesso è bene parlare del nucleo del gioco: le corse. Come accennato prima, il gioco è un racing game di stampo arcade, che sacrifica il realismo e le leggi della fisica per concentrarsi sul puro divertimento, l’immediatezza d’uso e la voglia di esibirsi in lunghe derapate e salti acrobatici. Spesso ci ritroveremo a fuggire dalla polizia, sfruttando ogni elemento dello scenario a nostra disposizione per farla franca, in strada e fuoristrada. Ecco che quindi ci ritroveremo a zigzagare sull’autostrada, sfruttare rampe per compiere salti pazzeschi o nascondersi nei vicoli finché le acque non si sono calmate. Per variare ancor di più l’esperienza di gioco, in NFS Heat accorrono in aiuto tutta una serie di collezionabili sparsi per la mappa, utili per ottenere ricompense da usare nell’editor di gioco, o per sbloccare nuovi modelli di auto. A chiudere il cerchio troviamo molti minigiochi, sopratutto per l’online, che permettono di testare la velocità della propria auto, di metterci alla prova con sfide a tempo e di sbloccare i collezionabili citati poco sopra.

Per quanto riguarda la grafica, lo stile vaporwave utilizzato nel materiale promozionale ben si sposa con i neon, l’alta velocità e l’alternanza giorno-notte che permea il titolo. I riflessi di luce sull’asfalto bagnato sono degni di nota, così come l’atmosfera che si respira in questa città fatta di luci artificiali e paesaggi mozzafiato.

L’ultimo aspetto su cui è importante soffermarsi è quello della customizzazione dei propri veicoli, fulcro dei capitoli più riusciti della serie. A partire da elementi più banali come la tinta della carrozzeria, arrivando fino al miglioramento in step di frizione e turbo, in NFS Heat tutto è personalizzabile.

Need for Speed Heat sembra dunque sulla buona strada (è una battuta?), ma qualche dubbio sull’intelligenza artificiale e la bassa qualità degli ultimi capitoli ci costringe ad un cauto ottimismo in attesa della versione finale del gioco, disponibile dall’8 novembre per PC, PS4 e Xbox One.

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