Il 2019 si avvia alla conclusione ed oggi daremo una breve occhiata ai migliori titoli giunti su Nintendo Switch nel corso dell’anno. Tra i tanti porting di giochi mai usciti su console Nintendo troviamo alcune perle che vale la pena recuperare, così come alcuni titoli in esclusiva che hanno di recente ottenuto premi ai The Game Awards 2019.
Indice
Le saghe leggendarie
Le ottime vendite della Switch hanno spinto la maggior parte dei publisher a portare le loro opere, spesso in versione unicamente digitale, sull’eShop di Nintendo. Tra questi troviamo anche titoli che non si vedevano da molto tempo o non si sono mai visti dalle parti della compagnia di Kyoto. Ecco quindi che nel corso dell’anno sono stati resi disponibili Final Fantasy VII, VIII, IX, X/X-2 HD, XII e lo spin-off Crystal Chronicles Remastered Edition.
Altre saghe leggendarie che si sono unite alla festa sono Doom (1-2-3), Dragon Quest (1-2-3, usciti insieme al nuovo XI S) e Devil May Cry (1-2). Tra le produzioni più recenti troviamo la collection HD di Gunman Clive a prezzo stracciato, i porting di Cuphead e Senua’s Sacrifice: Hellblade (di cui è stato appena annunciato lo sviluppo del secondo capitolo), quella perla poco conosciuta di The Last Remnant Remastered e la collection di Hotline Miami.
Per quanto riguarda i giochi nuovi troviamo il primo episodio di Deltarune, Crash Team Racing Nitro-Fueled, Dragon Quest Builders 2 e Cadence of Hyrule (spin-off di Crypt of the NecroDancer candidato ai Game Awards).
Le esclusive di prestigio
Chiudiamo con alcuni grandi nomi che ogni possessore di Switch dovrebbe assolutamente acquistare, ognuno di questi giochi ha ricevuto almeno una o più nomination ai Game Awards 2019, in alcuni casi vincendo pure la statuetta.
In ordine cronologico troviamo l’ultimo capitolo di Fire Emblem: Three Houses. Escludendo alcuni difetti marginali, questo gioco è stata la definitiva consacrazione per la saga in occidente, a tal punto da portarsi a casa il premio votato direttamente dai fan ai TGA 2019, battendo la concorrenza di titoli molto apprezzati dalla critica (vedi Death Stranding).
Risale ad appena una mese dopo la nuova IP action di Platinum Games: Astral Chain, titolo piuttosto breve e complicato nel gameplay, non adatto a tutti ma sicuramente di valore.
Link’s Awakening, forse uno degli Zelda più apprezzabili, ha ricevuto un remake dall’impatto grafico molto particolare. Consigliato sia a chi non l’ha mai giocato che alla vecchia guardia, il titolo è stato arricchito di una veste grafica squisitamente giocattolosa e di alcune nuove funzionalità.
E per chiudere in bellezza, un titolo che forse si sarebbe meritato una nomination come gioco dell’anno, parliamo di Luigi’s Mansion 3. Il peculiare action-adventure di Nintendo torna ai fasti del primo capitolo proponendo un gioco ricco di humor, puzzle da risolvere e boss unici ed appaganti da affrontare. Il titolo ripaga il giocatore per la sua curiosità nell’esplorare il mondo di gioco e nell’utilizzare le varie mosse a disposizione del protagonista nei posti più impensabili, oltre a fornire una modalità multiplayer online che non guasta mai.
Piccola menzione per Daemon X Machina, una nuova IP action che purtroppo non ha funzionato quanto ci si sarebbe aspettati, Pokémon Spada e Scudo che risultano due ottimi gioco ma viziati da un comparto visivo ed un online non adeguati agli standard moderni, ed infine a Super Mario Maker 2, ricco editor di livelli che non mi sento di affiancare a mostri sacri come Fire Emblem o Luigi’s Mansion, ma che è comunque capace di donare centinaia di ore di divertimento.