Nella giornata di martedì 14 marzo, dopo un incontro con la parte datoriale ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali), la delegazione sindacale ha deciso di sospendere lo sciopero del settore doppiaggio, ma di mantenere lo stato di agitazione. Tre settimane fa, i sindacati Slc CGIL, Fistel CISL e Uilcom UIL hanno indetto uno sciopero che ha visto compatti gli addetti ai lavori e che puntava al rinnovo del loro contratto collettivo nazionale (CCNL) fermo al 2008 e, quindi, non aggiornato da quindici anni.
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Le ragioni dello sciopero
Il mondo dell’audiovisivo è cambiato dal 2008 e i ritmi del doppiaggio sono aumentati considerevolmente. In quindici anni di radicali cambiamenti, il CCNL non è però mai stato rinnovato o modificato. Un contratto che risulta «vecchio» e che «non corrisponde più alla realtà attuale», come dichiara Georgia Lepore, vicepresidente dell’ANAD (Associazione Nazionale Attori e Doppiatori). «Non è solo una questione di adeguamento economico, è soprattutto questione di come il lavoro si è rapidamente trasformato in questi 15 anni. Basti pensare all’avvento delle piattaforme e a come si sono prepotentemente inserite nel mercato spesso con prodotti di altissima qualità, cast all star, sceneggiatori e registi pluripremiati, prodotti che non hanno niente da invidiare al cinema» dichiara la vicepresidente.
Lo sciopero è durato tre settimane, settimane in cui diverse produzioni si sono interrotte. Recentemente è salita agli onori della cronaca la sospensione dei lavori sul doppiaggio della serie The Last of Us, ispirata all’ominimo videogioco e prodotta da HBO.
Gli addetti ai lavori continuano a chiedere il rinnovo e l’adeguamento del proprio contratto collettivo, al fine di dedicare più spazio alla qualità piuttosto che alla produttività. In moltissimi casi il doppiaggio avviene con riferimenti scarsi e senza contesto di scena a causa delle copie anti-pirateria inviate dalle major, oppure con tempistiche brevissime per poter rispettare la messa in onda italiana, costringendo a realizzare doppiaggio, adattamento e missaggio nel giro di una settimana. «Tariffe e produttività si devono aggiornare. Siamo artigiani e la corsa contro il tempo distrugge qualità e risultati. Non siamo macchine, siamo creatività ed emozioni» dichiara Laura Romano, doppiatrice celebre per aver prestato la voce a Mariska Hargitay, ovvero la detective Olivia Benson in Law & Order, e all’attrice Sofia Vergara in Modern Family.
Sospensione e avvicinamento
«Abbiamo deciso di sospendere lo sciopero, ma mantenere lo stato di agitazione. Da parte datoriale abbiamo riscontrato atti di avvicinamento, tra cui quello decisivo: a lavoratrici e lavoratori del doppiaggio non sarà più chiesto di cedere in modo indiscriminato tutti i diritti, ma si tornerà alla fase precedente, più protetta» dichiara il sindacato Slc CGIL a Videogiochitalia.it. «Le parti condividono di mantenere inalterata la normativa riguardante le liberatorie già prevista nel CCNL vigente (2008), fino all’approvazione di un nuovo accordo».
Il mantenimento dello stato di agitazione significa che, come recita il comunicato stampa ufficiale, «a partire dal 1° turno del 15 marzo 2023, sono assicurate le prestazioni dei turni di doppiaggio, ad esclusione dei turni straordinari (turni di mezzogiorno, IV turni, sabato e festivi)». Il sindacato conferma infine che i prossimi incontri di negoziazione avverranno il 21 e il 29 marzo, nel comunicato unificato divulgato sul sito di CISL viene contestualmente indetto lo stato di agitazione per la categoria dei fonici di doppiaggio.
Fonte: Comunicato stampa
Foto di Jacek Dylag su Unsplash