Nine Sols, la recensione del metroidvania 2D ispirato a Sekiro

Nine Sols recensione metroidvania 2D sekiro

Nel 1772, Antoine-Laurent de Lavoisier, l’iniziatore della chimica moderna, affermò che “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, delineando quello che diventerà poi la ben nota legge di conservazione della massa, ma anche la chiave per comprendere cosa significa davvero innovare.

Alla base di questa teoria vi è l’idea che niente piò essere creato dal nulla, ma che esistono sempre delle risorse, degli elementi, delle suggestioni capaci di dar vita a qualcosa di completamente nuovo. E questo vale in natura, così come nell’arte.

Di prodotti ludici che prendono ispirazione da titoli di successo ce ne sono moltissimi, eppure sono pochi quelli che sono riusciti a confezionare delle esperienze capaci di mantenere una propria identità, nonostante le evidenti influenze.

È questo il caso di Nine Sols, promettente metroidvania di Red Candle Games, che ispira apertamente alla struttura di successi come Hollow Knight e Sekiro: Shadow Die Twice per dare forma ad un titolo solido, sfaccettato ed estremamente affascinante che riesce a prendere il meglio dei due titoli ed innovarne gli elementi in maniera del tutto personale.

Scopriamo qualcosa in più su questa interessante piccola perla in questa recensione di Nine Sols.

Nine Sols: La Storia

Il nuovo gioco confezionato dagli autori di Devotion e Detention, racconta una storia di vendetta. Il titolo ci mette nei panni di Yi, un misterioso guerriero con le fattezze di un gatto, sconfitto molto tempo prima da uno dei nove re che dominano il mondo. Dopo essere stato rigenerato e a distanza di molti anni dalla sconfitta, ora Yi è finalmente pronto ad affrontare ed eliminare chi controlla New Kunlun, facendosi strada in un viaggio che lo porterà a mettersi a dura prova tra incontri inaspettati e aspre sfide.

Impreziosito da una scrittura densa e coinvolgente, il racconto imbastito da Red Candle mette in luce, anche questa volta, una particolare cura per la caratterizzazione dei personaggi, spesso animata da un interessante dualismo, visibile tanto nei personaggi di contorno quanto soprattutto nei boss.

Questi ultimi, infatti, si presentano solo in apparenza come creature prive di scrupoli, ma capaci di celare anche una forte componente umana che viene fuori nel momento in cui il protagonista viene a contatto con il passato dei vari membri del consiglio solariano.

Una strana dicotomia su cui il team ha puntato molto anche per riuscire a dare forma all’affascinante universo del titolo che gioca sullo strano contrasto tra spiritualità e cyberpunk sia a livello contenutistico che meramente estetico. Non a caso il team ha coniato proprio l’espressione “Taopunk” per descrivere l’immaginario del gioco che tenta di inglobare, in maniera anche alquanto convincente, due universi concettualmente opposti.

Il gameplay di Nine Sols: un equilibrato mix di generi

Se a livello meramente narrativo il titolo di Red Candle riesce pienamente a convincere, sono diversi gli elementi sul piano strutturale e ludico che macchiano l’appassionante avventura di Yi. Come detto in apertura, Nine Sols si presenta come un action platform 2D con diversi elementi da metroidvania. Nel gioco, infatti, il nostro eroe si ritrova a dover esplorare, armato di spada, gli spazi di New Kunlun alla ricerca di potenziamenti ed abilità speciali indispensabili per proseguire.

Ed è qui che Nine Sols mostra, purtroppo, uno dei suoi più grandi limiti. Vagando per le aree di gioco ci siamo trovati spesso a doverci scontrare con una leggibilità davvero poco chiara delle mappe che ci ha portato il più delle volte a sentirci spaesati ed incapaci di capire quale direzione intraprendere per portare avanti le nostre missioni,  rendendo così le fasi esplorative a dir poco frustranti.

Si tratta di un aspetto che sicuramente assume un grande peso ai fini della valutazione generale dell’esperienza, poiché parliamo di un genere che fa dell’esplorazione il suo perno fondante ed è dunque naturale che la chiarezza delle mappe sia un elemento indispensabile.

Tra l’altro, c’è anche da sottolineare che il teletrasporto si sblocca solo dopo tante ore di gioco, rendendo di fatto ancor più complicata l’esplorazione delle varie aree. Detto questo, ad essere, invece, davvero apprezzabile è il design dei livelli, tutti splendidamente interconnessi. brulicanti di chicche nascoste e segreti da scoprire.

Oltre ad abbattere i nemici che si trovano sul nostro cammino, durante il nostro viaggio ci troveremo spesso a dover recuperare oggetti chiave, accumulare ricompense e persino ad hackerare dei sistemi di sicurezza per riuscire a disattivare trappole o ad aprire porte attraverso l’uso di un ologramma controllato a distanza.

L’utilizzo di questa abilità darà il via ad alcuni semplici mini giochi, molto essenziali e semplici da risolvere, ma che richiedono comunque il giusto tempismo nell’esecuzione.

Il sistema di combattimento parte da Sekiro

L’elemento più brillante della produzione di Red Candle, neanche a dirlo, resta però il sistema di combattimento che recupera alcuni elementi del combat system di Sekiro per innovare la formula in maniera del tutto personale.

Benché le influenze e le ispirazioni siano più che evidenti, Nine Sols ha davvero poco a che vedere con l’apprezzato titolo di FromSoftware poiché gli unici punti in comune sono alcuni aspetti come le parate perfette, le deviazioni da effettuare con i Parry e diverse altre tipologie di attacchi.

Per il resto, Nine Sols punta a costruire un sistema di combattimento solido, fluido ed in costante evoluzione poiché capace di arricchirsi di diverse nuove possibilità, via via che Yi apprende nuove abilità. Sconfiggendo i nemici che incontreremo sul nostro cammino, Yi accumulerà punti esperienza che serviranno a riempire un apposito indicatore che, una volta, colmo ci assegnerà punti abilità da spendere all’interno di uno Skill Tree.

Quest’ultimo si presenta piuttosto ricco e variegato con diversi rami che ci permettono di potenziare difesa, attacco e salute. Con l’avanzare dell’avventura, Yi potrà però anche riuscire a mettere mano a diverse nuove armi, tra cui ad esempio, un arco che ci permetterà di scoccare dei poderosi colpi che si riveleranno particolarmente utili durante gli scontri più complessi e le boss fight che richiedono un certo grado di strategia.

Inoltre, un altro aspetto molto interessante è la possibilità di equipaggiare dei talismani (che potremo trovare durante l’esplorazione o acquistare presso i mercanti della zona) che ci permetteranno di personalizzare ulteriormente il nostro stile di combattimento.

Ovviamente, chi ha una certa dimestichezza con i souls noterà sin da subito che il livello di sfida proposto non è particolarmente elevato, ma in ogni caso vi assicuriamo che molti scontri si riveleranno appassionanti (complice anche la presenza di un ottimo enemy design) e capaci di spingervi ad usare un pizzico di strategia per sfruttare efficacemente le risorse in vostro possesso.

Nine Sols: Il comparto artistico

Oltre al solidissimo sistema di combattimento, uno dei punti di forza di Nine Sols resta la sua direzione artistica che dà forma ad un’immaginario affascinante che mescola taoismo, mitologia orientale ed elementi cyberpunk.

Il risultato è uno stile estetico dai tratti senza dubbio originali ed insolito capace di unire atmosfere zen ad aree futuristiche, piene zeppe di circuiti, alberi di ciliegio, samurai robotici e creature cibernetiche.

Vagando per le zone di New Kunlum, si ha l’impressione di essere immersi in una favola dai toni mistici e sci-fi in cui due mondi apparentemente opposti si uniscono per dare forma ad un immaginario dai colori sgargianti che ci ha letteralmente sorpreso e rapito per il suo equilibrato mix di toni e generi.

Per quanto concerne le perfomance, invece, nulla da segnalare: durante la nostra avventura, infatti, non abbiamo avvertito alcun calo di frame rate con il gioco che è rimasto ancorato ai 60 fps senza mostrare particolari segni di cedimento.

Conclusioni

Nine Sols è un metroidvania solido, coinvolgente e ricco di fascino. Nonostante peschi a piene mani da titoli di successo come Hollow Knight e Sekiro Shadow Die Twice, il gioco di Red Candle Games riesce comunque a mantenere una propria identità, riuscendo a dare forma ad un titolo capace di dire la sua in un contesto ormai fin troppo saturo di esperienze di questo genere.

La storia di Yi offre una buona ventina di ore di combattimenti dinamici, esplorazione e ottime fasi platform per un’avventura che saprà di certo come conquistarvi.

Il gioco, tra l’altro, ha ricevuto anche la patch che introduce l’italiano come lingua supportata. Ciò vuol dire, dunque, che non avete davvero più scuse per non recuperare uno dei titoli più interessanti di questo periodo.

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Nine Sols recensione metroidvania 2D sekiro
0
Amazing
78100
Pros

Combat system solido e appagante

Un ottimo mix di generi

L’immaginario taopunk è oltremodo affascinante

Cons

La scarsa leggibilità delle mappe rende frustrante e caotica l’esplorazione

Il livello di sfida non è particolarmente elevato

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