Abbiamo affrontato argomenti come scaling e risoluzione in diversi nostri articoli. L’ultimo in ordine di tempo spiega il funzionamento di una tecnologia Nvidia chiamata Image Scaling.
Ridimensionare la risoluzione ha il fine di aumentare le prestazioni dei giochi in termini di frame-rate. La sfida tecnologica sta però nel conservare più dettagli possibile, onde evitare il manifestarsi di artefatti negativi. Per questo sviluppatori e produttori hardware hanno elaborato a tal scopo diverse soluzioni, come il rivoluzionario DLSS.
Oggi però parliamo di Nvidia DSR, Dynamic Super Resolution, un algoritmo che si basa sul principio opposto. La sua funzione è quella di superare la risoluzione standard del monitor in uso, per incrementare la precisione e la definizione dell’immagine.
Indice
Nvidia DSR: di che si tratta?
Il nome scelto da Nvidia per questa tecnologia è fuorviante. Fa pensare a un meccanismo che incrementa o diminuisce la risoluzione in modo dinamico. In realtà è una risoluzione fissa, preimpostata dall’utente e vincolata a un moltiplicatore.
Il principio alla base del DSR è lo stesso del Supersampling, una tipologia di anti-aliasing di cui abbiamo già parlato.
In pratica: si aumenta la risoluzione di rendering superando quella standard di output per poi sotto campionarla.
Dynamic super resolution: Come funziona?
Per comprenderne l’effettivo funzionamento conviene semplificare con un paio di esempi diretti.
Supponiamo abbiate un monitor QuadHD. La maggior parte dei giochi PC vi farà scegliere come risoluzione massima quella del pannello. Ergo nelle opzioni di gioco avrete modo di impostare al massimo il 2560*1440.
Attivando il DSR di Nvidia questo limite verrà meno. Nei settaggi dei singoli giochi sbloccherete nuove voci relative alla risoluzione, in base al moltiplicatore selezionato in precedenza.
Utilizzando un moltiplicatore di risoluzione a 2.25X, avrete un incremento sino a 3840*2160. Nelle opzioni di gioco non sarà più il 1440p la soglia massima selezionabile, si potrà scegliere anche il ben più definito 4K.
Tuttavia conviene aprire una parentesi. Alcuni titoli recenti includono uno scaling software nelle impostazioni grafiche. Tale scaler ci consente di alzare o diminuire in percentuale la risoluzione di rendering, anche oltre la soglia di quella impostata manualmente.
Trattasi però di eccezioni, non della regola. Il DSR interviene proprio quando manca questa possibilità, scavalcando le impostazioni generali del pannello di controllo.
Guida ad Nvidia DSR: come si attiva
Attivare il DSR è abbastanza semplice. Nvidia ha integrato questa possibilità nel suo pannello di controllo.
I passaggi sono i seguenti:
Click col il tasto destro del mouse sul desktop.
Aprite il Pannello di controllo.
Recatevi alla voce Gestisci le impostazioni 3D.
Scorrete verso il basso sino alla voce DSR – Fattori.
Una volta aperto il menù a tendina avrete modo di scegliere i moltiplicatori di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Basterà spuntarli e applicare le modifiche.
Avviando un gioco qualunque sul vostro PC e spostandovi nelle opzioni grafiche alla voce risoluzione, constaterete l’effettivo funzionamento del DSR.
Riciclando l’esempio del monitor QHD e attivando il 2.25X, nelle impostazioni avrete modo di selezionare una risoluzione di 3840*2160.
Cos’è il downsampling
Il principio su cui si basa il DSR è quello del classico sotto campionamento. I fotogrammi in uscita dalla GPU contengono delle informazioni legate ai colori, alla luminanza e alla trasparenza dei singoli pixels.
Più è alta la risoluzione di un’immagine, più sarà definita e maggiori saranno le informazioni in essa contenute.
Per esempio: supponiamo di avere un monitor FullHD. Il numero massimo di pixels che può visualizzare è 1920*1080. In ingresso inviamo però un’immagine a 3840*2160 pixels.
Il processo di downsampling lavora per adattare quest’immagine alle caratteristiche del nostro monitor (che non può visualizzarla alla sua risoluzione nativa), ma non si limita a questo.
Molte delle informazioni originali vengono conservate e ridistribuite in sub-pixels. Altrimenti si assisterebbe a una semplice perdita di dettagli. L‘immagine risultante sarà comunque molto più nitida e definita di un’immagine a risoluzione nativa di 1920*1080.
Va da sé che trattandosi di un procedimento complesso, è inutile divagare in spiegazioni tecniche che potrebbero ubriacare gli utenti. Quanto avete appena letto è infatti una drastica semplificazione del sotto campionamento in tempo reale.
Ciò che davvero conta, come per ogni altra soluzione di rendering esistente, sono i risultati e il DSR può fare la differenza in termini di qualità visiva.
Risultati e potenziali artefatti
Come per ogni altro elemento tecnico, i risultati possono variare da gioco a gioco, risoluzione per risoluzione. Tuttavia il DSR riesce a migliorare la resa di qualunque titolo senza mostrare il fianco a compromettenti artefatti.
L’unico problema in cui alcuni utenti potrebbero incappare è dovuto all’utilizzo di moltiplicatori che hanno come risultante risoluzioni fuori standard.
Per esempio: ricicliamo il nostro monitor QHD. Con il moltiplicatore per 2.25 abbiamo una risoluzione di 3840*2160, che di fatto è lo standard UHD 4K. Se però impostiamo una variante a 1.78x l’ouput diventa 3413*1920. In alcuni casi e con alcuni giochi, questi moltiplicatori potrebbero compromettere la nitidezza, sfocando l’immagine e sporcandola.
Non si tratta di una costante, dipende da svariati fattori e come già detto in precedenza, il DSR tende a non presentare artefatti. In ogni caso Nvidia ci permette di impostare anche la percentuale di uniformità.
Nvidia DSR come si fa la calibrazione
Tornando indietro alla guida per attivare il DSR dal pannello di controllo, sotto alla voce DSR – Fattori, troviamo la voce DSR – Uniformità.
Aprendo il menù a tendina avremo modo di alzare o abbassare un valore in percentuale della nitidezza, utile quando l’impostazione di default al 33% non soddisfa le nostre pupille.
Purtroppo non è possibile ritoccarlo in tempo reale, magari per mezzo di overlay dedicati. Ciò nonostante anche per quanto riguarda la percentuale di uniformità, il valore preimpostato risulta quasi sempre il compromesso migliore.
Non c’è reale necessità di alzare o diminuire la nitidezza, perché le immagini risultanti tendono a essere impeccabili già con le impostazioni di Nvidia.
Impatto sulle prestazioni
Nel paragrafo di apertura vi abbiamo parlato di soluzioni come il DLSS e Image scaling. Tecnologie che hanno lo scopo di ridurre il peso della risoluzione per favore il frame-rate.
Il Dynamic super resolution fa l’esatto opposto, ergo una volta attivato preparatevi a un forte impatto negativo sulle prestazioni dei vostri giochi.
La risoluzione di rendering sarà quella scelta nelle opzioni di gioco in base al moltiplicatore che abbiamo spuntato. Di conseguenza, sfruttando di nuovo l’esempio del monitor QHD con DSR a 2.25x, la nostra scheda dovrà elaborare il gioco in 4K.
Non si tratta di un’opzione adatta a chi vuole giocare competitivo con la minor latenza possibile. Il DSR abbraccia le esigenze di chi predilige la qualità visiva e che dispone di una scheda video di fascia alta collegata a un monitor che non le rende giustizia.
Anche in questo caso conviene utilizzare un esempio diretto: supponiamo di avere una RTX 3080 collegata a un monitor FullHD a 60Hz. La nostra scheda potrebbe andare ben oltre i vincoli del pannello, anche impostando le opzioni grafiche dei giochi al massimo.
La potenza extra si può sfruttare disabilitando il v-sync, lasciando la GPU libera di renderizzare i fotogrammi al massimo delle sue capacità (con potenziali problemi di tearing) ma nel caso non sia questo il nostro obiettivo primario, il DSR ci permette di dirottare le risorse verso la qualità dell’immagine.
Reale utilità del Dynamic super resolution
Giunti a questo punto è chiaro che il DSR non è una soluzione pensata per il grande pubblico.
I giocatori PC tendono a preferire sempre le prestazioni, sacrificando proprio la risoluzione nativa dei giochi, ma c’è anche chi preferisce massimizzare la qualità ed è a questo specifico target che si rivolge Nvidia con il dynamic super resolution.
Tuttavia i giocatori che vi rientrano, probabilmente già dispongono di monitor QHD o 4K in grado di offrire un’image quality d’alto livello, rendendo superfluo l’utilizzo di un moltiplicatore hardware di questo tipo. I reali applicativi del DSR si riducono ulteriormente.
Resta una funzione interessante per pochi utenti o per chi vuole renderizzare al meglio giochi più datati e quindi meno ingordi di risorse.