L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, per una cifra di 69 miliardi di dollari, potrebbe danneggiare la concorrenza e anche i consumatori secondo le autorità competenti del Regno Unito. L’Antitrust UK mette in guardia i consumatori.
Tale operazione commerciale avrebbe una portata talmente importante e vasta, che secondo l’Antitrust dell’UK Microsoft avrebbe il potere di limitare i videogiochi di Activision a piattaforme proprietarie come la Xbox, hanno dichiarato mercoledì alcuni funzionari britannici, nell’ultima sfida alla spettacolare acquisizione da parte del gigante tecnologico.
L’autorità britannica di regolamentazione della concorrenza (l’equivalente della nostra Antitrust) ha dichiarato che l’acquisizione Activision renderebbe Microsoft il terzo editore di videogiochi al mondo, potrebbe danneggiare decine di milioni di giocatori nel Paese facendo aumentare i prezzi o riducendo la scelta.
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Acquisizione Activision – i termini dell’accordo finanziario e gli ostacoli
Microsoft Corp. ha accettato l’acquisizione Activision Blizzard Inc. per 68,7 miliardi di dollari, unendo due delle maggiori forze dell’industria dei videogiochi per creare la terza società di giochi al mondo. Microsoft dichiara ai giudici che il suo accordo da 69 miliardi di dollari con Activision sarebbe invece vantaggioso per i giocatori.
La decisione provvisoria dell’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati è un altro segno della crescente opposizione all’accordo da parte delle autorità di regolamentazione antitrust di tutto il mondo. A dicembre, la Federal Trade Commission statunitense ha intentato una causa per bloccare l’acquisizione sulla base di accuse simili e anche l’Unione Europea sta valutando l’operazione.
Come risultato dell’accordo, “Microsoft potrebbe cercare di armare i popolari franchise di Activision, come Call of Duty, rendendoli esclusivi per le piattaforme controllate da Microsoft“, ha affermato la CMA britannica, aggiungendo che una manciata di titoli sul mercato “gioca un ruolo significativo nella concorrenza tra le console”, tra cui Xbox e PlayStation di Sony.
Inoltre, il CMA ha affermato che gli stessi incentivi economici incoraggerebbero Microsoft a creare giochi esclusivi per la propria piattaforma di cloud gaming, un mercato nascente. I servizi di cloud gaming consentono ai giocatori di accedere ai videogiochi senza doverli scaricare su un PC o una console locale.
Acquisizione Activision – Call of Duty e PlayStation, le paure dei consumatori
Quando è stata data notizia dell’acquisizione, il pensiero di tutti, soprattutto dei giocatori e utenti PlayStation, è stato quello di veder scomparire franchise amati e gettonati dalle piattaforme PlayStation. Una paura comprensibile e che forse sta alla base dell’accordo commerciale. Ma le dinamiche del gaming stanno decisamente cambiando e col cloud gaming che sta prendendo il volo, non è detto che ciò accada.
Potrebbe manifestarsi uno scenario di sub-appalto del franchise, con Microsoft che potrebbe affittare agli utenti PlayStation dei server per giocare a Call of Duty dietro compenso. Microsoft dal canto suo, ha dichiarato di essere disposta a rendere disponibile Call of Duty alle piattaforme concorrenti per 10 anni, senza restrizioni di prezzo, caratteristiche, contenuti o altre condizioni.
“Ci impegniamo a fornire soluzioni efficaci e facili da implementare che rispondano alle preoccupazioni del CMA dell’UK”, ha dichiarato mercoledì Rima Alaily, vice consigliere generale di Microsoft, in un comunicato.
In un comunicato separato, Activision ha dichiarato che le conclusioni sono “provvisorie” e che “entrambe le parti hanno la possibilità di rispondere”.
Il CMA UK ha fissato al 1° marzo la scadenza per i commenti pubblici sulle sue ultime scoperte. Il rapporto finale sarà pubblicato entro il 26 aprile.