Oggi, primo marzo, sarebbe dovuto uscire The Day Before. Giusto un mese fa è stato però rimandato, nuovamente. Il 10 novembre 2023 è ora la prossima data d’uscita e si spera, per quella data, di vedere finalmente il gioco in funzione. Perché la questione dei rimandi, di per sé, non è un problema. La produzione di un videogioco non è esattamente la cosa più semplice del mondo e nessuno dovrebbe forzare la mano sull’uscita di un gioco che non è ancora pronto. Per farla breve, che esca quando è finito, con ritmi di lavoro normali e senza dover crunchare.
Sulla vicenda The Day Before c’è però qualcosa che non va. Ovvero la poca trasparenza nella comunicazione. Noi su questo gioco non sappiamo praticamente nulla. Certo, ci sono dei video gameplay e qualche comunicato ufficiale. Ma per il resto è poco chiaro cosa c’è e cosa non c’è. In rete fioccano le accuse: il gioco è uno scam, una truffa. Insomma, The Day Before esiste? I dubbi che circondano ora questa produzione sono legittimi e per capirli è necessario analizzare I dati che abbiamo a disposizione, con uno sguardo al passato dello studio di sviluppo Fntastic Games e del publisher MyTona.
Indice
Sullo studio
Fntastic Games è un piccolo studio di sviluppo con sede nella città stato di Singapore. Fondato nel 2015 nella città di Yakutsk, in Russia, l’azienda lavora completamente in remoto, non hanno quindi una sede fisica e i suoi dipendenti sono sparsi in giro per il globo (come viene da loro mostrato in questo video che però ha tutta l’aria di essere una marchetta per la loro applicazione di lavoro in remoto “Continent”). I due fratelli Gotovstev, fondatori della compagnia, hanno sviluppato alcuni giochi prima di lanciarsi sul sogno di The Day Before.
Hanno autoprodotto e pubblicato l’avventura Radiant One nel 2018, per poi finanziare con quasi 60mila dollari il loro survival narrativo The Wild Eight, pubblicato nel 2019 assieme ad HypeTrain Digital. Lo studio all’epoca si chiamava 8 Points. Nel 2021 hanno infine annunciato The Day Before e, qualche tempo dopo, anche l’uscita di un nuovo progetto, che ha visto la luce prima del gioco cardine di questo articolo. Propnight è uscito a ottobre del 2021 con la pubblicazione del publisher Mytona, ed è un game as a service con gameplay asimmetrico quattro giocatori contro uno: un killer e quattro sopravvissuti. Molto simile a Dead By Daylight, anzi fin troppo, e ha avuto un suo piccolo momento di gloria, ma è durato molto poco. Una delle meccaniche identitarie del gioco (ispirata peraltro alla modalità Prop Hunt di Garry’s Mod) è la possibilità, da parte dei sopravvissuti, di potersi trasformare negli oggetti della scenografia per sfuggire al killer.
Insomma, Fntastic Games ha una piccola esperienza nello sviluppo e sino ad ora tutto ciò che hanno annunciato è stato poi pubblicato, avendo anche un discreto gradimento tra pubblico e critica. L’accusa di stare truffando i giocatori con The Day Before, quindi, potrebbe già essere esclusa dal loro passato. Visto che non ci sono stati preordini di alcun tipo, solo la possibilità di wishlist, ciò che traspare è tutto un altro scenario. Ma procediamo per passi: a sovvenzionare questo gioco è un altro attore importante all’interno della vicenda, ovvero il publisher MyTona, che a detta dei due fondatori di Fntastic, sta finanziando completamente il progetto The Day Before.
Sul publisher
MyTona è un publisher di videogiochi nato, anch’esso, nella citta siberiana di Yakutsk, in Russia. Anch’esso creato da due fratelli, in questo caso gemelli, Alexey Ushnisky e Afanasey Ushnisky. Fondata nel 2012, l’azienda è stata citata nel 2015 dalla testata d’informazione VentureBeat, in cui viene sottolineato il suo successo attraverso il gioco mobile The Secret Society: Hidden Mystery, pubblicato assieme al publisher svedese G5.
“C’erano solo compagnie petrolifere e di diamanti [in Siberia]. Noi siamo cresciuti giocando sul Super Nintendo e con il sogno di creare videogiochi” racconta Alexey Ushnisky a VentureBeat. “Quando abbiamo cominciato, nessuno lavorava in aziende tech”. Le difficoltà tecniche nel far partire un’azienda tecnologica IT in quel della Siberia sono state diverse, tra le più importanti sicuramente il costo eccessivo della connessione ad internet e della connettività in generale (1 megabit al secondo costava mensilmente circa $2000). Nonostante le difficoltà, MyTona realizza negli anni diversi giochi per mobile, non tutti di grande successo ma alcuni sono riusciti a ritagliarsi un gran pubblico e a vincere premi come il People’s Choice Award all’International Mobile Game Award.
Ora ha la sede centrale in Nuova Zelanda, con diversi uffici in giro per il mondo tra Singapore, Serbia, Georgia, Kazakistan e Armenia. Sovvenziona Fntastic Games per The Day Before, facendo da publisher anche per il survival horror 4v1 Propnight. Nel 2022, come riportato da Forbes, ci sono stati grossi licenziamenti nell’industria russa di videogiochi, che hanno colpito anche MyTona. Secondo il report, l’azienda ha notificato ai suoi dipendenti di entrare in “modalità economica”, sospendendo pagamenti bonus e mettendo in pausa le assunzioni.
La questione dei volontari
Parlando di assunzioni, ma tornando su Fntastic Games, lo studio è salito agli onori della cronaca per la sua strana idea che ha del lavoro. Sulle nostre pagine vi avevamo parlato del report pubblicato da WellPlayed, in cui è stato segnalato come il sito web dello studio parlasse della cultura aziendale basata sul “volontariato”.
“Tutto quello che si fa nella vita lo si può fare volentieri o non volentieri. Se lo fai volentieri diventa un paradiso, se lo fai malvolentieri diventa un inferno. La cultura di Fntastic è basata sull’idea di volontariato, perché essere un volontario significa che tu volontariamente prendi parte ad un progetto con obiettivi comuni. L’idea del volontariato arriva dalla nostra personale esperienza e aspirazione o, in altre parole, per diventare una persona che dice “SI” alla vita. Volontariato significa che in ogni azione che intraprendi porti una certa piacevolezza” dichiarano i due fratelli Gotovstev in un video su YouTube.
Una distorsione retorica del concetto di volontariato in cui facevano distinzione, come si poteva leggere dal sito ufficiale, tra i volontari a tempo pieno, stipendiati, da quelli part-time, pagati invece con “certificati di partecipazione e codici gratis”. Una valuta nota e soprattutto accettata per pagare le bollette e l’affitto, forse in un mondo alternativo. Ora la pagina del “volunteering” è cambiata, anche se rimane la distinzione tra full-time e part-time, rinominati come “volontari esterni”.
Lo studio, rispondendo al report di WellPlayed, ha chiarificato la differenza di mansione dei volontari part-time da quelli full-time, commettendo l’errore di considerare alcune mansioni come di seconda utilità (visto che non sono retribuite). I part-time, a detta loro, non si occupano di coding e sviluppo, ma di localizzazione, moderazione di community e altre mansioni non meglio specificate. Due lavori decisamente importanti soprattutto per un videogioco multigiocatore di massa. Se non localizzi il gioco lo rendi automaticamente meno accessibile per gli utenti in tutto il mondo e se non moderi la community questa si trasforma in una risacca di tossicità che allontana i tuoi utenti.
Gameplay non gameplay
Entrando ora nel merito di The Day Before, dopo questa breve panoramica sullo studio e sul publisher, la verità è che ad oggi non sappiamo ancora molto del gioco. La cosa buffa, o drammatica, è che sarebbe dovuto già uscire e la comunicazione da parte della compagnia è stata scarsa. L’esperienza sembra un mix tra The Last of Us e The Division, due prodotti AAA con un budget importante alle spalle. Questo progetto sembra però ancora più ambizioso, e forse il suo problema è proprio questo. I video gameplay pubblicati in pompa magna dai canali di IGN hanno fornito un’immagine del gioco parecchio artefatta e insufficiente. Il motivo è semplice: sono gameplay per lo più scriptati. Con questo termine si intendono video di gameplay in cui i personaggi svolgono azioni preimpostate e che seguono una scrittura dietro ben precisa, volta a mostrare solo il lato migliore del gioco. Non sono genuini, e quelli dopo non sono da meno.
Il più trasparente di tutti (e che mostra una certa somiglianza ad un trailer di Call of Duty) è uscito a gennaio di quest’anno. Mostra sì il gioco in azione, con qualche meccanica di crafting e di gunplay, ma mostra anche il suo più grande problema: la mancanza di scopo.
Tante domande, risposte vaghe
Nell’ultimo video di gameplay, la sopravvisuta vaga nella mappa, spara a qualche zombie, entra in luogo, crea armi e fine. Qual è lo scopo del gioco? Qual è la meccanica cuore dell’esperienza che rende The Day Before un’avventura coinvolgente? Sistema di livelli? Storia principale? Meccaniche di sopravvivenza con full o partial loot come nel caso della zona nera di The Division? Oppure un sistema che vuole stimolare narrativa emergente tra i giocatori stessi?
A queste domande non c’è risposta. O meglio, una mezza risposta c’è, ma dimostra un certo pressapochismo da parte del team di sviluppo. Sul server Discord pubblico dedicato a The Day Before, nella sezione domande frequenti, ce n’è una che recita: “Ci saranno quest principali e secondarie?”. La risposta, aggiornata al 31 dicembre del 2022, è piuttosto vaga. Rifacendosi ad una immagine pubblicata in precedenza, in cui si poteva scegliere tra alcuni dialoghi, gli sviluppatori scrivono che ciò potrebbe essere “un’indicazione su possibili quest principali e secondarie, e molto probabilmente ci saranno. Più informazioni sull’argomento arriveranno in futuro”. Sembra che non sappiano neanche loro se ci saranno o meno determinati contenuti all’interno del gioco. E soprattutto quando, secondo loro, è il caso di condividere queste informazioni? Questa risposta si aggiunge alle prove che rendono Fntastic Games colpevole di una comunicazione disastrosa del proprio lavoro. Persino il loro profilo LinkedIn, social network centrale nelle comunicazioni B2B, è senza contenuti riguardo ciò che svolgono.
In tutta questa situazione sono poi da considerare anche i rinvii, avvenuti nel corso degli anni anche a causa dell’aggiornamento del motore grafico, da Unreal Engine 4 ad Unreal Engine 5. Un processo molto complesso da fare in corso d’opera e che rallenta di molto i lavori, motivo per cui non è così usuale vedere giochi che cambiano motore grafico durante lo sviluppo. Inoltre, l’azienda di Singapore si è sempre posta in modo dubbio nei confronti delle critiche degli utenti e della stampa sulla loro mancata trasparenza, accusando in diversi comunicati ufficiali di “disinformazione” e utilizzando una retorica vittimista di raro livello. “Distruggere è facile, creare è difficile” scrivono su Twitter.
Il trademark e la rimozione da Steam
L’epopea di The Day Before continua, questa volta con problemi sul marchio. Il secondo gioco più desiderato di Steam è scomparso dal marketplace di casa Valve dal giorno alla notte. Il motivo è di tipo legale: nessuno del team di sviluppo ha registrato il copyright sul titolo The Day Before o ha fatto un controllo per verificarne la disponibilità. La dicitura “The Day Before” è stata infatti registrata due anni fa da Lee Sun-jae, CEO di TheDayBefore, una app calendario precedentemente registrata in Corea del Sud nel 2015 e successivamente anche negli Stati Uniti il 21 maggio del 2021.
Il creatore dell’app, raggiunto dalla redazione di Eurogamer, ha affermato di essere a conoscenza del gioco in uscita ed è deciso a tenere stretto il marchio. L’app di Lee Sun-Jae, secondo quanto dichiarato, ha realizzato più di 40 milioni di download e suo nome è stato registrato in Corea del Sud, Stati Uniti, Cina, Russia, Giappone, Vietnam e Unione Europea (ndr registrato il 12 novembre 2021). Questa disputa sul marchio non è però stata la causa del rinvio. Fntastic ha dichiarato ad IGN che lo slittamento della pubblicazione era già previsto. La speranza è che questa situazione venga risolta prima del 10 novembre, cosa di cui sembrano essere sicuri a Fntastic. Nell’intervista con IGN sostengono di avere “forti partner legali”.
I dubbi sono legittimi
L’unico dato di fatto che possiamo constatare è la mancanza di comunicazione e trasparenza, che hanno minato in modo consistente la credibilità del progetto, le cause legali e i rinvii hanno fatto il resto. A confermare tutto ciò è una loro risposta a dei commenti su Twitter, in cui affermano di non avere un reparto marketing e di investire tutto nello sviluppo.
La domanda, ora, è una sola: The Day Before esiste? A questo punto non è dato saperlo con certezza. I video non sono per nulla genuini e gli asset sembrano essere presi da librerie di stock e messi all’interno del gioco. Anche Propnight non sembra granché ispirato artisticamente e graficamente, anzi è abbastanza anonimo. Per quanto riguarda The Day Before non ci sono stati ancora preordini o soldi sborsati dagli utenti, solo MyTona sta investendo in questo progetto e da quanto dicono gli sviluppatori di Fntastic Games, il publisher per contratto rivede la build di gioco. Ciò non ha fermato le varie teorie comparse sui social in questi mesi, in cui accusano Fntastic di truffa. Dal passato dell’azienda, sappiamo che nel caso precedente in cui ha gestito direttamente un crowdfunding, per The Wild Eight, il gioco è stato successivamente pubblicato e ha ricevuto una valutazione su Steam perlopiù positiva. Nonostante questo, però, c’è da tenere in conto anche le dichiarazioni del moderatore del loro server discord WHOLF, una delle figure principali, che poco prima del rilascio del nuovo gameplay scrisse che anche lui stava iniziando a dubitare dell’esistenza del gioco e che nessuno del team di moderazione aveva mai visto un gameplay.
È plausibile che sia successa la cosa più comune in questa industria, e in generale nell’industria creativa: hanno commesso l’errore di imbarcarsi in un progetto ambizioso, senza risorse sufficienti, alimentando una cultura dell’hype che ora è fuori dal loro controllo. The Day Before, comunque, è ancora avvolto nel mistero e ci sono sicuramente dei lati oscuri da chiarire. Dubbi legittimi che troveranno risposta solo il 10 novembre. Sempre che non venga rinviato ulteriormente. Sempre che esista.
Fonti: PC Gamer, Kickstarter, VentureBeat, GamesWorld Observer (Report Forbes), Sito Ufficiale Fntastic, Canale YouTube Fntastic, WellPlayed, Twitter, LinkedIn, Eurogamer, US Patent and Trademark Office, EU Intellectual Property Office, IGN.