Diego Armando Maradona, stella immortale del calcio, aveva da poco compiuto 60 anni. La notizia della sua morte è arrivata dall’Argentina come un fulmine al ciel sereno, attraverso le dichiarazioni del quotidiano “El Clarìn”. L’ex Pibe de Oro è stato colpito da un arresto cardiorespiratorio, poco dopo essere stato operato al cervello a causa di un ematoma subdurale.
Il mondo calcistico, e non solo, è fortemente provato da questa notizia. Il Governo argentino ha dichiarato l’istituzione di tre giorni di lutto nazionale. Forte commozione anche per Napoli che, inevitabilmente, ha vissuto con lui anni colmi di sogni, determinazione e scudetti.
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Il 5 luglio 1984, allo stadio San Paolo, ben 60mila tifosi vollero ammirare con i propri occhi l’inestimabile talento del Pibe de Oro. Da allora il mondo calcistico, seppur con preferenze diverse dalla squadra napoletana, non poteva che alzarsi e dedicargli un sonoro e onesto applauso.
Perfino il mondo videoludico ha potuto avvicinarsi a lui, vestendo i suoi panni nei titoli di Pro Evolution Soccer e FIFA. Proprio lo scorso anno, l’ex calciatore è comparso nel trailer di PES 2020, per celebrare i 25 anni della serie. Nel nuovo FIFA 21, uscito il 5 ottobre scorso, figura anche tra gli attaccanti nelle 100 icone storiche dei calciatori più forti.
La morte di Diego Armando Maradona è sicuramente l’ennesimo colpo al cuore di quest’anno che, purtroppo, ci ha portato via tanti altri personaggi iconici. Per Napoli sarà molto difficile metabolizzare questa notizia, ancora affranta dalla morte precoce di Pino Daniele, altro profondo simbolo partenopeo.
È una triste notizia a cui faremo fatica ad abituarci.
Ciao, Diego.