I dati di vendita dei videogiochi in Italia sono eloquenti: FIFA è stato sia il primo che il terzo gioco più venduto in Italia nel 2022, con in mezzo CoD.
Per certi versi sembra di rivivere il meme della press conference Xbox One “Tivi-tivi-sports-sports-Call of Duty”.
FIFA 23 è stato il gioco più venduto dello scorso anno, raggiungendo questo risultato in soli tre mesi di permanenza sul mercato dato che è uscito a settembre 2022.
Call of Duty: Modern Warfare 2 si è preso il secondo posto, mentre il terzo gradino del podio è andato a FIFA 22.
Siamo d’accordo che l’Italia è pazza per il calcio e che è lo sport nazionale, ma così si rischia un monoteismo e un impoverimento culturale generale. Ma non è una sorpresa.
Basta controllare i siti di annunci e cercare vecchie console in vendita in lotto con giochi come PS4, PS3 o Xbox, e l’80% dei lotti è composto da una serie di giochi di FIFA e CoD, a cui si aggiungono al massimo qualche GTA e qualche gioco racing.
Ma andiamo ad analizzare in dettaglio i dati diffusi da IIDEA e dalla società di grafici GSD (dati relativi alle sole copie fisiche).
Indice
Analisi del mercato videoludico in Italia: la distribuzione del fatturato
Nel 2022 sono stati venduti in Italia 11,5 milioni di giochi (dati GSD relativi a console e PC), un dato sostanzialmente identico a quello del 2021.
Il rapporto annuale di IIDEA certifica un giro di affari di 2,2 miliardi di euro e 14,2 milioni di videogiocatori in Italia. Crescono fatturato (+30%) e addetti (+50%) delle imprese di produzione italiane.
Per quanto riguarda gli addetti alla produzione, i professionisti aumentano del 50%, passando dai 1.600 del 2021 ai 2.400 del 2022. L’83% ha meno di 36 anni, mentre uno su quattro è donna. Il 77% del fatturato deriva dal mercato B2C (+9%), mentre per il 75% dei developer italiani il PC resta la piattaforma preferita di sviluppo: seguono mobile (50%) e console (40%).
La maggioranza degli operatori continua ancora a fare affidamento sul capitale proprio per finanziare l’attività di proprietà (86%), tuttavia aumentano il finanziamento delle istituzioni pubbliche (29% vs 24% 2021) e quello delle imprese private (19% vs 9%). In particolare, inizia a intravedersi l’impatto del sostegno pubblico al settore, come effetto diretto dell’attuazione del tax credit e dell’avvio di programmi di accelerazione verticali, oltre che delle acquisizioni internazionali che hanno recentemente interessato alcuni studi italiani.
Tuttavia, le cose sono migliorate nel 2023, con un aumento delle vendite di videogiochi del 4% fino alla fine di luglio 2023. Finora nel 2023 sono stati venduti in Italia 5,8 milioni di videogiochi.
In termini di console, nel 2022 sono stati spesi 287 milioni di euro per dispositivi PlayStation, Nintendo e Xbox, con un calo del 10% rispetto al 2021.
Ciò è dovuto al calo delle vendite di Nintendo Switch e alla carenza di scorte che ha influito sul lancio di PlayStation 5. Entrambi i formati sono diminuiti rispetto al 2021, mentre le vendite di Xbox Series S e X sono aumentate del 9%.
Anche in questo caso, le cose sono migliorate significativamente nel 2023, con un aumento dei ricavi delle console del 104%. Ciò è dovuto alla quantità di scorte di PS5 in aumento esponenziale, che ha visto i ricavi aumentare del 283% rispetto allo stesso periodo del 2022.
In confronto, le vendite di Nintendo Switch sono calate dell’8% da un anno all’altro e quelle di Xbox Series S e X sono diminuite del 23%.
Distribuzione dei giocatori per piattaforma, sesso ed età
Secondo l’indagine sui consumatori GameTrack, nel 2022 il 32% della popolazione italiana ha giocato ai videogiochi, ovvero 14,2 milioni di persone. L’81% di questo pubblico ha più di 18 anni e l’età media dei giocatori è di 30 anni.
Quasi il 70% dei giocatori (9,9 milioni) gioca su cellulare, poco meno del 46% (6,5 milioni) gioca su console, mentre il 38% (5,4 milioni) gioca su PC.
Il 42% dei giocatori in Italia sono donne. Secondo il sondaggio, i giocatori di console di sesso maschile giocano principalmente a titoli sportivi (25,7% degli intervistati), ai giochi di corse (16,5%) e di avventura (16,4%).
Le giocatrici preferiscono invece i giochi per la famiglia (18,8% degli intervistati), l’avventura (15,5%) e lo sport (10,3%).
Su PC, gli uomini preferiscono i giochi di strategia (16,2% delle risposte), di avventura (14,6%) e i giochi di ruolo (14,4%), mentre le donne preferiscono i giochi di famiglia (11,7%), arcade (9,4%) e di avventura (7,3%).
Per quanto riguarda il gaming su dispositivi mobile, sia gli uomini che le donne hanno scelto i puzzle game, i trivia game e i giochi di ruolo come i tre generi principali.
In termini di tempo di gioco, quasi il 70% dei partecipanti ha dichiarato di giocare settimanalmente, poco meno del 20% ha dichiarato di giocare un’ora al mese, mentre quasi l’11% gioca almeno una volta all’anno.
Nel 2022, il tempo medio di gioco è stato di 7,5 ore, in calo rispetto al picco pandemico di 8,7 ore del 2021, ma ancora superiore ai livelli del 2019 di 7,4 ore.
Classifica di vendita videogiochi in Italia nel 2022: FIFA 23 e FIFA 22 sul podio insieme a CoD MW2 – la top10
Ecco la top10 dei videogiochi più venduti in Italia nel 2022.
Posizione | Titolo |
---|---|
1 | FIFA 23 (EA) |
2 | Call of Duty: Modern Warfare 2 (Activision Blizzard) |
3 | FIFA 22 (EA) |
4 | Grand Theft Auto 5 (Rockstar) |
5 | Elden Ring (Bandai Namco) |
6 | God of War: Ragnarok (Sony) |
7 | Pokémon Legends: Arceus (Nintendo)* |
8 | Gran Turismo 7 (Sony) |
9 | Nintendo Switch Sports (Nintendo)* |
10 | F1 22 (EA) |
Ricordiamo che si tratta di dati estrapolati dalle sole copie fisiche e pubblicati da IIDEA. Su digitale qualche indie o gioco di altro genere potrebbe avere maggior successo.
“Il rapporto ci conferma l’importanza dell’industria dei videogiochi nell’economia digitale, culturale e creativa del Paese. Mai come ora, anche alla luce della recente Risoluzione del Parlamento Europeo approvata lo scorso novembre, appare necessaria una strategia nazionale per lo sviluppo del settore, affinché l’Italia possa assumere un ruolo di leadership”, ha dichiarato Marco Saletta, Presidente di IIDEA.
“L’introduzione del tax credit per la produzione di videogiochi rappresenta un importante stimolo per la crescita dell’industria italiana. Ma per un ulteriore consolidamento diventa fondamentale una politica di sostegno nazionale alle PMI e ai talenti da sviluppare nel nostro Paese. Importante anche la collaborazione con il mondo della scuola, i videogiochi possono essere uno strumento molto utile per l’alfabetizzazione digitale, le competenze trasversali e il pensiero creativo degli studenti”.