Il 30 maggio a Torino ha avuto luogo un incontro organizzato da View Conference, un’associazione culturale che organizza eventi sull’animazione e la computer grafica. Nella cornice delle OGR, l’associazione ha portato sul palco Jan-Bart Van Beek, Direttore di studio, Art Director e Responsabile dell’animazione a Guerrilla Games.
Assistere alla talk era completamente gratuito, previa registrazione, e rappresentava una grande opportunità di approfondimento dell’animazione videoludica per i giovani professionisti e gli studenti. In questo appuntamento, l’ospite ha analizzato e mostrato il dietro le quinte di due dei titoli più acclamati di questi ultimi anni, ovvero Horizon Zero Dawn e Forbidden West. Il celebre franchise in esclusiva Sony sarà inoltre adattato a schermo nel prossimo futuro, con una serie televisiva targata Netflix.
Indice
Una breve biografia
L’esperienza di Jan-Bart Van Beek con Guerrilla Games, software house olandese di proprietà di Sony, è partita come Lead Artist di Killzone per PlayStation 2. Successivamente dirige il trailer di annuncio di Killzone 2 e arriva a coprire il ruolo di Art Director per Horizon Zero Dawn. Per il suo lavoro svolto con il primo capitolo della saga di Aloy, Van Beek riceve un premio Bafta nel 2018. Il suo background affonda le radici nella fotografia, frequentando la Reale Accademia Olandese delle Belle Arti e sviluppando successivamente un interesse per la Computer Grafica.
La conferenza
La conferenza, dal titolo “Rise of the Machines – Evolving Creature & Character Animation in Horizon Forbidden West”, è partita con un’introduzione molto generale all’animazione dell’opera di Guerrilla Games, diventando progressivamente più tecnica e scavando nelle metodologie e nelle sfide dell’animazione. Si è affrontato l’iter di creazione del personaggio di Aloy: il suo carattere, la sua fisicità e i riferimenti atletici utilizzati per realizzarne il movimento e per renderla un personaggio con azioni e reazioni verosimili. Tutto questo è servito per dare tridimensionalità alla protagonista e, da quella base, il successivo lavoro ha riguardato il miglioramento e aggiornamento di quanto già presente.
Van Beek ha raccontato dello sviluppo delle reazioni di Aloy all’ambiente e alle altezze: quando apre lo Shield Wing, quando scala una parete rocciosa e durante il combattimento. A proposito del combattimento, per rendere gli incontri con i nemici umani più coinvolgenti, il team ha cercato di dare loro più personalità. Questi, infatti, sbeffeggiano Aloy con spavalderia e le loro animazioni corporee cambiano a seconda di dove sono stati colpiti.
Nell’ora e mezza di conferenza, l’argomento che ha attirato più l’attenzione del pubblico è stata l’animazione delle gigantesche creature che popolano il gioco. Per chi non conoscesse il franchise, la cacciatrice Aloy vive in un’ambientazione post-apocalittica, con creature meccaniche gigantesche che vagano a piede libero nel mondo. Tali creature hanno animazioni uniche e peculiari, che rendono l’incontro memorabile per il giocatore. Benché fosse un discorso estremamente tecnico, Van Beek ha raccontato punto per punto la più grande sfida nella realizzazione di Horizon Forbidden West. Tale sfida è presente nel gioco come Slitherfang, un serpente meccanico di dimensioni mastodontiche e con movimenti articolati e veloci. La difficoltà nella realizzazione, spiegava, è stata riprodurre il movimento del serpente in modo fluido e di posizionarlo in un ambiente con ostacoli.
Prossimi appuntamenti
Questa interessante talk è soltanto un esempio degli eventi organizzati da View Conference. L’associazione, infatti, vanta ospiti di rilievo e un nutrito palinsesto sia dal vivo, alle Officine Grandi Riparazioni (OGR), che virtuale. La prossima conferenza, per chi fosse interessato al settore dell’animazione nel cinema, riguarda il nuovo film Pixar Lightyear. L’appuntamento virtuale permetterà un incontro con il team creativo dietro al nuovo film interamente dedicato a Buzz Lightyear. Dal sito ufficiale dell’associazione è possibile controllare tutti gli eventi in programma.