Max Payne RTX Remix Mod sta facendo parlare di sé in queste ore perché trasforma l’aspetto dell’originale e primo Max Payne che ha ormai più di 20 anni, ma anche perché ammazza le prestazioni della potente NVIDIA GeForce RTX 4080.
Era progettato per l’era della PlayStation 2 e della Xbox di prima generazione, ma uscì anche su PC. Si tratta di un gioco DirectX 8 molto amato ancora oggi e quindi eleggibile per ricevere una nuova mod ray tracing con il tool rilasciato da Nvidia in open beta, RTX Remix.
Ora è possibile eseguire Max Payne con il path-tracing – o full ray tracing, ma attenzione: vi servirà una GPU bella potente!
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Max Payne RTX Remix Mod: col path tracing la GeForce RTX 4080 passa da 1400 fps a 65 fps
Max Payne, che non è nuovo alle riedizioni, è uno sparatutto in terza persona con la classica trama da detective che ha reso celebre il “bullet time”. Il gioco presenta forti elementi noir, con sparatorie in magazzini bui e inseguimenti attraverso corridoi ombrosi.
La grafica era impressionante per l’epoca, ma questo è esattamente il tipo di ambiente che trarrebbe vantaggio da un’illuminazione in ray tracing più realistica. Utilizzando la beta aperta di RTX Remix di NVIDIA, un team di modder volontari ha ottenuto questo risultato.
L’originale Max Payne era un gioco DirectX 8 di nuova generazione nel 2001 che metteva in ginocchio i PC di allora. Ricordo bene che lo eseguii per la prima volta su un Pentium III 500 MHz accoppiato a una NVIDIA GeForce 2 Ti, e a 800×600 si faticava a raggiungere i 30fps.
Tuttavia, il gioco è una passeggiata per gli hardware di oggi, pur non essendo ottimizzato per le architetture moderne come CPU multi-core e GPU con shader parallelizzati.
Infatti, Max Payne stock gira a circa 1400 FPS con una GeForce RTX 4080. Tuttavia, abilitando la mod creata con RTX Remix che attiva il Path Tracing, il frame-rate viene stroncato e scende a circa 65 fps. Si tratta di un’enorme riduzione del 95% delle prestazioni.
Il ray tracing è esoso dal punto di vista computazionale ed è per questo che è stato utilizzato nei giochi solo negli ultimi anni.
Il ray tracing simula le proprietà fisiche della luce per creare un’illuminazione più accurata pixel per pixel. Il path-tracing, o ray tracing completo, lo è ancora di più. Infatti, viene usato per ogni aspetto di illuminazione, ombre e riflessi presenti nel gioco. Mentre il ray tracing nei videogiochi normalmente viene applicato solo ad alcuni aspetti marginali del gioco per salvaguardare le prestazioni.
Non a caso, le console mid-gen che potrebbero essere presentate quest’anno, dovrebbero mirare a garantire prestazioni migliori con il ray tracing piuttosto che aumentare risoluzione, dettagli e frame-rate.
Recentemente altri giochi classici e molto amati hanno ricevuto mod ray tracing con RTX Remix, tra cui il primo Tomb Raider del 1996.