Il mercato dei giochi fisici è al collasso? Il gitante dei retailer UK Tesco ha annunciato che smetterà di vendere copie fisiche dei giochi.
Oggigiorno molte persone sono più propense a scegliere le copie digitali dei giochi piuttosto che quelle fisiche. Con le memorie di storage sempre più capienti ed economiche, i download veloci di fibra da 2,5 Gigabit e oltre, il supporto fisico perde sempre più di comodità.
Anche perché, spesso le copie fisiche non comprendono nemmeno il gioco completo, e nella maggior parte dei casi richiedono lunghe installazioni che occupano comunque tanto spazio su SSD/HD, e richiedono pesanti download di patch.
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Il Regno Unito fa da apripista alla fine delle copie fisiche dei giochi?
Sciorinando qualche dato, il 70% dei giochi venduti nel 2022 sono stati scaricati in formato digitale e non c’è motivo di pensare che questa tendenza non continui, e che non si accentui. Per questo motivo, i rivenditori potrebbero vedere sempre meno motivi per tenere in stock le copie fisiche, e questo è ciò che sta accadendo attualmente nel Regno Unito.
Secondo quanto riportato da GamesIndustry.biz, Tesco – una delle maggiori catene di supermercati del Regno Unito – smetterà di vendere copie fisiche dei giochi in tutti i suoi 2.800 punti vendita. Sembra che il gigante della vendita al dettaglio stia effettuando questo cambiamento a causa del passaggio “all’intrattenimento digitale”.
Il rivenditore ha dichiarato ai clienti di essere “dispiaciuto” di annunciare la chiusura, prima di rivelare i dettagli della vendita di chiusura su Instagram a maggio.
Il mercato dei giochi nel Regno Unito ha subito una rapida accelerazione verso il digitale. Tra i quattro grossi giochi di giugno (Diablo 4, Final Fantasy 16, Street Fighter 6 e F1 23) meno del 18% è stato venduto in negozi fisici.
La catena di negozi britannica GAME ha parlato del declino dei giochi fisici rilasciata a GameIndustry, che comprende anche giocattoli e i giochi da tavolo.
“Avete visto cosa è successo con la pandemia, con il digitale che è andato più avanti di quanto avessimo previsto… I clienti si sono precipitati sull’online, e anche se alcuni sono tornati, non è stato così per tutti“, ha detto Nick Arran, capo di GAME. “Dai dati di mercato si evince che l’online rappresenta il 75% del mercato. Prima della pandemia era il 45%”.
Si tratta quindi di una tendenza che sembra inarrestabile e incontrovertibile, almeno per il mercato mainstream. Probabilmente il mercato fisico rimarrà una nicchia, con pochi collezionisti disposti a pagare tanto per copie in versioni Deluxe e Limited, complete di materiali di pregio come artbook, figure e altro. Un esempio su tutti è costituito da Limited Run Games.