Videogiochi sono una delle cause delle proteste in Francia per Emmanuel Macron

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Danni a edifici pubblici, atti vandalici, scontri e molto altro: una nuova notte di violenze è scoppiata in Francia dopo la morte del giovane diciassettenne Nahel, colpito  da un poliziotto a Nanterre.

Alcuni attraverso i social hanno “scherzato” paragonando la situazione a videogiochi come GTA o Batman Arkham. Un paragone che a quanto pare non sembra essere sfuggito al Presidente della Repubblica Macron.

Infatti, in un’intervista riportata dal sito Barrons, Macron si scaglia contro i videogiochi che sarebbero una delle cause di queste rappresaglie.

I videogiochi ancora una volta protagonisti in negativo di una situazione seria e drammatica

Abbiamo visto  molti di loro su Snapchat, TikTok, li abbiamo visti organizzare su quei social comizi violenti, ma con una forma di mimetismo della violenza, che, tra i più giovani, porta a una forma di uscita dalla realtà” ha dichiarato Macron.

E poi ha aggiunto: “E a volte abbiamo la sensazione che alcuni di loro vivano per strada i videogiochi che li hanno inebriati“.

Si tratta di un altro obsoleto parallelo tra violenza e medium videoludico, quando quasi tutti gli studi dimostrano il contrario. Nel 2019, ad esempio, uno studio condotto dall’Oxford Internet Institute ha concluso che non vi era alcuna correlazione tra la pratica dello giocare e la violenza nella vita reale.

Questa ovviamente non è la prima volta che i videogiochi sono stati accusati di alimentare le violenze di qualsiasi tipo, e non sarà purtroppo l’ultima.

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