Dopo Yuzu, Nintendo chiude l’emulatore Switch Ryujinx

Dopo Yuzu, Nintendo chiude l'emulatore Switch Ryujinx
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Era nell’aria da un po’ e ora arriva la seconda mazzata: dopo Yuzu, Nintendo chiude l’emulatore Switch Ryujinx, che era l’altro grosso emulatore rimasto vivo dopo la causa legale vinta da Nintendo contro il team di Yuzu.

In molti si erano chiesti quanto tempo di vita sarebbe rimasto all’ultimo superstite tra gli emulatori del Nintendo Switch dopo la chiusura di Yuzu. Beh, non è trascorso molto tempo: appena qualche mese. Evidentemente c’è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Dopo Yuzu, Nintendo chiude l’emulatore Switch Ryujinx: colpa della rom di Zelda Echoes of Wisdom circolata in rete prima del lancio

In molti, nella giornata di ieri, hanno visto comparire una schermata di errore nel log dell’emulatore, che all’avvio si connette coi server del team per cercare eventuali aggiornamenti. I forum si sono moltiplicati, e poco dopo qualcuno ha scoperto che sebbene la pagina dell’emulatore fosse ancora online, tutti i link per i download erano spariti.

Il motivo è quasi sicuramente imputabile alla circolazione della rom di The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom – perfettamente giocabile sull’emulatore Ryujinx – addirittura una settimana prima del lancio del gioco. Evidentemente questo non è affatto piaciuto ai piani alti del quartier generale della casa di Kyoto, rappresentando la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Sebbene Nintendo non sia in grado di dimostrare che gli emulatori equivalgano a uso per pirateria, visto che se in possesso della copia originale è perfettamente legale utilizzare un emulatore senza condividere la rom in rete, i numerosi post del nuovo gioco di Zelda che girava in emulazione tramite Ryujinx su console portatili come Steam Deck, ROG Ally e PC prima del lancio, han sciolto ogni dubbio sull’utilizzo illecito dell’emulatore in questo particolare caso.

Stavolta però Nintendo ha cambiato modus operandi. Niente cause legali o minace di citazione in giudizio: invece, ha offerto un accordo al responsabile del team di sviluppo, di quelli che a quanto pare non si possono rifiutare.

Infatti, da quello che abbiamo capito finora, gdkchan ha accettato senza batter ciglio. Pertanto, tutti i download pubblici e i repository GitHub sono stati rimossi. Nei termini dell’accordo, c’erano anche lo smantellamento immediato del team di sviluppo e dell’intera organizzazione alle sue spalle, nonché lo switch off dei server – che infatti da ieri non funzionano più.

Non è chiaro cosa Nintendo abbia offerto al responsabile dell’emulatore che vive in Brasile. Forse soldi, o forse un lavoro in azienda? O forse semplicemente il chiudere un occhio ed evitargli una causa – che Nintendo non faticherebbe molto a vincere – da milioni di dollari di risarcimento?

Cosa succede ora all’emulatore? Come è stato per Yuzu, chi lo possedeva può ancora utilizzarlo e funziona ancora. Tuttavia, non riceverà più aggiornamenti. Non è escluso che qualche altro dev prenda il codice sorgente dell’emu per fare nascere nuovi emulatori, come è successo con Nuzu e Suyu da Yuzu.

 

 

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