L’attacco hacker nei confronti di Insomniac Games ha fatto emergere una serie di informazioni cruciali.
Dalla roadmap dei giochi previsti entro il 2030 ad altri progetti, pare siano stati scoperti anche dei documenti legati a possibili licenziamenti e pressioni nei confronti di PlayStation Studios.
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Attacco hacker Insomniac: scoperte pressioni da parte di Sony per licenziamenti e riduzione dei costi

Ovviamente si tratta di informazioni da prendere con le pinze e che potrebbero essere datate, quindi non aggiornate ad oggi. Tuttavia, secondo questi documenti Sony starebbe facendo delle pressioni per la riduzione dei costi e del personale di PlayStation Studios.
Si parlerebbe addirittura della chiusura di un team intero. Sembrerebbe che tutto fili per il verso giusto, ma in realtà Sony avrebbe spinto più e più volte a un drastico taglio di personale. L’obiettivo è rimuovere almeno 75 dipendenti, ma il numero potrebbe aumentare maggiormente.
Ricordiamo che si sono già verificati licenziamenti in Bungie e Naughty Dog, con The Last of Us Online appena cancellato, quindi questi documenti sono probabilmente attendibili.
Come si è verificato l’attacco hacker?
Insomniac sarebbe stata ricattata dopo l’attacco, chiedendo 2 milioni di dollari pur di non pubblicare dati sensibili in rete. Lo studio si è però rifiutato, quindi c’è stata una fuga di notizie clamorosa. Si parla infatti di oltre 1,5 terabyte di dati, oltre a documenti interni.
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