Ben 100 dipendenti Ubisoft hanno deciso di scioperare in Italia per uno stravolgimento che presto impatterà sulle condizioni di lavoro del team.
Lo sciopero sta avvenendo oggi 17 ottobre e durerà otto ore.
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Dipendenti Ubisoft scioperano: lo smartworking cambia, i dipendenti devono recarsi in ufficio
Lo sciopero non è avvenuto solo in Italia, ma anche in Francia, per non parlare del fatto che la società ha ben 18mila dipendenti che potrebbero seriamente scatenare il caos, viste le condizioni.
Le motivazioni sono specifiche: Ubisoft ha annunciato che i dipendenti dovranno obbligatoriamente recarsi in ufficio tre volte a settimana, dal 2025. Una decisione che ha chiaramente creato scompiglio, dato che alcuni collaboratori sono letteralmente impossibilitati a spostarsi così spesso.
Alcuni, infatti, hanno sottoscritto accordi strettamente legati alla possibilità di lavorare in smartworking, di conseguenza non vivono necessariamente in Lombardia.
Stando alle dichiarazioni di Andrea Rosafalco di Fiom, “Se ci fosse stata una contrattazione collettiva l’azienda non avrebbe potuto decidere in autonomia, ma avrebbe dovuto interpellare i sindacati sulla rimodulazione dell’accordo“.
Una scelta ingiusta
A lamentarsi e a prendere le difese dei dipendenti Ubisoft è Marc Rutschlé, rappresentante di Solidaires. “È una decisione abbastanza ingiusta. Perdiamo un diritto che i dipendenti hanno recentemente acquisito. Nel frattempo abbiamo colleghi che si sono trasferiti, che hanno comprato casa… Come faranno a tornare tre giorni alla settimana? Abbiamo anche colleghi che lavorano da casa per motivi di salute. Ci sono mille ragioni e sono tutte buone“.
Secondo Ubisoft, si tratta di una decisione più che giustificata, in quanto “la creatività è stimolata dalla collaborazione attorno allo stesso tavolo“.
Vi aggiorneremo sulla situazione. Di certo non è un buon periodo per Ubisoft, che da molti mesi si sta interfacciando con diverse problematiche di grande spessore. A tal proposito, proprio poche settimane fa due figure di enorme rilievo, ovvero Cristina Nava e Davide Soliani, hanno lasciato Ubisoft Milan dopo anni di attività.