House of Ashes – The Dark Pictures Anthology: 6 motivi per valutarne l’acquisto

House of Ashes anteprima

House of Ashes è in arrivo il 22 ottobre su Playstation 5, Xbox Series X/S, console di passata generazione e Pc.  Il gioco, targato Supermassive Games, sarà il terzo titolo dell’antologia della Dark Pictures (che prevede in totale 8 storie).

Questo terzo capitolo è ambientato durante la guerra in Iraq del 2003. Nel corso di una spedizione delle Forze Speciali, volta a scovare un’arma di distruzione di massa. I soldati si ritrovano in un tempio sumero, tana di sinistre e raccapriccianti creature. Il nuovo episodio dell’antologia presenta delle caratteristiche diverse rispetto ai due precedenti. Infatti, nonostante la matrice sia sempre di natura orrifica, avremo di fronte un gioco leggermente più improntato all’azione.

House of Ashes The Dark Pictures

Noi di Videogiochitalia.it, stiamo per presentarvi i nostri sei buoni motivi per valutare l’acquisto di House of Ashes.

3 Motivi per Acquistare House of Ashes

<video in arrivo>

Squadra che vince non si cambia

Le caratteristiche che accomunano i titoli della Dark Pictures sono ben rodate e vincenti. La software house punta tutto sull’immedesimazione dei protagonisti e su una campagna ben narrata e con grandi colpi di scena. Starà al giocatore realizzare la partita perfetta, provando a non far perire nessuno all’interno della storia. Le decisioni prese dal giocatore modificano il risultato della storia e il destino dei suoi personaggi, questo meccanismo rende il titolo estremamente coinvolgente.

Alcune scelte prese con leggerezza potranno avere delle ripercussioni durante le fasi finali, conducendoci a una conclusione deludente o negativa per i protagonisti. Il titolo è estremamente semplice, in quanto il gameplay è piuttosto scarno, proprio per questo l’esperienza si basa su una crescita emotiva dettata da scelte molto incisive. Da sottolineare anche il buon lavoro da parte degli sviluppatori di inserire testi e segreti per irrobustire una trama di per sé già ben costruita.

House of Ashes introduce diverse modifiche al gameplay. La telecamera non è più fissa, ma viene sostituita da una a 360 gradi controllata dal giocatore. Ogni personaggio può inoltre sfruttare una torcia tattica montata sulle armi per illuminare zone buie e scoprire nuovi percorsi. Da segnalare la possibilità di selezionare uno dei tre livelli di difficoltà per rendere più marcato il tasso di sfida.

Le premesse sono ottime, se siete alla ricerca di un prodotto intrigante con elementi tipici del genere horror, questo titolo fa al caso vostro.

Modalità sia in singolo che in compagnia

Il vero punto di forza di questa antologia risiede nelle sue molteplici modalità di gioco. Supermassive Games garantisce un’offerta videoludica davvero soddisfacente. Abbiamo la modalità cinema, ovvero la possibilità di giocare davanti alla TV con un massimo di altri 5 amici, ognuno dei quali controllerà a turno (e con lo stesso controller) uno dei diversi protagonisti dell’avventura. Inoltre è presente la modalità cooperativa online con un amico, ma potrete portare a termine l’avventura anche in singolo.

Apprezziamo tantissimo questa varietà di gioco, in quanto è evidente la filosofia della software house di collocare al centro dell’esperienza il giocatore, garantendogli sia modalità in singolo che in compagnia.

Prezzo vantaggioso

Come nei precedenti capitoli, anche qui il prezzo è fissato a 29,99 €. Questo importo assicura una buona fetta di pubblico poiché potrebbe attirare, non solo gli appassionati dell’antologia e del genere horror, ma anche quella parte di utenza poco predisposta al genere. Ricordiamo la possibilità di prenotare la versione Triple Pack contenente all’interno tutti i tre episodi usciti fino a ora al costo vantaggioso di 59,99 €.

In conclusione, se consideriamo il buon livello di produzione, gli sforzi a migliorarlo e la presenza non scontata del doppiaggio in italiano, siamo di fronte a un validissimo videogioco a tema horror.

3 Motivi per Non Acquistare House of Ashes

Gameplay scarno

Tallone d’Achille dell’intera antologia, almeno fino a questo episodio, è la presenza di un gameplay ridotto all’osso. In pratica non faremo altro che muovere il nostro avatar all’interno dei vari percorsi senza mai fare nulla di concreto.

Oltre a muoverci da un posto all’altro, gli unici elementi del gameplay da menzionare sono i vari quick time event, indicati su schermo qualche secondo prima per facilitarne l’uso, e il minigioco stealth in cui premere a tempo i comandi giusti. La software house inglese ha puntato tutto sulla cinematografizzazione del prodotto finale, senza controbilanciare con elementi peculiari il gameplay. Il ritmo è soporifero e gli unici momenti più concitati avvengono quando ci troviamo di fronte a delle scelte narrative da affrontare per il proseguo dell’avventura.

Se siete alla ricerca di qualcosa di più adrenalinico e meno cinematografico, guardate decisamente altrove.

Più action che horror?

Nonostante House of Ashes sia fedele al genere survival horror, è evidente il cambio di passo voluto dagli sviluppatori in questo episodio. Fin dall’inizio ci troviamo in una circostanza diversa rispetto ai primi due episodi, il gioco è ambientato in un contesto di guerra, infatti gli stessi protagonisti sono armati per fronteggiare le presenze che ospitano il tempio sumero.

Lo scenario è molto più luminoso e meno cupo rispetto al passato, gli archetipi tipici del genere horror sono più residuali e meno visibili. La regia, solitamente volta a garantire un livello di inquietudine, questa volta appare decisamente più frenetica e improntata all’azione.

Malgrado alcune perplessità, siamo sicuri che il titolo saprà regalarci momenti ricchi di jumpscare e situazioni di puro terrore. Tuttavia, il rischio di trovarci un titolo lontano dal genere a cui dice di appartenere è tangibile.

Longevità rivedibile

Anche questo capitolo dell’antologia non si discosta molto rispetto gli altri per quanto concerne la longevità. Intendiamoci, questo aspetto è soggettivo, quindi non ci sentiamo di condannarlo totalmente, però bisogna ammettere che circa 4 ore mezza non siano di certo un’infinità. Apprezziamo lo sforzo degli sviluppatori di rilasciare un titolo l’anno nonostante i problemi legati al Covid e l’impegno a migliorarlo sotto il profilo del gameplay, ma alcune criticità sono innegabili. L’antologia si presenta adatta per una tipologia di utenza predisposta a un’avventura mordi e fuggi piuttosto che una storia mediamente più articolata.

Ci auspichiamo un miglioramento su più fronti a partire dai titoli che verranno rilasciati esclusivamente sulle nuove console.

 

Questi sono i 6 motivi che la redazione di Videogiochitalia.it ha raccolto per guidarvi all’acquisto di House of Ashes! Noi non vediamo l’ora di avere il titolo tra le mani, e di sopravvivere nel pericoloso tempio Sumero. E voi? Siete in hype per la nuova avventura della Dark Pictures? Fatecelo sapere!

House of Ashes

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