Intel licenzia 15.000 dipendenti, ciò si traduce nel 15% della sua forza lavoro. Questa manovra verrà spalmata lungo tutto l’anno. L’obiettivo della società è quello di risparmiare 10 miliardi di dollari nel 2025, dato che nei tre mesi precedenti non ha riportato alcun profitto.
La notizia, come riportato da PCWorld, è stata data dal CEO di Intel Pat Gelsinger attraverso una nota ai dipendenti.
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Intel licenzia 15.000 dipendenti per ridimensionarsi
Gelsinger in questa nota ha dichiarato di prevedere di realizzare 10 miliardi di dollari in termini di risparmi nel 2025 e ciò comporta anche il licenziamento di 15.000 dipendenti. Gelsinger afferma che si tratta di una notizia molto dolorosa da annunciare, ma quanto pare servono cambiamenti all’interno dell’azienda.
Dai dati riportati dal CEO vediamo che il fatturato annuale nel 2020 è stato di circa 24 miliardi di dollari in più all’anno precedente, ma la forza lavoro è più grande del 10% rispetto ad allora. Da qui il dirigente afferma che ciò non è sostenibile per il futuro.
Intel ha cercato di risalire la china della ripresa per molti anni, ma oggi si trova ad affrontare enormi sfide nel tentativo di trasformarsi in un’impresa redditizia come era una volta. Oggi infatti la società deve affrontare altri concorrenti, e deve superare così gli ostacoli che si sono frapposti.
Le CPU di Intel stanno affrontando una dura concorrenza, non solo da parte di AMD, ma anche di ARM: non solo ma anche l’intelligenza artificiale sta giocando a favore di un’altra azienda, ovvero NVIDIA che al Computex di quest’anno ha fatto tanti annunci a riguardo.
Il piano di Intel quindi è di ridurre drasticamente il suo organico: non solo, ma il CEO ha annunciato che l’azienda deve prepararsi a tempi più duri, adottando azioni che potrebbero avere un impatto su prodotti che vorrà realizzare in futuro.
Uno degli obiettivi che verrà attuato è la semplificazione di ciò che offre l’azienda, con numerosi progetti ritenuti sottoperformanti che verranno tagliati.
Altre priorità includono la sospensione dei dividendi, la riduzione del capitale e della spesa e ulteriori risparmi sui costi. Tutto per affrontare una crisi che potrebbe protrarsi per molto tempo ancora.