Intervista ad Antonio Gison di Hackerfield – Multiplayer tower defense italiano

Informazioni sul gioco

Proseguiamo la nostra rubrica delle interviste in compagnia dell’ideatore di un nuovo titolo tutto italiano dal nome Hackerfield. Si tratta di un tower defense originale e dalle ottime potenzialità, previsto nel futuro su tutte le piattaforme. Antonio Gison ci sta per raccontare tutte le caratteristiche del gioco.

Campagna crowdfunding e importanti novità sul progetto

Lo sviluppatore Pizza Illuminati ha lanciato la campagna crowdfunding di HackerField su Kickstarter lo scorso 22 marzo. L’obiettivo prefissato è di 20.000 £ e viene raggiunto in breve termine. Tuttavia gli sviluppatori hanno in serbo per noi tanti aggiornamenti su questo gioco. Difatti, nonostante attualmente la campagna di raccolta fondi risulti cancellata, Antonio Gison ci fa sapere che sono previsti nuovi finanziamenti per realizzare questo progetto. In questo modo il tower defense sarà più completo e ricco nel gameplay. Vi invitiamo a leggere gli aggiornamenti pubblicati direttamente sul portale della raccolta fondi.

Che cos’è HackerField

HackerField è un tower defense in tempo reale progettato per il multiplayer. Sarà presente anche una convincente modalità storia offline. Nella modalità multigiocatore attualmente sono previsti due personaggi: l’hacker che vuole catturare più informazioni possibili e l’amministratore, volto a difendere il server. Ci troveremo in un futuro distopico plasmato dalla tecnologia, in presenza di una vera e propria guerra digitale.

Per saperne di più, vi consigliamo di leggere la nostra anteprima del gioco. Potrete così farvi un’idea concreta sul gameplay e sul reale funzionamento di questo tower defense incentrato sul multiplayer.

Vogliamo anche farvi un’importante precisazione riguardo l’intervista che segue. Abbiamo chiesto ad Antonio di spiegarci i retroscena del gioco prima degli aggiornamenti citati, per questo motivo molte argomentazioni riguardano l’ex campagna Kickstarter.

Intervista ad Antonio Gison

  •  Cosa vi ha spinto a realizzare questo genere di titolo?

Ho preso la maggior parte dell’ispirazione da un titolo chiamato Plague Inc, sarebbe quel gioco di simulazione delle pandemie. Durante il lockdown mi ha aiutato tantissimo, tanto che mi ha fatto riflettere su come sia riuscito ad apprendere tante cose grazie a quel simulatore. A quel punto l’idea è stata di creare una sorta di strumento dove puoi imparare, ma divertendoti e quindi è nato Hackerfield. Uno strumento dove si spiega alle persone che cos’è un router e che cosa ci sia dall’altra parte. Inoltre spiega come proteggersi da un attacco hacker partendo dalle cose più semplici e banali, che chiunque può adottare come sistema di sicurezza.

  • Quale aspetto di HackerField lo rende diverso rispetto ad altri giochi appartenenti a questo genere?

Hackerfield non ha una precisa categoria. Non è un tower defense perché in questo genere non ci sono titoli multiplayer e perché è un gioco asimmetrico: l’hacker e l’ITT hanno due modalità di gioco diverse, due obiettivi diversi e sono completamente sbilanciati. Inoltre la community ci ha aiutato a trovare un nome e una categoria in quanto come detto poc’anzi: Hackerfield si colloca in una nuovo genere che sarebbe quello del “realtime Tower Defense”.

  • Sappiamo che il titolo è in fase crowdfunding, puoi anticiparci qualcosa su come verrà impiegato l’ammontare raccolto ai fini del vostro progetto? Sono previste modalità di gioco e nuovi aggiornamenti in futuro?

Siamo in fase di crowdfunding e il termine della campagna è previsto per il 22 aprile. Abbiamo due fasi: l’Alfa, dove gli utenti possono provare l’esclusiva, quindi appena abbiamo anche un’idea che non andrà sul mercato loro possono accedere a tutte le informazioni del progetto, suggerendoci dei feedback, poi si passa alla Beta. Successivamente si stila una road map cercando di ottimizzare al meglio il budget che abbiamo raccolto. Attualmente esistono modalità di gioco differenti come la modalità 2 contro 2, 3 contro 3 e la modalità torneo. Il nostro obiettivo è quello di includere gruppi di amici, garantendo una certa versatilità delle modalità di gioco.

  • Ti ringraziamo per la disponibilità ma prima di andare vorremmo sapere qualche aneddoto curioso sullo sviluppo del gioco in questione o sul vostro team in generale.

Da quando HackerField ha iniziato ufficialmente il proprio cammino, dato che io mi trovo in Inghilterra e la maggior parte del team in Italia, non ho mai visto dal vivo uno di loro. Quindi non ho idea di come siano fatti i miei soci e loro non hanno idea di come sia fatto io, perché non ci siamo visti causa Covid. Presto ci incontreremo e ovviamente faremo assolutamente un raduno con i fan che supportano il progetto e con le persone che vogliono avvicinarsi nel mondo dei videogiochi sulla Cyber Security.

Grazie per la vostra intervista, a presto.

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