Intervista a Federica Simonelli: doppiatrice, voce di Uta, Laura Kearney in The Quarry, Vantage, Neon, Jess

Informazioni sul gioco

Continua il nostro appuntamento fisso con i doppiatori. Ospite di oggi della nostra rubrica delle interviste è Federica Simonelli, doppiatrice professionista.

Il Nerd Show di Bologna e la Musa d’Oro

Da un anno a questa parte abbiamo avviato una collaborazione con VociAnimate.it, con cui condividiamo l’amore per il doppiaggio. L’11 febbraio siamo stati presenti al palco Omega al Nerd Show di Bologna dove si è svolto il terzo Premio La Musa d’Oro, curato dal direttore artistico James Garofalo e da Voci animate. Novità di quest’anno è stata la categoria videogiochi, curata da parte nostra in collaborazione proprio con Voci Animate.

Per la nostra redazione è stato un onore non solo presenziare all’evento, ma addirittura poter consegnare il premio riguardante la nostra categoria.

La Musa D’oro consiste nella premiazione ufficiale ai diversi professionisti del settore del doppiaggio. L’evento prevede la consegna dei premi ai doppiatori per le diverse categorie divise per settore: tra cinema, serie tv, serie di animazione e videogiochi.

In nomination nella nostra categoria appare proprio Federica Simonelli, per la sua interpretazione nei panni di Laura Kearney nel videogioco The Quarry, realizzato dalla Supermassive Games.

Inoltre, nella categoria videogiochi troviamo: Martina Felli nei panni di Aloy per Horizon Forbidden West, Joy Saltarelli in Martha is Dead, Mosè Singh, per aver prestato la voce ad Akito in Ghostwire: Tokyo, Francesco rizzi nel videogioco drammatico esclusiva Microsoft, ovvero As Dusk Falls e Pierluigi Astore in God of War: Ragnarok per aver prestato la voce al Dio della guerra greco, ossia Kratos.

Ad aggiudicarsi il prestigioso premio nella nostra categoria è stata Martina Felli per la sua interpretazione nei panni di Aloy in Horizon Forbidden West.

Chi è Federica Simonelli

Federica Simonelli doppiatrice

Federica Simonelli nasce a Milano nel 1990.

Fin da piccola si avvicina al mondo della recitazione per poi intraprendere stabilmente la carriera come doppiatrice.

Cosa ha doppiato

Federica Simonelli ha doppiato numerose pellicole cinematografiche. La ricordiamo nei panni di Emilija Baranac in Tutte le volte che ho scritto ti amo, P.S. Ti amo Ancora e Tua per Sempre, Lili Reinhart in I nostri Cuori Chimici.

Nelle serie animate ha prestato la voce ad Annabel Crème in Little Witch Academia, Shinobu Kocho in Demon Slayer, Narberal Gamma in Overlord e Nejire Hado in My Hero Academia. Ultimamente ha doppiato Uta, protagonista nel lungometraggio di One Piece Film: Red diretto da Gorō Taniguchi.

Nelle serie televisive negli ultimi mesi ha doppiato Charlie Murphy in Halo, Maude Hirst in Vikings, Sarah Pidgeon in The Wilds. Inoltre, è la voce di Genoveva nella soap opera Una Vita.

Per quanto concerne il mondo videoludico, ha prestato la voce a Laura Kearney in The Quarry, Jess in The Chant, Vantage in Apex Legends, Neon in Valorant e Zeri in League of Legends.

Federica Simonelli

Intervista a Federica Simonelli

  • Come ti sei avvicinata al mondo del doppiaggio?

Da bambina ho avuto la fortuna di partecipare a uno spettacolo del Piccolo Teatro, di conseguenza questo mi ha permesso di sperimentare la recitazione.

Ho studiato per tanti anni e ho provato tutte le tipologie di recitazione da quella teatrale a quella del doppiaggio. Tra le cose che ho sperimentato, quest’ultima è quella in cui mi sono trovata più a mio agio. Da questo presupposto ho deciso di provare la strada del doppiaggio poiché era quella che sentivo di poter percorrere con più sicurezza.

  •  Sappiamo che hai doppiato Laura, la protagonista di The Quarry, il teen horror della Supermassive Games. Cosa ricordi del doppiaggio di quel particolare titolo? Avete doppiato su un’onda sonora, come si usa fare solitamente nei videogiochi, oppure erano presenti delle cutscene di gioco?
    Laura The Quarry
    Laura Kearney, doppiata da Federica Simonelli, in The Quarry

Doppiare The Quarry è stata un’esperienza particolare. Abbiamo doppiato il titolo come qualunque altro videogioco, quindi su un’onda sonora, ma The Quarry è a tutti gli effetti un film interattivo. Sarebbe stato veramente bello poterlo doppiare sui video.

Avevamo delle clip a disposizione, infatti io per ogni scena a cui ci approcciavamo chiedevo di vederla per capire il contesto. Volevo capire cosa facesse il mio personaggio e cercare di memorizzare il più possibile la situazione e la sua espressività. Cercavo di assorbire ogni elemento anche perché poi alla fine si doveva incidere solo sulla voce. Lei era molto espressiva e questo mi ha aiutato molto.

Credo che, nonostante alcune difficoltà, abbiamo fatto un buon lavoro. È stato un personaggio che ho amato molto interpretare.

  • Hai mai giocato un videogioco che hai doppiato?

Devo fare coming out. Io non sono una videogiocatrice e non ho mai avuto una console.

Tuttavia, ho visto su YouTube il finale di The Quarry con le scelte corrette. Mi sono tolta il divertimento di far sopravvivere o morire uno dei miei compagni, ma volevo comprendere meglio la trama perché mi aveva incuriosito moltissimo.

  • Qual è stato il personaggio più difficile da doppiare, e a quale sei più affezionata?

Ultimamente il personaggio più difficile da doppiare è stata Violet di As We See It. Una serie su Prime Video che non è molto famosa, purtroppo. La serie racconta di tre ragazze nello spettro autistico. In particolare, il mio personaggio cerca di trovare un po’ il suo posto nel mondo e di ottenere una sua emancipazione. È stata difficile da doppiare poiché Violet è un personaggio estremamente motivo, che alterna momenti di rabbia e intensa tristezza a momenti di assoluta felicità. Inoltre, lei possiede un’ingenuità nel suo modo di porsi che è stata molto difficile da trasmettere, in quanto c’era il risco di farla sembrare sciocca. L’attrice originale è una ragazza bravissima e spero di averla seguita bene. Tra i più complicati aggiungo anche Emily di Emily in Paris, semplicemente perché non sta mai zitta e sembra quasi non respirare.

Violet As We See It

Per quanto riguarda il personaggio a cui sono più affezionata direi Sakura Kinomoto in Card Captor Sakura: Clear Card, la serie nuova. Da ragazzina amavo il manga e quindi l’idea di dare la voce a un prodotto che ti accompagna da tanti anni fa un certo effetto. È un personaggio a cui sono legata da prima che diventassi una doppiatrice, c’è una un aspetto emotivo che va al di là del lavoro. In maniera diversa ma che mi rimarrà sempre nel cuore è un personaggio di una soap opera, ovvero Genoveva di Una vita. Ho doppiato questo personaggio ogni settimana negli ultimi tre anni e ora che la serie è finita, mi sento persa.

  •  Ultimamente hai prestato la voce a Charlie Murphy, ovvero Makee nella serie tv di Halo. Che aneddoto puoi raccontarci su quel personaggio? Inoltre, come è stato doppiare una serie su uno dei franchise più importanti del panorama videoludico?
Makee Halo
Charlie Murphy nei panni di “Makee” nella serie televisiva Halo, doppiata da Federica Simonelli

Di Halo sapevo fosse un grosso brand videoludico e che appunto la serie trattasse questo famosissimo videogioco, però non sapevo nient’altro. Devo essere sincera, oltre alla storyline del mio personaggio, non ho ancora ben capito la trama. Tuttavia, sono stata molto contenta di aver fatto parte di questo grosso progetto, però non c’era una mia partecipazione da appassionata.

Un aneddoto che posso riportare è che Makee parla per metà stagione in lingua aliena. Ecco, nel primo anello in cui compare lei parla in lingua aliena e il direttore del doppiaggio mi dice: “Guarda, questo lo devi ripetere”. Vista la lingua incomprensibile ho chiesto se fosse possibile almeno ricevere una trascrizione. In realtà il direttore del doppiaggio stava scherzando, ho fatto la figura della cretina che crede a qualunque cosa però, meglio così, non voglio parlare in alieno.  Devo dire che è stato molto divertente.

  • Noi ti ringraziamo per la tua disponibilità, ma prima di andare vorremmo conoscere un curioso aneddoto sulla tua carriera.

La domanda sugli aneddoti non è la prima volta che mi viene posta, ma ammetto che è una domanda che mi manda costantemente in crisi.

Non credo di avere un aneddoto, mi sembra tutto molto ordinario nella mia vita, anche dal punto di vista lavorativo. Non ho registrato nessun momento particolare che potrebbe essere di interesse a chi sta leggendo questa intervista.

Vi saluto e grazie ancora.

Scusate se sono una persona noiosa e senza aneddoti, ma spero di avervi intrattenuto.  (NdR ironizza)

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