Vi avevamo parlato in precedenza di Lords of Exile, che avevamo provato in anteprima in occasione di un precedente Steam Next Fest.
Adesso il gioco è finalmente uscito su PC tutte le principali console e abbiamo messo mano al codice finale per poterne fare una recensione completa.
Indice
Lords of Exile recensione – introduzione
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, Lords of Exile è action platform 8-bit che rende omaggio ai platform classici a scorrimento 2D con grafica retro come Castlevania.
Da quest’ultimo prende sicuramente l’ispirazione prevalente: infatti, è chiaramente un mimic di Castlevania e Castlevania III: Dracula’s Curse, ovvero i primi giochi della serie che non avevano ancora sposato l’approccio con backtracking tipico dei metroidvania.
Con i contributi musicali dei leggendari compositori Yuzo Koshiro e Dominic Ninmark, insieme ai talentuosi Pentadrangle, la colonna sonora di Lords of Exile promette di essere un’esperienza uditiva indimenticabile.
Ma come sarà l’implementazione? L’omaggio ai classici riesce a proporre qualcosa di nuovo o è semplicemente un assaggio che ci induce a rispolverare quei vecchi giochi che ora sono divenuti mostri sacri?
Lords of Exile recensione – gameplay: come si gioca pad alla mano
Lords of Exile offre una tipica esperienza in stile Castlevania e giochi simili. Ambientazione gotica, arma da mischia che si comporta come una sciabola e permette attacchi verticali, alcuni dei quali chiaramente ispirati ai classici come Zelda II, e armi secondarie a consumo che troviamo strada facendo rompendo delle casse.
Le armi a consumo sono quelle classiche tipiche dei giochi dell’action platform di Konami: asce, coltelli, bombe e via dicendo, ognuna con la sua forza specifica e la sua utilità a seconda dello scenario e il tipo di nemici da affrontare.
Lungo la strada dovremo superare ben 8 livelli, ognuno costituito da più aree. Ogni volta che supereremo una stanza si attiverà il checkpoint e se si muore, fortunatamente si ricomincia dall’ultimo quadro.
Non ci sono vite, di conseguenza niente game over. Tuttavia, se si interrompe il gioco, va via la corrente o si interrompe per qualsiasi altro motivo dovremo ricominciare il livello da capo.
I salti tra le varie piattaforme presentano una certa difficoltà: devono essere ben calibrati, anche perché se si cade in burroni o pavimenti spinati si muore istantaneamente. Inoltre, spesso troveremo nemici ben posizionati proprio all’atterraggio su una piattaforma, pronti a farci ricadere giù.
I salti perlomeno possono essere ricalibrati in aria (infatti sono animazioni a 16-bit!) anche se, come detto sopra, non c’è molto spazio di manovra. In ogni caso, non è nulla di eccezionalmente difficile e dopo i primi due livelli si prende la mano.
Ci sono anche alcune sezioni dove si procede verticalmente e lateralmente arrampicandosi tra grate o rami di alberi, che danno una certa varietà al gameplay.
I nemici droppano talvolta monete d’oro che potremo utilizzare in alcuni santuari che fungono da negozio, nei quali potremo ripristinare vita, barra di spirito, comprare armi consumabili e altro.
In alcune zone, prevalentemente segrete, troveremo pure delle slot machine che ci permettono di giocare d’azzardo, ma ve lo sconsigliamo: non si vince quasi mai e la posta è sempre troppo alta: è facile dilapidare tutto il capitale in pochi tentativi.
Ogni livello presenta pattern differenti e anche i nemici cambiano, quindi c’è una certa varietà. In più, a ogni livello si sbloccano potenziamenti che ci fanno sia diventare più forti ma permettono di risolvere alcuni piccoli puzzle ambientali.
Potenziamenti, upgrade e abilità
Dopo ogni livello sbloccheremo un’abilità che è propedeutica alle traversate dei livelli successivi. In pratica, non c’è scelta: vanno usate. Per esempio, dopo il livello 3 sbloccheremo un doppio salto che ci permette di spingerci più in alto nelle piattaforme e fare salti più ampi.
Ci sono anche abilità che potenziano la forza della nostra spada e altre adibite alla difesa, e la maggior parte di esse sono passive.
Ci sono poi le Ombre, che sono in pratica dei fantasmi guardiano che si attivano non appena riempiremo completamente una barra di spirito. Lo spirito si riattiva col tempo e ci sono anche dei drop che ripristinano la barra.
Le Ombre possono essere usate sia per superare certe sezioni dei livelli, sia come arma di attacco.
Boss, miniboss, difficoltà e rigiocabilità
Ogni livello è presidiato da un boss, che troveremo alla sua fine. Scordatevi di sconfiggerli al primo tentativo. Non che siano irresistibili, ma occorre imparare i loro pattern di attacco, dove e come schivare i loro attacchi e capire i momenti unici in cui si può attaccare.
In sostanza, il button mashing non funzionerà in quanto i nostri danni saranno sempre trascurabili rispetto agli HP del boss. La morte quindi è propedeutica al miglioramento in battaglia, e visto che non ci sono vite si riprende subito dalla stanza del boss, non è nulla di così difficile.
Un giocatore abituato agli action-platform side scrolling 2D che abbia giocato un buon numero di giochi di Castlevania e simili avrà bisogno mediamente di 4-5 tentativi per buttare giù i boss più complessi.
In alcuni livelli ci saranno dei miniboss – più morbidi dei boss di fine livello – che se sconfitti ci daranno delle abilità accessorie, come nel quarto livello in cui otterremo il secondo spirito Ombra.
La difficoltà generale non è alta. Questo può essere considerato un bene da alcuni ma un male da altri. Chi ha esperienza del genere terminerà il gioco in qualche ora. Insomma, scordatevi la longevità di giochi come Contra, The Messenger, o dei Castlevania classici.
Fortunatamente, c’è una buona rigiocabilità. Una volta finito il gioco, infatti, sbloccheremo due modalità di gioco nuove e aggiuntive – Speedrunner e Boss Rursh Mode – che potremo affrontare con un personaggio aggiuntivo (Lyria) dotato di abilità uniche.
Queste due modalità offrono sicuramente un livello di sfida molto maggiore e sono perfette per i giocatori hardcore che vogliono qualcosa di più brutale. Infatti, il platino su PlayStation si ottiene solo completando la Boss Rush mode senza subire danni…provateci!!
Dedicandosi anche senza troppe pretese a queste due modalità da sbloccare, la longevità supererà sicuramente le 20-30 ore.
Lords of Exile: comparto tecnico, stile artistico e colonna sonora
Il gioco ha volutamente uno stile 8 bit, ma non per questo è semplice e banale, anzi! Il gioco brilla per la sua arte pixel artigianale a 8-bit e le sue animazioni veloci, offrendo un’autentica estetica retro.
La colonna sonora con mix tra SFX a 8-bit e tune a 16-bit è stata composta utilizzando anche il chip sonoro originale del SEGA Mega Drive, ed è composta da maestri del chiptune. Le melodie sono adatte al contesto e piacevoli, anche se non risultano memorabili come quelle dei compositori di Castlevania.
Lo stile artistico è gradevole, le animazioni sono molto ben fatte, tanto da essere state apprezzate dal lead artist di Blasphemous. Inoltre abbiamo un sapiente rendering dei fondali con l’uso del parallax scrolling.
Lords of Exile recensione – conclusione e voto
Lords of Exile è perfetto per chi ama i giochi di Castlevania e ne sente la mancanza. Misteriosamente, Konami ha deciso di abbandonare l’amato franchise e gli sviluppatori cresciuti con esso gli rendono omaggio con giochi come questo.
Tuttavia, l’esperienza offerta non risulta memorabile come le pietre miliari del genere. Un buon diversivo, ma la mancanza dell’originale continua a sentirsi forte.
La difficoltà è troppo morbida per i giocatori hardcore, e qualche meccanica di gioco è poco riuscita.
Per esempio, non ci è piaciuta la scomparsa dell’arma secondaria quando se ne prende una diversa. Avremmo gradito lo spawn per qualche secondo di quella sostituita in modo da ripensare alla scelta, meccanica utile quando si prende una nuova arma per sbaglio che risulta poco utile in quella sezione.
C’è stato anche qualche problema tecnico grave nella forma di crash irreparabile nella versione PS4 del gioco che ci è stata fornita, che ci ha fatto perdere tutti i progressi. Non è capitato solo una volta, ed è capitato persino durante una boss fight – immaginate la reazione….
Fatti questi appunti e considerando il prezzo budget di €14,99 su tutte le piattaforme (PC via Steam, Nintendo Switch, PS4, PS5, Xbox One, XBOX Series X/S), il gioco se la cava una sufficienza abbondante. Consigliamo il gioco agli amanti del genere, magari aspettando uno sconto. Tutti gli altri giocatori possono tranquillamente orientarsi su titoli più validi.
Concludendo con una nota triste, Castlevania – il videogioco non la serie TV – manca come l’aria…
Un omaggio ai giochi classici di Castlevania
La pixel art 8-bit affascina sempre
Armi secondarie non troppo riuscite
Difficoltà della modalità principale troppo morbida. Fortunatamente si sbloccano boss rush e speedrunner mode