Microsoft, ban degli emulatori su console Xbox

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AGGIORNAMENTO DEL’8 APRILE: Microsoft smentisce il coinvolgimento di Nintendo

Premesso che le possibili richieste di rimozioni derivanti da Nintendo erano indiscrezioni (e anche speculazioni) riportate da vari siti autorevoli di informazione internazionale, oggi IGN ha fatto chiarezza sulla questione contattando direttamente Microsoft.

In una dichiarazione rilasciata a IGN, Microsoft afferma che non è Nintendo ad aver fatto pressioni sulla rimozione degli emulatori dallo store Xbox.

Le informazioni che stanno circolando su Twitter non sono accurate“, si legge in una dichiarazione di Microsoft. “Le nostre azioni si basano su una politica di lunga data sui contenuti distribuiti sullo Store per garantire l’allineamento con le nostre politiche del Microsoft Store. Ai sensi del punto 10.13.10, i prodotti che emulano un sistema di gioco o una piattaforma di gioco non sono consentiti su nessuna famiglia di dispositivi“.

Detto questo, ci sono numerosi giochi disponibili attraverso gli emulatori che erano anche in vendita sullo store di Xbox o che non sono mai stati disponibili su Xbox, come i giochi per Wii e GameCube.

In particolare, l’emulazione su console Xbox è ancora possibile nella modalità sviluppatore della console, pagando una quota una tantum che costa 20 dollari.

NEWS ORIGINALE

Microsoft ha bannato gli emulatori su console Xbox. Una doccia fredda per chiunque usava la sua Xbox come macchina per retrogame, per emulare altri sistemi o vecchi sistemi.

Non molti sanno che su Xbox era perfettamente legale e possibile installare degli emulatori di altre console, scaricabili direttamente dallo store Xbox. L’unico requisito era pagare una quota una tantum per abilitare l’account di sviluppatore.

Microsoft ha però cambiato improvvisamente idea, e da oggi ha vietato l’uso degli emulatori sulle console Xbox Series X|S e Xbox One, anche se ci sono ancora modi per giocare ai vostri vecchi giochi preferiti sulla vostra console moderna. La notizia si è diffusa anche su Reddit e poi riportata da LinusTechTips.

Ban degli emulatori su Xbox: nessun comunicato da Microsoft

Oggi sono apparsi dei tweet di utenti che hanno scoperto che gli emulatori scaricati dal negozio Xbox non funzionavano più. Appariva semplicemente un messaggio di errore, che vedete riportato qui di seguito.

Invece di poter giocare a uno o due classici retrò, i giocatori sono stati accolti con un messaggio che affermava: “Il gioco o l’applicazione che stai cercando di avviare viola la politica del Microsoft Store e non è supportata“.

I fan dell’emulazione hanno subito un duro colpo oggi, poiché Microsoft ha vietato l’uso degli emulatori sulle console Xbox Series X|S e Xbox One, anche se ci sono ancora modi per giocare ai vostri vecchi giochi preferiti sulla vostra console moderna.

Sebbene non vi sia stato alcun annuncio formale del divieto sui canali social media di Xbox o sul blog Xbox Newswire per spiegare le motivazioni alla base del divieto, il team Q&A di Xbox ha risposto alle numerose richieste e report dell’app non funzionante.

Ban degli emulatori su Xbox, il colpevole sarebbe Nintendo?

Sempre secondo quanto riportato da LinusTechTips, il colpevole della rimozione degli emulatori sarebbe Nintendo:

Grazie per averci contattato in merito al recente divieto di emulatori sul negozio Xbox. Apprezziamo il vostro interesse e le vostre preoccupazioni.

Per rispondere alle sue domande, il motivo principale del divieto è legato a questioni legali con Nintendo. Sebbene l’emulazione in sé non sia illegale, può essere utilizzata per giocare a giochi di console ancora protetti da copyright senza autorizzazione, il che può creare problemi con Nintendo e le sue affiliate.

La questione dell’emulazione delle retroconsole è sempre delicata e sul filo del rasoio. Gli emulatori delle altre console sono perfettamente legali, dopo che un giudice statunitense ha stabilito un precedente rifiutando l’accusa di Sony nel 2000. Come dimostrano gli emulatori arrivati su Steam.

Ed è perfettamente legale farsi la propria copia di backup se si è regolarmente in possesso dell’originale. Quel che è vietato è scaricare rom di giochi non acquistati e ancor di più condividerli in rete.

La linea è sottile, ma è anche vero che l’emulazione e la pirateria molto spesso permette la preservazione di videogiochi e opere digitali che altrimenti sarebbero irreperibili o perduti per sempre.

Questo è proprio quanto accaduto con alcuni titoli esclusivi su eShop 3DS e Wii U, non più reperibili dopo la chiusura degli store, dato che adesso non è più possibile recuperarli nemmeno acquistandoli, oppure avreste dovuto acquistarli tutti come ha fatto uno youtuber.

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