NVIDIA sarebbe alla ricerca di partner per entrare nel mercato delle console portatili PC da cui è rimasta fuori

NVIDIA sarebbe alla ricerca di partner per entrare nel mercato delle console portatili PC da cui è rimasta fuori
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Con Steam Deck il mercato delle console portatili PC è letteralmente esploso e Nvidia è preoccupata perché ne sta rimanendo tagliata fuori.

Nvidia una volta aveva lo Shield Tablet che ha misteriosamente abbandonato, anche se vive dentro ogni Nintendo Switch: infatti la console Nintendo monta lo stesso SoC Tegra X1 del device gaming di Nvidia ormai non più in produzione da anni.

Dopo Valve, ASUS, OneXPlayer, AYANEO, e altri produttori hanno realizzato le loro proposte e il risultato è che tutte quante montano CPU AMD o Intel. Nvidia è rimasta tagliata fuori da questo mercato e inizia a preoccuparsi di stare perdendo un treno.

Nvidia fornisce i chip a Nintendo per Switch e si vocifera che il sodalizio continuerà per Switch 2, ma AMD fornisce i chip per PS4, PS5 e Xbox Series X/S e One, e a una pletora di console portatili PC Windows, oltre che a Steam Deck.

NVIDIA sarebbe al lavoro su una sua nuova console portatile per competere nel mercato in cui è rimasta assente

Il mercato in forte espansione delle portatili PC da gaming appartiene in gran parte ad AMD in questo momento, salvo qualche eccezione per Intel come per OneXplayer X1 e MSI Claw.

Tuttavia, le cose potrebbero presto cambiare: sembra infatti che Nvidia si stia attrezzando per garantire che i suoi chip alimentino i palmari di nuova generazione, ma ci sono alcuni ostacoli da considerare prima che un dispositivo del genere possa essere realizzato.

Secondo Moore’s Law Is Dead, Nvidia riconosce che è giunto il momento di cambiare la narrazione attuale. Lo YouTuber ha dichiarato che: “Nvidia non è contenta del fatto che AMD abbia un Steam Deck di successo“, e si parla addirittura di una nuova PlayStation portatile alimentata da AMD.

Qui sotto potete visionare il video dove se ne parla.

NVIDIA tagliata fuori dalle console portatili, ma il problema è l’incapacità di produrre in casa una CPU

Il problema principale di Nvidia per l’entrata in questo mercato è che non è in grado di realizzare da sola le CPU.

Le console portatili sono infatti spinte da APU, dei SoC x86 che contengono sia CPU che GPU e sono compatibili con Windows 10 e Windows 11.

Nvidia nel suo Tegra ha dei core ARM, che però non funzionerebbero con Windows e con tutti i videogiochi sul sistema operativo MS. Per questo motivo, Nvidia deve necessariamente affidarsi a un partner, che non sarà mai AMD.

Nvidia è preoccupata di aver perso un treno e mi è stato detto direttamente che sta cercando di lavorare con qualcuno su un dispositivo di gioco portatile di qualità superiore“.

L’identità di questo partner non è nota al momento, ma è possibile che Asus, ad esempio, possa lanciare un nuovo ROG Ally con una GPU GeForce insieme al già preannunciato ROG Ally 2.

In questo video qui sotto del Digital Foundry, si parla del chip mobile gaming di Nvidia che potrrebbe alimentare Switch 2:

Per farlo, tuttavia, Nvidia avrebbe bisogno di un partner che fornisca un processore, in quanto l’azienda non ha una licenza per la produzione di CPU x86, a differenza di AMD e Intel. Verosimilmente Nvidia si affiderà a Intel, ma questo farà innalzare i costi.

Sarebbe decisamente interessante avere una console portatile con GPU RTX che possa offrire tecnologie come DLSS 3, Path Tracing e Nvidia Reflex per un’esperienza gaming in ray tracing superiore, alti frame-rate e latenze ridotte.

Staremo a vedere cosa verrà fuori nelle prossime settimane, quindi stay tuned! Nel frattempo potete provare il nuovo modello GeForce Now Free con pubblicità che offre attese notevolmente ridotte.

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