Payday 3 è l’attesissimo sequel sviluppato da Overkill Software e Starbreeze Studios. In occasione della Closed Beta, disponibile dal 2 al 7 agosto, abbiamo potuto avere un assaggio di ciò che sarà questo sparatutto inedito.
Se da un lato sono presenti le stesse meccaniche dei titoli precedenti, dall’altro troviamo un gameplay rinnovato e ricco di miglioramenti. Non mancano però alcuni punti deboli che possono essere facilmente risolti con il supporto post-lancio.
Ecco quindi quali sono le nostre prime impressioni; vi ricordiamo che il gioco uscirà ufficialmente il 21 settembre su PC, PS5 e Xbox Series X/S.
Indice
Payday 3, il provato della Closed Beta: su le maschere!
Payday 3 ci accoglie con un’interfaccia chiara e facilmente comprensibile, con una lobby che permette di scegliere il proprio loadout e di fare una pre-selezione degli oggetti da portare con sé (medikit, munizioni ecc). Si tratta di un gioco in cui la collaborazione è il punto focale per eccellenza, quindi dovrete necessariamente giocare con amici o con sconosciuti, tramite il sistema di matchmaking.
Sebbene giocare in compagnia di persone conosciute sia molto più divertente ed efficace dal punto di vista strategico, abbiamo trascorso diverse ore in compagnia di totali sconosciuti e non abbiamo mai avuto particolari problemi. La nostra esperienza si è rivelata piacevole, sebbene a tratti caotica, e l’utilizzo dei ping funge da ottimo strumento di comunicazione, anche nei momenti più concitati.
La rapina avviene in una piccola banca, non troppo frequentata ma ricca di sistemi di sicurezza, guardie e possibili pericoli. Una voce esterna vi suggerirà cosa fare, quindi prima di iniziare il colpo a tutti gli effetti dovrete aprire cancelli, disabilitare allarmi e adottare un approccio stealth.
Una volta fatto ciò, potrete indossare le maschere e dare inizio alla festa!
L’IA non è sempre convincente
Abbiamo preferito optare per il livello di difficoltà Normale, ma per un’esperienza ancora più adrenalinica e realistica vi suggeriamo di osare di più. In questo modo il numero di poliziotti aumenterà drasticamente, così come il colpo in sé diventerà molto più complicato e ricco di ostacoli.
Abbiamo notato, tuttavia, una certa mancanza di reattività da parte dell’IA. In alcuni momenti siamo passati letteralmente al loro fianco senza essere minimamente notati, cosa non proprio realistica. In altri momenti ci siamo trovati di fronte a guardie con una velocità di risposta molto lenta, ma trattandosi di una Closed Beta ci limiteremo a raccontarvi la nostra esperienza senza giudizi affrettati.
L’assalto a orde resta uno dei punti focali del gioco ed è un’ottima fonte di adrenalina. Dai semplici poliziotti ai nemici più potenti (alcuni anche troppo), abbiamo dovuto coprire i nostri alleati mentre cercavano di scoprire il codice d’accesso al vault. Più si avanza, più la situazione degenera nel caos più totale ed è necessario adottare le giuste strategie.
Sappiate che è possibile evitare che qualcuno lanci l’allarme, quindi potrete scongiurare (almeno in parte) gli assalti frenetici ed eseguire il perfetto colpaccio. A tal proposito sarà essenziale tenere d’occhio gli ostaggi, disattivare le telecamere ed eventualmente attaccare dei piccoli dispositivi alla schiena delle guardie per monitorarle.
Piccoli enigmi
Dal trovare la combinazione di una cassaforte a una serratura da sbloccare, Payday 3 offre alcuni piccoli minigiochi che permettono di aumentare l’adrenalina e il coinvolgimento. Alcuni sono più semplici di altri, come nel caso della forzatura della serratura: dovrete semplicemente cliccare un tasto al momento giusto.
In altri casi, come per aprire la cassaforte nell’ufficio del manager o abbassare l’interruttore giusto per l’apertura del cancello, potrebbe essere necessario spremere le meningi. Si tratta però di ottimi modi per stimolare il giocatore e non provare monotonia. Chiaramente il gioco completo prevede mappe diverse ed enigmi altrettanto differenti, quindi la Closed Beta ci offre un semplice assaggio di ciò che scopriremo realmente.
Payday 3 si distingue dai titoli precedenti
Payday 3 propone un gameplay decisamente rinnovato e migliorato. Se negli altri titoli la componente stealth era quasi inesistente, o almeno quasi impossibile, stavolta è possibile sgattaiolare da una stanza all’altra e collaborare in totale silenzio. In questo caso diminuiscono anche gli assalti ad orde che, sebbene siano divertenti, erano quasi onnipresenti e il tutto rischiava di sfociare in caos fin dall’inizio.
La reattività dell’IA andrebbe però migliorata, dato che alcune azioni erano un po’ troppo semplificate e poco realistiche. Si tratta comunque di piccole sbavature facilmente risolvibili, su cui non ci vogliamo soffermare troppo. Attenderemo la versione completa del gioco per dirvi cosa ne pensiamo ufficialmente.
Per ora le premesse ci sembrano ottime, dato che Payday 3 è riuscito a intrattenerci per diverse ore senza annoiarci. Che si giochi in compagnia di amici o di sconosciuti, è comunque possibile godere appieno dell’esperienza di gioco e riuscire nel colpaccio senza troppe difficoltà.
Ovviamente ci sarà sempre qualcuno più propenso a finire in caciara, rispetto a un amante delle classiche dinamiche stealth, ma nel complesso la partita è quasi sempre divertente e mai frustrante.
E lo shooting?
Sparare ai nemici è davvero divertente, con un ottimo sistema di shooting in grado di donare un’esperienza fluida e adrenalinica. Come dicevamo prima, successivamente sarà possibile scegliere il proprio loadout, ma si parte generalmente da pistola e fucile con le consuete granate annesse.
L’animazione di quest’ultime andrebbe rivista, dato che a nostro parere si è rivelata poco realistica. Scegliere se sparare o risparmiare gli ostaggi spetterà a voi, così come potrete negoziare con la polizia nella speranza di evitare una strage. Quest’ultima sarà spesso inevitabile, però.
Non è davvero finita
Quando credete di avercela fatta e avete con voi i borsoni ricchi di refurtiva, sarà in quel momento che inizierà il caos più totale. La fuga vera e propria dà il via a una parte ancora più frenetica del gioco, dato che nel peggiore dei casi avrete guardie, poliziotti e nemici spietati pronti a trivellarvi di colpi.
Proprio per questo motivo dovrete coprirvi le spalle a vicenda, portare con voi i borsoni nel vicoletto in cui è parcheggiato il furgone e caricare ogni singola refurtiva nel retro. Spetterà a voi scegliere se scappare immediatamente, portando con voi solo una parte di bottino per evitare di essere uccisi, o se mettere alla prova le vostre abilità.
Payday 3: conclusioni
Payday 3 ci mostra una versione rinnovata del suo gameplay. Alcune dinamiche che si erano rivelate frustranti sono state limate e migliorate per garantire un’esperienza ancora più varia e gratificante. Discorso diverso per la reattività dell’IA, talvolta poco realistica, e delle animazioni (in particolare delle granate).
Per il resto, il gioco ha delle ottime premesse e può intrattenere per innumerevoli ore senza alcuna difficoltà, grazie anche al comparto musicale suggestivo e perfetto per l’atmosfera. Continuate a seguirci su Videogiochitalia per leggere la nostra recensione completa.