Aumentano gli investimenti dell’Arabia Saudita in EA

L’Arabia Saudita ha deciso di aumentare i propri investimenti in EA tramite le quote della società in possesso del Public Investment Fund (Fondo di Investimento Pubblico) saudita.

Questo nuovo corso degli investimenti dell’Arabia Saudita in EA è chiarissimo se guardiamo i dati di questo inizio 2023, dunque fino al termine dell’anno fiscale 2022 (31 marzo).
Se fino al terzo quarto dell’anno fiscale le quote di Electronic Arts in mano al Public Investment Fund erano 16,01 milioni, attualmente possiede 24,81 milioni di azioni. Ciò significa che abbiamo avuto un incremento del 55%.

Con più di 274 milioni di azioni, le quote in mano al fondo dell’Arabia Saudita ammontano dunque a circa il 9% della multinazionale di FIFA.

Gli altri investimenti dell’Arabia Saudita

Oltre a EA, nel corso del tempo il fondo pubblico dell’Arabia Saudita ha portato investimenti in molte altre società del mondo del gaming.
Fra queste abbiamo Activision Blizzard (di cui leggiamo in questo periodo le vicissitudini connesse all’acquisizione da parte di Microsoft) e Take-Two Interactive.

Ma queste sono solo alcune aziende che hanno visto fluire il denaro saudita nelle loro casse. Infatti all’appello dobbiamo aggiungere le asiatiche Nintendo, Capcom e Nexon.

A queste quote di mercato direttamente in mano al Public Investment Fund dobbiamo aggiungere il fatto che Savvy Games Group (sussidiaria proprio del fondo saudita) abbia recentemente acquisito 1 miliardo di quote di Embracer Group, senza contare che Mohammed bin Salman (principe a capo del paese) possiede il 96% della multinazionale giapponese SNK.

Le controversie per gli investimenti

Tutta questa serie di investimenti dell’Arabia Saudita in EA, così come nelle molte altre aziende che abbiamo citato, ha avuto ovviamente delle ripercussioni di immagine ai danni delle aziende citate.
In primis già dal nome associato al paese, ovvero il principe Mohammed bin Salman, sia per alcune sue dichiarazioni passate, sia per alcune scelte di governo così come alcuni eventi tragici a cui è stato associato il suo nome, come l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.

Più in generale, l’opinione pubblica di tutto il pianeta ha avuto in più occasioni rimostranze nei confronti dello stato della penisola araba. Questo, per esempio ma non soltanto, per la situazione dei diritti delle donne e dei diritti civili. Basti ricordare che in Arabia Saudita l’omosessualità è punibile perfino con la pena di morte.

FONTE: GameIndustry.biz