Quest’oggi vi proponiamo la recensione del POCO X5 5g. Si tratta di uno smartphone non recentissimo, presentato lo scorso inverno. Ma come mai lo stiamo testando solo ora? Ve lo spieghiamo subito.
Indice
POCO X5 5g recensione – introduzione
Pur essendo uno smartphone uscito da un po’, è dotato di feature ottime per la fascia di appartenenza, e grazie al calo di prezzo e il fatto che si trovi spesso in sconto, abbiamo deciso di farci mandare un sample dal produttore per dargli un’occhiata.
Riteniamo che oggi sia un ottimo candidato per chi cerca uno smartphone gaming a basso costo.
Quello che ci ha subito colpito del POCO X5 5G è l’ampio display (quasi senza cornici) ma il peso estremamente contenuto. Si tratta di uno smartphone nella fascia dei 200 euro, disponibile in diverse varianti di RAM e archiviazione.
Il SoC e il sampling rate da 240 Hz permettono anche discrete capacità nel gaming, senza però andare a pesare molto sulla batteria. Questa è molto capiente e grazie al processore estremamente efficiente di Qualcomm (seppur non di ultima generazione) le sessioni gaming o la visione di media non impattano molto sull’autonomia.
Ma procediamo con ordine, a cominciare da scheda tecnica e uno sguardo al design.
POCO X5 5g – scheda tecnica, specifiche hardware, caratteristiche, schermo e design
- Schermo: AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ e 120Hz. Luminosità 1.200 nit e proiezione Gorilla Glass 3.
- Processore: Qualcomm Snapdragon 695
- RAM: 6 o 8 GB
- Storage: 128 o 256 gigabyte espandibili
- Batteria: 5.000 mAh con ricarica rapida da 33 W
- Fotocamera posteriore: 48 + 8 + 2 MP
- Fotocamera frontale: 13 megapixel
- Connettività: 5G; Wi-Fi Dual Band; NFC; Bluetooth 5.1; USB di tipo C; presa per le cuffie
- Altro: emettitore di infrarossi e lettore di impronte digitali sul lato
- Dimensioni: 165,88 x 76,21 x 7,98 mm
- Peso: 189 grammi
- Sistema operativo: Android 12 con MIUI 14 per POCO
Come potete vedere dalla scheda tecnica, si tratta di uno smartphone equilibrato per la fascia dei 200 euro. Il punto forte è sicuramente il display, molto luminoso all’aperto, Full HD+ con refresh massimo di 120 Hz e 240 Hz di sampling rate con touch ad alta risoluzione (10800×24000), ottime feature per giocare.
La RAM è più che sufficiente, specialmente nella variante da 8GB, ma non è tra le più veloci, così come lo storage, che è limitato a UFS 2.2.
Il SoC Qualcomm Snapdragon 695 riesce a fare tutto con rapidità e non ci sono intoppi nelle attività quotidiane e nel multitasking. Non scalda molto e non consuma granché, ma nei giochi più pesanti non potremo spingerci molto in alto con dettagli e frame-rate.
In ogni caso è un ottimo performer gaming nella fascia dei 200 euro, ancora meglio se riuscite a trovare il telefono a meno.
Punto debole è sicuramente la fotocamera, che è la stessa di smartphone di fascia inferiore.
Prendendo il telefono in mano ci si accorge di quanto sia curato il design nonostante parliamo di materiali consoni a un device da 200 euro. Quindi abbiamo la scocca in policarbonato e una protezione Gorilla Glass 3.
Generose le dimensioni, ma lo spessore è contenuto a soli 7,98 mm e praticamente è tutto schermo, grazie al display da 6,67″ che ha pure un ottima luminosità ed è AMOLED, ma non supporta l’HDR purtroppo.
In ogni caso, il peso è abbastanza contenuto a fronte delle generose dimensioni, e con soli 189 g e una buona grandezza, si tiene bene in mano soprattutto quando si gioca o si guardano multimedia con impugnatura orizzontale.
Peccato per la presenza di un solo altoparlante, peraltro di buona fattura per la fascia.
POCO X5 5g – Fotocamera e video
Come abbiamo affermato in apertura, il POCO X5 5G è un ottimo performer all-around ma la fotocamera è dove cede qualcosa, inevitabilmente. Altrimenti sarebbe di fascia superiore.
Il sistema tripla fotocamera AI Ultra HD da 48 MP con un’eccezionale ottimizzazione dei colori e delle immagini gestisce facilmente diversi scenari per riprodurre fedelmente la realtà in ogni scatto.
Il set di fotocamere posteriore è trivalente. La principale da 48 megapixel ƒ/1.8, la secondaria grandangolare da 8 megapixel ƒ/2.2 e la macro da 2 megapixel ƒ/2.4 per la . In condizioni semplici e di buona luminosità di comporta bene: gli scatti sono rapidi e la messa a fuoco è precisa.
Di seguito qualche scatto dimostrativo:
In condizioni di scarsa luminosità il sensore incontra qualche difficoltà ma si comporta abbastanza bene per la fascia. Il software è ben dotato di feature per il miglioramento dell’immagine e viene in aiuto ma non riesce a fare miracoli.
I video FullHD della fotocamera principale sono decisamente poco entusiasmanti. Avremmo potuto ignorare la mancanza del 4K o dei 60 fotogrammi al secondo senza grossi problemi, ma purtroppo la qualità dei video non è niente di entusiasmante.
Lo stesso vale per i selfie scattati con la fotocamera frontale da 13 megapixel ƒ/2,5.
Non ci siamo invece coi video, che sono limitati a 1080p e 30fps con una scarsa stabilizzazione.
POCO X5 5G – performance, benchmark e gaming
Il gaming è un aspetto in cui il POCO X5 è abbastanza attrezzato – sempre considerando la fascia di mercato. Lo dimostrano l’alto refresh del display, il sampling rate da 240 Hz touch ad alta risoluzione (10800×24000).
Se il SoC vi preoccupa per le sue prestazioni, possiamo comprendervi, ma si tratta di un system on chip che anche se non brilla per performance CPU, è dotato di una buona GPU.
Il Qualcomm Snapdragon 695 5G (SD695) è il SoC che era di fascia media quando è uscito, ma con i nuovi processori ora è considerato medio-bassa. Dispone di 8 core Kryo 660 (64 bit) suddivisi in due gruppi di unità.
Un gruppo veloce di due core con frequenza fino a 2,2 GHz basato sul design ARM Cortex-A78. E un cluster per l’efficienza del risparmio energetico con un massimo di 1,7 GHz basato su core ARM Cortex-A55 molto più piccoli. Entrambi i cluster possono essere utilizzati insieme.
Oltre agli 8 core della CPU, il SoC integra una GpuAdreno 619. L’Adreno 619 di Qualcomm era una scheda grafica mobile per smartphone e tablet di fascia media quando è uscita, ma ora è considerata di classe 5, ovvero di fascia medio-bassa.
Le prestazioni sono migliorate del 60% rispetto alla scheda grafica precedente, l’Adreno 612.
Questo sulla carta. Ma come si comporta nel mondo reale? Essendo un SoC a basso consumo non ci aspettiamo che il calore e il sistema di raffreddamento siano dei limiti per le performance, ma comunque POCO dota sempre i suoi smartphone di ottimi sistemi di dissipazione a più livelli.
Abbiamo quindi eseguito diversi benchmark, partendo dai sintetici per valutare le prestazioni e confrontarle a quelle dei concorrenti.
Abbiamo iniziato da Geekbench 6,un ottimo benchmark per valutare le capacità del processore in single-core e multi-core. Ecco i risultati.
Dopodiché siamo passati a PCMark Mobile, che simula uno scenario di utilizzo quotidiano dello smartphone nei vari task di tutti i giorni.
PCMark valuta anche la velocità della memoria di storage con un benchmark a parte, e qui sotto potete vedere i risultati. Non ci aspettavamo velocità di lettura/scrittura eclatanti essendo memorie UFS 2.2, ma sono comunque buone in rapporto alla qualità del sensore. Foto e video si caricano in galleria senza rallentamenti.
Qualche attesa di troppo invece si ha nel caricamento di giochi particolarmente pesanti come Genshin Impact e Diablo Immortal.
Infine, AnTuTu, il re dei benchmark grafici, un ottimo modo per valutare le prestazioni gaming degli smartphone.
Qui abbiamo ottenuto un punteggio di poco più 284.00 punti, non male per uno smartphone da 200 euro, ma considerate che il massimo ad oggi è di 1,5 milioni di punti raggiunti dal RedMagic 8s Pro, dotato di SoC Snapdragon 8+ Gen 2,un SoC che esiste ma non ufficialmente a quanto pare.
Abbiamo poi testato diversi giochi tra i più giocati del momento come Cod Mobile, Genshin Impact e Diablo Immortal, e Honkai Star Rail.
Quando si avviano questi giochi, lo smartphone esegue una configurazione automatica per garantire il massimo frame-rate con le migliori impostazioni in maniera bilanciata.
Questo significa doversi spesso accontentare dei 30fps in giochi open world o di dettagli bassi negli FPS. Ovviamente è possibile in molti casi regolare le impostazioni e spingersi oltre e anche se il telefono regge, si finisce per avere prestazioni inconsistenti e consumare più velocemente la batteria.
In Genshin Impact, il configuratore ha impostato i dettagli medi e il frame-rate bloccato a 30fps, che però calava nella sfera dei 20fps nelle situazioni di combattimento più concitate e nelle scene densi di effetti.
In ogni caso, le prestazioni generali sono buone in ogni titolo e non c’è gioco che non giri. Tuttavia, i più pesanti faticheranno a superare i 30fps, quindi scordatevi di sincronizzare il refresh massimo di 120 Hz al frame-rate. Cosa invece possibilissima per i giochi 2D e i meno recenti.
Detto ciò, siamo di fronte a un ottimo performer in gaming, sicuramente più del Redmi Note 12 5G che abbiamo testato lo scorso inverno.
POCO X5 5G – audio, rete e batteria
Per quanto riguarda il comparto audio, abbiamo a bordo un solo altoparlante, quindi niente audio stereo nei giochi e nelle serie TV. L’audio è comunque di buon volume e non distorce nemmeno al massimo.
Da questo punto di vista è particolarmente gradita la presenza del jack 3.5 mm per cuffie analogiche, sempre più una rarità di questi tempi.
Essendo un SoC Qualcomm abbiamo anche il protocollo aptX integrato, ed è supportato l’ultimo standard: ovvero aptX Adaptive, che permette di utilizzare cuffie e auricolari wireless con un’ ottima resa sonora fino con campionamento a 24-bit e latenze contenute compatibili con il gaming e con il lipsync in film, serie TV e multimedia.
Per quanto riguarda la rete e la connettività, il SoC integra un modulo di rete X51 5G (fino a 2,5 Gbit in download, senza mmWave) che quindi in linea teorica è in grado di sfruttare appieno le connessioni di rete più veloci. Noi con Fastweb a Palermo, come vedete dallo screen abbiamo ottenuto poco più di 350 mbit/s in download, ma è chiaro che il collo di bottiglia è il provider e non lo smartphone.
Per le connessioni WiFi abbiamo un modem 802.11ac (Wi-Fi 5, 8×8 sounding, Dual Band, 2×2) – niente WiFi6 – che però non dovrebbe avere problemi a sfruttare appieno una gigabit. Il Bluetooth è alla versione 5.2, mentre il modulo satellitare supporta GPS, QZSS, GLONASS, SBAS, Beidou e Galileo.
La batteria, come dicevamo in apertura, è uno dei punti forti dello smartphone. Con 5000 MAh, un SoC frugale e uno schermo AMOLED seppur di generose dimensioni, si ottiene un’autonomia eccezionale, soprattutto se non impostate la luminosità al massimo.
Si possono raggiungere tranquillamente due giornate con un utilizzo normale, mentre potete aspettarvi di guardare diverse puntate di serie TV in sequenza lontani dalla presa: il binge watching è assicurato.
In gaming abbiamo giocato diverse ore consecutive senza perdere più della metà della carica, ma questo dipende anche dalla pesantezza del gioco. Peccato per la ricarica, che a 33W ci mette un po’ a ricaricare al 100%: ormai siamo abituati a 65w e 120W o anche oltre.
POCO X5 5G – conclusioni e voto
Il POCO X5 5G attualmente costa €229 in versione 6/128Gb e €279 in versione 8/256GB. A nostro avviso gli 8GB non servono granché su un telefono simile ma lo storage aggiuntivo potrebbe essere molto utile. Tuttavia, il prezzo sale parecchio per la versione top.
Consigliamo pertanto di optare per la versione 6/128GB che vi costerà poco più di 200 euro e vi permette un’ottima esperienza gaming, grazie anche al software di POCO, notoriamente votato a questo ambito.
Tuttavia, questa è una fascia di prezzo molto agguerrita, dove escono sempre nuovi modelli e quelli più costosi dell’anno in corso subiscono tagli di prezzo importante. Quindi la scelta è da valutare attentamente settimana dopo settimana in base alle offerte. I suoi più acerrimi rivali sono indubbiamente Redmi Note 12 Pro, Motorola G73, ma anche Honor 90 Lite.
In ogni caso, è un ottimo smartphone che ci ha soddisfatti. Vale ogni euro che costa e non vi farà rimpiangere device più costosi, salvo per le foto ed i video.
Ottimo display: grande, luminoso, AMOLED e a 120 Hz
Funzionalità per il gaming: sampling rate di 240 Hz ad alta frequenza, dissipazione termica e software ad-hoc
batteria immensa e SoC a basso consumo ma performante per la fascia
Il comparto fotografico è l'anello debole
Ricarica rapida solo a 33W