Recensione Redmi Note 12 5G: prestazioni all-around sotto i €300

Recensione Redmi Note 12 5G
Informazioni sul gioco

Quest’oggi vi proponiamo la recensione di uno smartphone appena lanciato, il Redmi Note 12 5G. Si tratta di un prodotto di fascia medio-bassa, disponibile in diversi tagli di memoria/storage e colorazioni.

Xiaomi ha recentemente presentato e lanciato la nuova linea Redmi Note 12 Series, composta da tanti smartphone per tutte le fasce di prezzo. Si parte dal top di gamma Redmi Note 12 Pro+ 5G che condivide gran parte delle novità del cugino 12T Pro come il sensore da 200 Mp, spinto dal nuovissimo processore Mediatek Snapdragon Dimensity 1080, fino ad arrivare al Redmi Note 12 (4G).

Ognuno di questi telefoni monta hardware diverso e ha caratteristiche differenti. Xiaomi ci ha inviato un sample del Redmi Note 12 5G, che monta l’inedito SoC  Snapdragon 4 Gen 1, che promette ottime prestazioni consumando pochissima corrente (e quindi generando anche meno calore).

Eravamo quindi impazienti di testare questo nuovo System on Chip, che testiamo per la prima volta in assoluto in uno smartphone, soprattutto per vedere come se la cava nel nostro ambito di competenza, ovvero il gaming.

Recensione Redmi Note 12 5G
La colorazione Forest Green assume diverse sfumature in base alla luce che colpisce il telaio. Un effetto splendido.

Ma gli smartphone ormai sono un elemento indispensabile nella nostra vita, che stanno sostituendo i computer per numerosissime funzioni.
Quindi è giusto anche testare ogni ambito e frangente di utilizzo, dalla fotocamera, al web browsing, passando per la visione di multimedia e l’ascolto di musica in streaming. Logicamente, però, soffermandoci più a lungo sul gaming.

NB: Prima di cominciare, specifichiamo che in Italia è disponibile la sola variante da 4/128GB a €279 (sconto early bird), mentre Xiaomi ci ha inviato la versione top da 8/256GB che ha sicuramente prestazioni maggiori e un valore più alto, ma anche un costo maggiore. Ma non sappiamo se e quando questa variante sarà resa disponibile nel nostro Paese.

Recensione Redmi Note 12 5G – design, display ed ergonomia

Il Redmi Note 12 5G è disponibile in tre diverse colorazioni; quella verde (Forest Green) del nostro sample è molto gradevole e aiuterà a distinguervi dai soliti telefono blu/grigi. Se colpito direttamente dalla luce, assume diverse sfumature di colore, un effetto che ci è piaciuto molto.

Gli angoli sono smussati ed aiutano nella maneggevolezza di un device grande (ma non enorme) per via dello schermo da 6,67“. Sul fianco destro troviamo il classico layout di tasti Redmi, sul lato sinistro il carrellino che ospita due sim o una sim e una microSD.

Il modulo fotocamera posteriore a tre lenti è sporgente, ma con la custodia in TPU trasparente che troviamo in dotazione si uniforma lo spessore preservando il vetro di protezione delle lenti. La fascia bassa del device si vede da particolari come la presenza di un solo altoparlante, posto sul fondo accanto allo slot USB-C. Gradita è invece la presenza del jack 3,5 mm per le cuffie cablate.

Manca invece un LED per le notifiche, anche se bisogna dire che lo troviamo sempre meno frequentemente sui device moderni ed è più un retaggio del passato. Anche perché, parliamoci chiaro…siamo costantemente bombardati di notifiche tra app social, messaggistica, email e quant’altro.

Display

  • 6.67″ AMOLED DotDisplay
  • Materiale: E2 Pro
  • Refresh rate: fino a 120Hz
  • Touch sampling rate: 240Hz
  • Luminosità: 450 nits (tipicap), HBM 700 nits, 1200 nits (picco)
  • Contrast ratio: 4,500,000:1
  • HDR: NO (8-bit)
  • Copertura spettri: DCI- P3 wide color gamut
  • Risolzione: 2400 x 1080
  • PPI: 395
  • Caratteristiche: Sunlight display Reading mode

Le caratteristiche del display non sono niente male. Bene l‘Amoled DotDisplay e il refresh 120 Hz, che abbinato a un sampling touch rate di 240 Hz dovrebbero sulla carta permettere un’esperienza gaming gratificante.

Il contrasto e la luminosità sono buoni, i colori vividi ed equilibrati, ma si perde un po’ di “punch” con le app di streaming e i contenuti HDR per la mancanza del supporto all’high dynamic range. Anche se in questa fascia di prezzo non lo si può certo pretendere.

Il telefono si vede bene anche all’aperto, anche sotto la luce diretta del sole in questa primavera siciliana, in cui i raggi iniziano a battere forte. Questo grazie a una luminosità di picco molto alta (1200 nits) e un SoC che non scalda per niente, per cui il riscaldamento dello schermo a piena luminosità non diventa mai un problema.

SoC, specifiche hardware, storage e prestazioni

Le specifiche sono da medio di gamma. Il SoC che spinge il dispositivo è lo Snapdragon 4 Gen 1, di nuova produzione.  La sua configurazione è octa-core (2 core performance Cortex a78 + 6 core efficienti Cortex A55),  con i core performance fino a 2.0GHz, mentre la GPU è la Adreno 619 @700 MHz.

Questa GPU era  inclusa anche nei SoC Qualcomm Snapdragon 750G e si basa sull’architettura Adreno 600 (come la Adreno 630, che dovrebbe essere pienamente compatibile a livello software). Le prestazioni sono migliori del 60% rispetto alla scheda grafica Adreno 612. Il processo produttivo del SoC è a 6nm.

Lo Snapdragon 4 Gen 1 ci ha sorpreso per prestazioni, reattività e bassi consumi, che si traducono anche in poco calore generato sotto stress. Gli 8 GB di RAM LPDDR4X di cui è dotato il nostro sample (estendibili fino 13 GB) permettono un buon multitasking senza lag e senza attese o perdita di dati perché le app non si chiudono per saturazione RAM.

Lo stesso però sicuramente non potrà dirsi per il modello da 4 GB, l’unico disponibile al momento in Italia. Lo storage è invece composto da 256 GB  UFS2.2.

Chiariamo però che si tratta di un SoC di fascia medio-bassa, quindi non potete certo aspettarvi una fluidità pari a quella degli Snapdragon 8 Gen 1 o 2 e Snapdragon Gen 7.

Benchmark Sintetici

Abbiamo lanciato dei benchmark sintetici per valutare le prestazioni generali del sistema e ottenere punteggi indicizzati, immediatamente comparabili con quelli di altri smartphone.

In PCMark 8 abbiamo due test differenti: Work 3.0 che simula l’utilizzo tipico di uno smartphone e Storage 2.0 che valuta la velocità della memoria di archiviazione. Nel primo abbiamo ottenuto un punteggio di 6859, mentre in Storage 2.0 di 15234.  Qui sotto trovate un paio di screen dei punteggi in dettaglio.

Si tratta di punteggi inferiori rispetto a quelli ottenuti dal Poco M4 Pro dello scorso anno, che totalizzava rispettivamente 8756 e 18798 nei nostri test. Parliamo di uno smartphone spinto dal SoC Helo G96 di Mediatek che costava 200 euro al lancio a febbraio 2022.

Insospettiti da punteggi così bassi nello storage, abbiamo ripetuto il test disattivando l’estensione della RAM, e il punteggio è sorprendentemente aumentato di 3000 punti, andandosi a uniformare con quello del Poco M4 Pro

Abbiamo anche eseguito un altro test per le memorie: AS SDBench. Questo software valuta le prestazioni in lettura, scrittura e copia della RAM e in lettura e scrittura di storage fisso e rimovibile (MicroSD). Qui sotto trovate i risultati in foto.

Recensione Redmi Note 12 5G

Dopodiché siamo passati a Geekbench 6, che valuta le prestazioni del processore in carichi di lavoro di vario tipo, restituendo un punteggio single-core e uno multi-core. Abbiamo ottenuto 847 e 2059, leggermente migliori di quelli del Poco M4 Pro. L’ex top di gamma Snap 8+ Gen 1 totalizza invece 1819 punti in single e 4576 in multi-core sul Redmagic 7S Pro.

Infine, siamo passati al conosciutissimo AnTuTu Benchmark. Nonostante non sia più disponibile sul Play Store, si può trovare in rete facilmente ed è ancora uno strumento affidabile per valutare le prestazioni a tutto tondo degli smartphone. Inoltre, fornisce anche il monitoraggio in tempo reale di CPU e batteria.

In questo benchmark, abbiamo ottenuto un punteggio di 346147, senza infamia ma anche senza lode per un telefono di fascia medio-bassa. A titolo comparativo, il Poco M4 Pro ne fa circa 327.000, mentre il più potente POCO X4 GT ne fa 820.000.

Recensione Redmi Note 12 5G

Gaming Benchmark e giochi: come gira Genshin Impact? E Cod Mobile quanti FPS fa?

Il gaming è l’aspetto che ci riguarda maggiormente e benché il Redmi Note 12 5G non sia uno smartphone pensato con il gaming in mente, eravamo curiosi di vedere come se la cavava coi giochi più in voga del momento e anche coi più pesanti.

Del resto con un SoC parco nei consumi e frugale, un sistema di raffreddamento in grafite, un display da 120 Hz e un touch sampling rate di 240 Hz, ha buone carte per ben figurare in questo ambito.

Benchmark grafici sintetici – punteggi

Siamo partiti con una suite di benchmark sintetici come GPUMark, che esegue una serie di test grafici per valutare la capacità di elaborazione della GPU in 2D e in 3D. Potete vedere i risultati nella schermata qui sotto.

Recensione Redmi Note 12 5G

Abbiamo eseguito anche 3DMark, uno dei test più validi e utilizzati, ma non ha funzionato, probabilmente per un firmware non commerciale installato nel nostro sample per la stampa.

Siamo quindi passati al test vero e proprio lanciando giochi come Genshin Impact,

Ormai i giochi mobile sono del tutto simili a quelli PC. Offrono un bel po’ di opzioni per impostare la qualità grafica, il frame-rate desiderato e talvolta anche la possibilità di usare texture HD.

Redmi Note 12 5G e Genshin Impact

In Genshin Impact il Redmi Note 12 5G riesce a impostare la qualità grafica al massimo, e anche se la barra finisce in rosso, abbiamo riscontrato che il frame-rate rimane assolutamente fluido, anche se non in grado di gestire i 60fps.

Recensione Redmi Note 12 5G

Con un frame-rate che oscillava tra 20 e 40 fps, l’open world a tema fantasy è assolutamente godibile e offre uno spettacolo niente male con tutti i dettagli alti. Tuttavia, per avere una maggiore fluidità in battaglia, consigliamo di lasciare le impostazioni a default, e di mantenere il frame-rate bloccato a 30fps.

Quel che ci ha sorpreso, è che anche con tutti i dettagli al massimo, il telefono non scaldava granché, e anche giocando per un’ora di fila la scocca rimaneva appena tiepida, mentre la temperatura massima rilevata sulla CPU è stata di 53 °C, ben sotto la soglia di sicurezza (ma ricordiamoci che siamo ancora ben lontani dall’estate).

Recensione Redmi Note 12 5G

Questo a testimoniare l’estrema efficienza del SoC, che non va mai in surriscaldamento (e quindi nemmeno in throttling) anche con un gioco tra i più pesanti sia lato CPU che GPU come Genshin Impact.

Redmi Note 12 5G – COD Mobile, Asphalt 9 e PUBG

Passando a COD Mobile, siamo di fronte a un gioco più leggero del precedente, essendo le mappe abbastanza piccole e non siamo di fonte a un open world. Tuttavia, è un gioco molto più frenetico e anche un minimo lag può determinare il successo di un headshot o viceversa una disfatta.

In questo gioco, non particolarmente pesante, siamo riusciti a ottenere prestazioni fluide e costanti anche impostando i dettagli al massimo.

Recensione Redmi Note 12 5G

Si possono scaricare asset HD e impostare i dettagli a ultra (il gioco lo permette) e impostare il frame-rate a 60 fps o addirittura sbloccato, ma francamente lo sconsigliamo perché le prestazioni iniziano a calare e si perde la reattività necessaria per un’ottima esperienza di gioco.

Asphalt 9 è un gioco evergreen in cui si possono compiere pazze evoluzioni aeree nelle gare ambientate in circuiti cittadini e extraurbane. il senso di velocità è molto buono e anche se il gioco non raggiunge i 60 fps a dettagli massimi, non è un problema grazie all’0ttimo motore di gioco e al motion blur usato massicciamente.

Infine abbiamo testato anche PUBG Mobile, che recentemente si è aggiornato alla versione 2.5 per festeggiare il quinto anniversario.

In PUBG Mobile è possibile regolare discretamente le impostazioni grafiche. Le mappe sono molto aperte e questo può influire sul frame-rate se si esagera coi dettagli e con la qualità delle texture. Andare oltre i 60fps è decisamente fuori portata per questo smartphone.

Recensione Redmi Note 12 5G

Comunque, se non si esagera coi dettagli si ottiene un’esperienza sempre fluida e reattiva e la batteria non si scarica praticamente mai, permettendovi ore di gioco consecutive.

Quel che non ci è piaciuto è l’assenza di una dashboard gaming dedicata, come quella che ritroviamo su tutti i Poco, su Black Shark e altri brand.

In sostanza, purché non si smanetti troppo coi dettagli grafici e si punti troppo in alto con la qualità, sul Redmi Note 12 5G gira qualsiasi gioco. Non tutti riescono a raggiungere i 60fps sia chiaro, anzi sono pochi quelli graficamente complessi a riuscirci, ma quanto meno il telefono non scalda e non consuma molta batteria durante il gaming, permettendo sessioni confortevoli di ore ed ore. E da qui passiamo all’autonomia.

Recensione Redmi Note 12 5G – fotocamera

La fotocamera non è il punto di forza del Redmi Note 12 5G. Il sensore principale è da 48MP Samsung JN148MP, ma la focale è discreta (f/1.8) . Il resto delle specifiche sono 0.64μm, (4-in-1) 1.28μm1/ sensore da 2.76” e lente da  8MP ultra-wide.

Fotocamera Posteriore

  • Fotocamera principale: da 48 MP f/1.8Fotocamera ultra-grandangolare da 8 MPf/2.2FOV 118°
  • Fotocamera macro da 2 MPf/2.4
  • Registrazione video con fotocamera posteriore: 1080p 1.920×1.080 | 30 fps 720p 1.280×720 | 30 fps

Fotocamera Anteriore

Fotocamera anteriore da 13 MPf/2.45; Registrazione video con fotocamera anteriore1080p 1.920×1.080 | 30 fps720p 1.280×720 | 30 fps

Ecco di seguito qualche scatto che abbiamo catturato col Redmi Note 12 5G:

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Recensione Redmi Note 12 5G – batteria, connettività e audio

La batteria da 5000 MAh, unita a un SoC che consuma nulla e un display AMOLED che risparmia energia quando possibile, il Redmi Note 12 5G ha un’autonomia eccezionale. Durante i nostri test abbiamo ricaricato il telefono solo una volta ogni due-tre giorni, non scherziamo!

In standby, poi, il telefono si scarica molto più lentamente di altri, anche con la connessione 5G attiva. Nei nostri test con Iliad non abbiamo potuto testare la velocità massima raggiungibile, in quanto l’operatore non mette a disposizione mai più di 250 Mbit/s. In Wi-Fi, invece, siamo riusciti ad arrivare a velocità soddisfacenti con una connessione a un router Netgear XR500 collegato a un modem Gigabit.

Per quanto riguarda l’audio, invece, siamo rimasti un po’ delusi. A bordo troviamo un solo altoparlante, quindi niente audio stereo. Quanto meno c’è il jack 3,5 mm per le cuffie cablate. Ma occhio all’impedenza delle cuffie, perché l’amplificatore integrato non è eccezionale e si rischia di ottenere un suono vuoto nei bassi e di volume basso.

Per fortuna, poiché il SoC è di Qualcomm, troviamo il supporto a tutti i codec aptX, compreso il più recente aptX Adaptive, che consente una riproduzione fedele fino a 24-bit/96 KHz e bit-rate superiori alla qualità CD, nonché una latenza ridotta, ideale per il gaming.

Recensione Redmi Note 12 5G

E infatti, nelle nostre prove gaming collegando auricolari BT con il supporto a tale codec, abbiamo ottenuto esperienze lag-free, ovvero senza ritardi tra immagini del gioco e sonoro corrispondente.

Recensione Redmi Note 12 5G – conclusioni e voto

La nostra esperienza col Redmi Note 12 5G si conclude qui. Nel complesso, questo smartphone ci ha soddisfatti. Il look è grazioso, il display è bello e luminoso, l’ergonomia è ottima e si maneggia con facilità, anche grazie al peso molto contenuto di appena 189 g.

Benché la fotocamera non sia un granché, e lo storage non sia tra i più veloci, abbiamo la possibilità di installare rapide e capienti micro SD fino a 1TB e l’audio wireless è una bomba con cuffie aptX. In gaming se la cava piuttosto bene per la sua fascia di prezzo, ma c’è un ma.

Noi abbiamo testato la versione da 8 GB di RAM LPDDR4X , non disponibile in Italia. Nel nostro Paese è al momento commercializzata la sola versione da 4GB e 128 GB di storage a 279,99€, che potrebbero essere troppo pochi per un’esperienza fluida in gaming e nel multitasking.

Il problema fondamentale nasce dal prezzo delle varianti più corazzate. Guardando i listini internazionali, quella che abbiamo testato noi costa €399, decisamente troppi per questo device. A questo prezzo si va a sfociare in una fascia di mercato in cui troviamo smartphone decisamente superiori in tutto.

Consigliamo quindi di optare per la versione da 4GB solo se siete gamer casuali e non usate più app contemporaneamente. Altrimenti, meglio optare per i fratelli di fascia superiore della serie Redmi Note 12.

Se invece il gaming vi interessa relativamente e volete un telefono moderno e solido in ogni aspetto, senza spendere troppo, il Redmi Note 12 5G è un ottimo candidato.

VOTO: 75/100

PRO e CONTRO

+ Bello, leggero e maneggevole
+ Schermo grande AMOLED
+ Prestazioni decenti senza surriscaldamenti
+ Batteria infinita

–  La versione provata costa tanto e non è disponibile in Italia
– Comparto audio non esaltante
– Manca una dashboard dedicata al gaming
– Storage non velocissimo

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