In questa recensione di Caravan SandWitch vi parleremo di un gioco molto interessante, realizzato da Plane Toast in collaborazione con Dear Villagers. Nel vocabolario italiano (e non) è stato ormai accolto un nuovo genere di videogiochi: i cozy games.
Queste esperienze sono puramente rilassanti e spensierate, una sorta di bagno caldo con tanto di candele e aromi terapeutici dopo una giornata lunga e angosciante. In un mondo terribilmente frenetico, sempre più giocatori sentono la necessità di allontanarsi momentaneamente da titoli frenetici, quali shooter, Battle Royale o addirittura giochi horror.
Caravan SandWitch non è perfetto e presenta delle sbavature, ma ha saputo conquistare i nostri cuori grazie ad alcuni elementi specifici. Continuate a leggere per saperne di più.
Indice
La storia di Caravan SandWitch: un mondo post-apocalittico e una sorella scomparsa
Fin dal principio veniamo immersi nel fulcro narrativo di questa storia. Sauge, protagonista del gioco, riceve un messaggio da sua sorella Garance, misteriosamente scomparsa dopo molti anni. Anni in cui Sauge e i suoi cari hanno dovuto rassegnarsi a un evento così drammatico e traumatico, al punto da aver stravolto gli equilibri delle loro vite.
Com’è possibile che una persona, improvvisamente scomparsa e svanita nel nulla, si faccia sentire dopo quasi dieci anni? Ed è proprio questo alone di mistero misto a speranza che rende questa trama stimolante e interessante.
A contribuire sono i diversi personaggi che abbiamo potuto conoscere lungo il nostro tragitto. Gli abitanti di Cigalo sono rimasti dopo che tutti gli altri hanno deciso di lasciare il pianeta in cerca di un posto migliore. Alcuni sono amici di infanzia di Sauge, altri rappresentano novità inedite. Ognuno di loro offre dialoghi interessanti, talvolta dando la possibilità di replicare scegliendo la risposta. Si tratta quindi di persone con qualcosa da raccontare, non rappresentando un semplice involucro volto ad allungare la storia.
Ad aggiungere un tocco di mistero è invece la SandWitch, un personaggio enigmatico e inquietante che di tanto in tanto si ritroverà a spiare la nostra protagonista. Ovviamente eviteremo spoiler in merito.
Il gameplay: tante missioni secondarie
Il gioco offre diverse missioni secondarie che, in realtà, si rivelano cruciali se vogliamo proseguire con la storia principale. Questo perché la trama si basa sul sistema di potenziamento del nostro mezzo di trasporto, un caravan.
Arrivati a un certo punto non potremo proseguire senza un radar o un rampino, quindi dovremo procurarci i materiali essenziali per costruirli. Ci riferiamo ai componenti, dei circuiti elettronici di vario tipo sparsi per la mappa, ma offerti anche come ricompensa dagli abitanti dopo aver completato una missione.
Possiamo quindi decidere di esplorare le varie ambientazioni alla ricerca di componenti, ma il completamento di un incarico è sicuramente il metodo più efficace e veloce. Inoltre, in questo modo possiamo scoprire le sfumature che gli abitanti hanno da offrirci, un ottimo modo per vivere un’esperienza ancora più stimolante e coinvolgente.
L’esplorazione di Cigalo, tra rovine e un Caravan senza limiti
Cigalo è un mondo aperto liberamente esplorabile, sebbene non sia poi così vasto. L’esplorazione può essere effettuata a piedi, se non vogliamo perderci alcun dettaglio e trovare tutti i componenti, o con il nostro Caravan.
Abbiamo particolarmente apprezzato la possibilità di allontanarci a piedi e poter tornare nel veicolo con la semplice pressione di un tasto, in modo da non perdere tempo. Tuttavia, avremmo preferito un maggiore livello di sfida: non esistono danni da caduta, il mezzo non si rovina con eventuali urti e possiamo letteralmente fare acrobazie di ogni tipo senza imbatterci in pericolose conseguenze.
Vogliamo però specificare che si tratta di una scelta assolutamente voluta dal team, dato che ha preferito concentrarsi su un’esperienza semplice. “La vita è semplice: nessun combattimento, nessuna morte, nessun cronometro. Solo tu, il tuo camper e il mondo“, ha infatti specificato nella descrizione del gioco.
Con il potenziamento del veicolo, però, abbiamo avuto inevitabilmente accesso ad alcuni strumenti fondamentali per il gameplay. Il primo in assoluto ci permette di scannerizzare l’ambiente circostante, analizzando quindi ciò che ci circonda ed individuando eventuali segnali obsoleti.
Abbiamo poi sbloccato un comodissimo rampino con cui aprire le porte bloccate e altro ancora, oltre alla possibilità (in seguito) di hackerare eventuali pedane che hanno impedito il nostro passaggio.
Qualche piccolo enigma
Ad offrire un po’ di sfida è qualche piccolo enigma legato all’accesso ai vari edifici, con diverse porte da sbloccare e meccanismi da trovare. Tutto ciò stimola la mente in un mondo di gioco altrimenti troppo semplice e lineare, quindi abbiamo ben accolto queste sfaccettature.
Ovviamente, però, Caravan SandWitch è un gioco volutamente semplice, basato principalmente sulla storia e sui suoi personaggi. Un po’ come in What Remains of Edith Finch o Journey, la cui interazione è quasi pari allo zero, ma ogni singolo aspetto è incentrato su una storia carica di emozioni e significati profondi.
In questo caso il gioco pone l’accento sulla scomparsa di una sorella, sul senso di perdita e sulla mancanza viscerale che i suoi cari provano per Garance. Abbiamo completato la storia principale in poco meno di dieci ore, ma chiaramente la durata del gameplay può aumentare drasticamente se volete sbloccare tutti i punti di interesse, completare tutte le missioni e ottenere tutti gli achievement.
Il comparto tecnico di Caravan SandWitch
Partiamo da un’informazione fondamentale: il gioco non è localizzato in Italiano, bensì in Inglese. Si tratta però di una sfaccettatura di poco conto, dato che crediamo la storia possa essere ugualmente compresa e vissuta senza troppi problemi.
Graficamente parlando, il gioco è semplice ma davvero convincente. Tra deserti e distese verdeggianti, l’esplorazione si è rivelata davvero godibile e rilassante. Abbiamo adorato i dialoghi e gli effetti sonori di ogni personaggio, come vi abbiamo già rivelato nel nostro articolo di prova.
A contribuire è una colonna sonora altrettanto semplice ma molto piacevole, con voci e strumenti caldi e avvolgenti come una carezza. Gli assoli di chitarra ci hanno ricordato per certi versi Life is Strange, lasciandoci quindi piacevolmente rilassati.
Dobbiamo però segnalare la presenza di diversi bug su PC (piattaforma per la quale abbiamo ricevuto il codice di gioco), partendo dalle animazioni talvolta inesistenti alla visuale che si sposta improvvisamente da sola. Le missioni completate non venivano segnalate dal nostro Toaster (una sorta di dispositivo sul quale abbiamo ricevuto i vari messaggi), lasciando quindi una fastidiosa icona.
Nel complesso, però, si tratta di sbavature assolutamente risolvibili che non impattano troppo sull’esperienza di gioco.
Conclusioni e voto della recensione di Caravan SandWitch
Caravan SandWitch è un’esperienza semplice e rilassante, perfetta per chi ami i giochi di questo genere. Il gameplay sposa un’esplorazione divertente ma lineare, facilmente intuibile da grandi e piccini, e si fonde con una storia carica di emozioni e significati profondi.
Abbiamo adorato che ogni personaggio avesse qualcosa di interessante da raccontare, che si trattasse di aneddoti legati all’infanzia di Sauge o di riflessioni specifiche. Se cercate un gioco competitivo, con un mondo particolarmente vasto o con personalizzazioni specifiche, questo titolo non fa per voi.
Se però siete consapevoli dei suoi principali punti di forza, non faticherete ad apprezzarlo. Escludendo qualche piccola sbavatura, Caravan SandWitch è un’ottima distrazione tra un impegno e l’altro.
Una storia semplice ma ben strutturata
Colonna sonora rilassante
Ogni personaggio ha una storia da raccontare
Gameplay troppo semplice
Diversi bug
Il gioco non è localizzato in Italiano