Salt and Sacrifice, sequel di Salt and Sanctuary, il dark fantasy 2D nato dall’unione tra Castlevania e Dark Soul, è prossimo all’uscita.
Ska Studios, lo studio di sviluppo indipendente inglese, famoso per aver vinto nel 2007 un contratto per pubblicare The Dishwasher: Dead Samurai su Xbox Live Arcade, torna con un nuovo titolo del suo brand più riuscito.
Vediamo insieme cosa ci attende.
Indice
Salt and Sacrifice News: tra notizie e novità
Salt and Sactuary è un titolo diventato famoso nel nostro paese a causa della sua traduzione dall’inglese. Apparentemente si mostrava infatti senza un vero adattamento e i testi, confusionari e privi di senso, sembravano tradotti da un rudimentale Google Translate.
Provato per curiosità, molti utenti sono rimasti affascinati dallo stile di gioco estremamente coinvolgente e impegnativo. Anche se, a distanza di tempo, in pochi lo ricordano.
Sono passati sei anni dalla data d’uscita di Salt and Sanctury, e di questo Salt and Sacrifice si sa relativamente poco. Anche se siamo riusciti a mettere mano, spulciando soprattutto il sito ufficiale degli sviluppatori, a tutto ciò che ci interessa sapere.
In genere siamo abituati a sequel che arricchiscono di un po’ e basta l’esperienza di gioco dei loro predecessori, gli Ska Studios ci tengono a precisare che questo non sarà così. Non dobbiamo aspettarci solo qualcosa in più del primo capitolo. Viene promesso un arricchimento dell’avventura in ogni sua forma.
Sul piatto, mostrato attraverso una Beta rilasciata per un weekend, ci viene mostrato tale miglioramento.
Il gameplay è arricchito e perfezionato, sistemando le dinamiche di crafting di armi e armature e correggendo quei piccoli errori sul combattimento di Salt and Sanctuary. Le atmosfere sono state nettamente amplificate e le poche zone viste trasmettono emozioni varie e contrastanti.
La sensazione è quella di viaggiare in un mondo vivo e cangiante, soprattutto nel vedere i PNG di diverse fazioni darsele di santa ragione. Però la notizia che più ha sollevato curiosità è l’implementazione del multiplayer.
Multiplayer migliorato
In Salt and Sanctuary la modalità multiplayer ci permetteva, online o attraverso la stessa console con due salvataggi diversi, di affrontare in co-op l’avventura di gioco.
Queste funzionalità sono state mantenute, migliorando – almeno da ciò che ci viene annunciato – la stabilità del gioco online. Ma per la prima volta vengono introdotte le invasioni.
Sarà possibile collegarsi ad altri giocatori in modalità cooperativa online completa o modalità cooperativa online rapida, oppure partecipare a un PvP veloce e caotico attraverso varie fazioni.
Come ci viene mostrato nel trailer, si potrà invadere senza pietà i mondi di altri giocatori, invitarli alla lotta in duelli spettacolari o, semplicemente, terminarli senza pietà alcuna. Questa meccanica sembra punto focale del trailer da come vedremo.
Salt and Sacrifice Trailer
Nel magnifico Trailer di Salt and Sacrifice ci viene dato un primo assaggio delle atmosfere di gioco, del gameplay e ci viene dato l’incipit della storia.
Da come vediamo nel filmato, la maggior ispirazione a Dark Souls sembra proprio il multiplayer. Qui possiamo decidere se evocare qualcuno che ci aiuti prima dei boss, o invadere proprio come nei giochi di From Software. Vorremmo però maggiormente soffermarci sul comparto visivo.
Lo stile di Salt and Sanctuary era senza dubbio magnifico, ma viaggiando per il mondo di gioco si aveva l’impressione di percorrere dei set cinematografici prestabiliti.
La fotografia del nuovo titolo è nettamente più nitida, e il contrasto tra sfondo e mondo di gioco da noi percorso non è così netta come il precedente capitolo. Si ha davvero l’impressione di viaggiare in terre magiche avvolte da oscuri misteri e questo ci permette di vivere meglio l’esperienza di gioco.
Il disegno rimane comunque sempre molto basico, ma le cupe atmosfere del gioco riescono a trasmetterci un senso di oppressione e angoscia. Questo già si notava nel primo trailer presentato lo scorso anno.
L’oppressione aumenta esponenzialmente nel corso della storia a causa della nostra missione.
Salt and Sacrifice Storia di caccia alle streghe
In Salt and Sacrifice vestiamo i panni di un inquisitore marchiato da oscure magie. La nostra missione è quella di viaggiare attraverso la frontiera occidentale del continente per dare la caccia ai maghi corrotti che hanno portato il mondo al caos.
Ormai questi maghi non sono più semplici esseri umani, ma creature mostruose e mastodontiche che proveranno, in tutti i modi, a non farsi sconfiggere.
Sarà compito del giocatore, quindi, attraversare diversi regni sprofondati nell’oscurità a causa di un male assoluto combattendo creature mostruose e maghi spaventosi per riportare la pace.
Nonostante questo, ci viene però detto, che pur essendo legati all’inquisizione, la scelta di cosa fare rimarrà in mano al giocatore. Nel corso della beta non è stato possibile vedere fino a che punto le nostre scelte abbiano peso, ma speriamo che questo sia implementato a un gioco più ampio rispetto la solita scelta sul finale che ci chiederà se vogliamo o no salvare il mondo.
Salt and Sanctuary, da predecessore, aveva una varietà interessante di finali, ma non tutte seguivano le scelte del giocatore purtroppo.
Per saperne di più dovremo visitare e viaggiare per il mondo di gioco, ma anche il viaggio non sarà facile. Per spostarsi da una parte all’altra del continente dovremmo servirci di alcuni portali che hanno bisogno di una sequenza di rune per attivarsi. In alcuni casi, la nostra strada sarà sbarrata da porte apribili solo al raggiungimento di un numero specifico di cuori dei maghi.
Combatterli e ucciderli ci servirà non solo a proseguire sulla via dell’inquisizione, ma anche per proseguire l’avventura. Negli spostamenti ci aiuterà comunque il rampino, nuova meccanica del gioco.
Salt and Sacrifice Gameplay
Parlando di meccaniche e gameplay, sicuramente troviamo le maggiori novità.
Oltre al rampino, che ci permetterà di spostarci in zone non raggiungibili neanche con un doppio salto o balzando sopra i muri, è il combattimento che ha subito il più grande miglioramento.
Anche se apparso inizialmente come un gioco pronto a scimmiottare le meccaniche dei Dark Souls – ed Elden Ring – la giocabilità è molto migliorata.
Certo è che qualunque nemico, grande o piccolo che sia, attaccherà senza sosta con l’intento d’uccidere il giocatore. É vero che il gameplay punitivo non lascia scampo a dubbi. Ma per lo meno, imparando dal passato, le cose sono cambiate.
I nemici dispongono di pattern d’attacco differenti e non si limitano a menar fendenti. L’Hitbox dei colpi è stata migliorata, sia per i nemici che per le armi del giocatore. Ma soprattutto, schivare o deviare i colpi non è più questione di fortuna o tempismo errato. La base però non cambia, si avrà sempre: un tasto per gli attacchi leggeri, uno per i pesanti, la parata, la possibilità di deviare i colpi con scudo e pugnali, il salto e l’arma a distanza.
Lo scontro coi Boss, almeno da quanto visto nell’anteprima, sembra essere quella che maggiormente risente di tali miglioramenti. I colpi vanno a segno quando, all’effettivo, colpiscono la sagoma del giocatore e, anche se dannosi, non si verrà più distrutti in un unico colpo a meno che di evitare l’aumento di livello per tutto il resto della partita.
Tutto questo è ancor più reso interessante dalle possibilità di personalizzazioni. Al di là della scelta della classe iniziale, si troveranno talmente tante armi e armature che le possibili combinazioni sono davvero tantissime. Si potrà quindi scegliere l’equipaggiamento in base alla tipologia di gioco che preferiamo adottare.
È ovvio che, con l’aumentare del livello, sarà possibile anche specializzarsi in un’unica tipologia di armi o arti runiche: le manipolazioni “sicure” della Magia corrotta che i nemici brandiscono. Il sistema di punti evoluzioni è rimasto molto simile al suo predecessore, e ricorda davvero molto il sistema di potenziamento di Final Fantasy X. Questo per noi è un gran bene.
Stamina e vita da tenere d’occhio
Se citiamo i combattimenti non possiamo non citare la stamina.
La barra verde della stamina indica quante azioni possiamo fare prima che il nostro alter ego digitale si ritrovi senza fiato. Parere determinati colpi, attaccare troppo, schivare senza cognizione di causa, potrebbero essere sinonimo di sconfitta.
Come nei Soulslike, è consigliato tenere un occhio sempre alla stamina, la nostra più grande alleata in questa tipologia di gioco.
Inoltre, anche se i santuari in cui potremmo riposare per recuperare oggetti e vita sono più presenti nelle mappe esplorabili, non va mai sottovalutata la sconfitta. La vita, alla morte del nostro personaggio, calerà di una frazione prestabilita. Questa sarà impossibile da ripristinare senza un determinato oggetto.
Anche se questa meccanica ricorda molto il primo Dark Souls con le umanità e il Dark Souls 3 con le ceneri, la frazione di vita persa è comunque considerevole. Anche se non ai livelli di Dark Souls 2 dove calava ogni volta.
Poiché i Maghi non saranno fermi ad aspettarci in arene prestabilite, ma potrà capitare di vederli cambiare zona dopo un primo incontro con noi, cercare di ripristinare quel segmento di vita prima di una boss fight potrebbe essere fondamentale.
Salt and Sacrifice Uscita e Prezzo
Salt and Sacrifice verrà rilasciato, sotto forma d’anteprima, il 10 Maggio 2022 per PS4, PS5 e PC – attraverso Epic Games Store.
Non si conosce ancora il prezzo del titolo, ma sta già ricevendo numerose note positive grazie al suo predecessore, alla beta e ai trailer mostrati.
Non c’è possibile fare una stima del gioco senza avere la versione completa in mano, ma questa piccola perla 2D, racchiusa in un universo Dark-Fantasy, è consigliata a tutti coloro che amano cimentarsi in una sfida. Magari a chi è cresciuto con Castlevania o Dark Souls, ma anche a chi ha apprezzato titoli come Hollow Knight.
Non appena sapremo di più saremo più che felici d’immergerci in questa nuova avventura. Intanto, monitoreremo anche il sito ufficiale di Playstation per novità.
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