TopSpin 2k25 recensione, il ritorno di uno storico franchise: sarà un match point?

TopSpin 2k25 recensione, il ritorno di uno storico franchise: sarà un match point? Videogiochitalia
Informazioni sul gioco

TopSpin 2K25 recensione, vi diciamo la nostra sul ritorno in grande stile di uno storico franchise sportivo che ha sempre fatto dell’approccio simulativo il suo cavallo di battaglia.

Se siete appassionati di tennis, non potete perdervi la nostra recensione di TopSpin 2K25!

TopSpin 2k25 recensione – introduzione alla saga

TopSpin 2K25 mette in campo un grande ritorno nel mondo dei videogiochi di sport a tema tennistici.  Si tratta di una serie nata in un momento in cui Virtua Tennis spopolava in sala giochi e coi suoi numerosi porting su console casalinghe. Rispetto alla serie di SEGA che puntava tutto su grafica e approccio arcade accessibile, però, TopSpin ha cercato di creare un gioco di tennis molto tecnico con approccio simulativo, riuscendoci.

Il primo Top Spin è arrivato nel 2003 come un treno con il suo approccio altamente simulativo e tecnico, conquistando gli appassionati e diventando una serie, che si è prolungata per quattro episodi nel tempo, salvo poi essere stata abbandonata nel 2013.

Adesso, a 11 anni dall’ultimo capitolo, la serie ritorna con TopSpin 2K25, un gioco targato Hangar 13 (responsabile del franchise Mafia) ed edito da 2K, l’editore specializzato in videogiochi di sport come NBA 2K, PGA TOUR 2K e WWE 2K.

Un ritorno che in molti hanno atteso a lungo e accolto con interesse ed entusiasmo, ma saranno soddisfatte queste aspettative? La prima nota incerta viene dal nome: perché chiamare 2K25 un gioco uscito a inizio 2024? Un mistero che trova poche plausibili spiegazioni. L’unica, forse che sia una release biennale e non annuale. Lo scopriremo solo vivendo…

TopSpin 2k25 recensione – come si gioca pad alla mano? Serve tanto, tanto allenamento 

Ho giocato diversi giochi di Top Spin in passato. Erano tecnici, difficilotti…ma tutto sommato giocabili anche dopo qualche partita.

Non è così con TopSpin 2K25, che è impossibile da giocare se non si passano diverse ore ad allenarsi nella TopSpin Academy, la scuola di allenamento inserita nel gioco come modalità a sé stante, in cui verremo allenati da un robot spara palle sotto la guida della leggenda del tennis John McEnroe.

La TopSpin Academy è requisito fondamentale per imparare a giocare

L’accademia è simile a quella di Tennis World Tour 2 di Nacon, quindi niente di mai visto. Offre tre step graduali di lezioni: base, avanzato e stili di gioco, con ognuno che va completato per passare a quello più difficile. Sulla carta tutto semplice: un paio di lezioni e diventiamo assi della racchetta, direte voi…sbagliato!

Per cominciare, le lezioni sono strutturate male. Ogni macro gruppo prevede sei-sette lezioni differenti, ognuna suddivisa in più varianti. La prima cosa sbagliata è che se si esce dalle lezioni si perdono tutti i progressi, anche se abbiamo completato quattro lezioni su cinque.

La seconda cosa che ci ha fatto storcere il naso è l’alto grado di difficoltà delle lezioni, anche quelle del gruppo base. La terza, è la voce costante di McEnroe che ripete in loop le stesse frasi a ogni errore, senza possibilità di silenziarlo.

Oltretutto, molto spesso le lezioni non sono spiegate in modo chiaro, e anche se sembra di mettere a segno il colpo richiesto, non viene contato e non si riesce a capire il perché, ossia dove si sbaglia per correggersi. L’istruttore si limita a dire le stesse frasi senza senso tipo “non stare nella ‘no man’s land’ “.

TopSpin 2k25 recensione, il ritorno di uno storico franchise: sarà un match point? TopSpin Academy

Come se non bastasse, certe volte mi è capitato di pensare che qualche lezione si buggasse, mancando totalmente gli indicatori in campo che indicano il giusto piazzamento del giocatore o della pallina sul campo avversario.

Infine, m’è sembrato anche di riscontrare dei problemi di input lag, ossia tra il comando impartito e l’indicatore corrispondente sulla racchetta.

Un’esperienza quasi mistica che ricorda le patenti di Gran Turismo, o la prima missione di Driver, per chi è abbastanza grandicello. Se dopo diversi tentativi non avrete spaccato il gamepad, in due o tre ore avrete completato le lezioni, e a questo punto sarete abbastanza bravi da mettere la palla in campo. Non pensate mica di essere già competitivi online!

Lo step successivo è fare qualche amichevole o torneo offline contro avversari comandati dalla CPU o in multiplayer locale/online con dei vostri amici.

Colpi piatti,  Top Spin, slice, pallonetti e tiri corti, colpi controllati e di potenza

Ebbene sì, in TopSpin 2K25 potremo mettere a segno tutti questi tipi di colpi, ognuno con la propria funzione a seconda del momento di gioco, del posizionamento proprio e dell’avversario e della strategia da seguire.

Ad esempio, il colpo slice è piuttosto lento perché ha un po’ di effetto, e ci dà il tempo per riposizionarci in campo, utilissimo quando siamo in ritardo e l’avversario ci fa correre come un pendolo da un lato all’altro.

Oltre a questi tipi di colpi, potremo eseguire colpi controllati (più sicuri ma più prevedibili) o colpi di potenza (più difficili da prendere ma anche più a rischio di out o rete). I primi si eseguono toccando appena il tasto, mentre per i secondi va tenuto premuto il tasto più a lungo.

Oltre a questi fattori, abbiamo il nuovo Indicatore di Tempismo, ossia c’è una slider da centrare come lo swing dei giochi di golf, in cui un click vicino o in piena zona verde ci garantisce colpi con alta probabilità di mettere la palla in campo dove vogliamo e con buona potenza. Sì, perché oltre a questo, bisogna anche direzionare la palla con l’analogico sinistro per fare colpi corti, lunghi o vicino alle linee laterali.

Insomma, un bel calderone di variabili e cose da imparare e mettere a punto per riuscire solamente a mettere la palla in campo. Non parliamo di riuscire a mettere la palla dove vogliamo colpo dopo colpo!

Non è niente che non si sia già visto in giochi di tennis recenti. Ad esempio, Tennis World Tour 2 ha un sistema di tempismo, caricamento dei colpi e tipi di colpi simile, ma è tutto più semplice e meno macchinoso. La sensazione è che lì sia più semplice mettere a segno i colpi, mentre qui il tempismo è molto più determinante.

Inoltre, il sistema di caricamento dei colpi ci pare troppo astruso, ma le animazioni e il piazzamento del giocatore in base alla pallina sono molto più credibili e impattanti sull’esito del colpo.

Serve tanta pazienza e voglia d’imparare. Ovviamente chi sa giocare nella realtà avrà un indubbio vantaggio, ma potrebbe non bastare: ci vogliono anche buoni riflessi con le mani e tanta concentrazione.

TopSpin 2k25 recensione – scaliamo il ranking ATP con MyPlayer, MyCareer World Tour e 2K Tour

Una volta imparato a giocare, potremo addentrarci nelle modalità di gioco di TopSpin 2K25.

Rispetto agli altri giochi sportivi di 2K sono inferiori come numero, ma sono abbastanza profonde. Il perno principale è la creazione del MyPlayer – il Mio Giocatore all’interno di MyCareer, il nostro alter ego che parte come schiappa e dovrà diventare una leggenda del tennis scalando la classifica ATP.

Una volta creato il nostro giocatore scegliendo volto, corporatura, accessori, optando tra modelli preimpostati o attingendo tramite un editor abbastanza sfaccettato ma non come quello di Dragon’s Dogma 2, saremo pronti per lanciarci in campo e ottenere punti esperienza (PE) per livellare e far crescere gli attributi del nostro tennista.

TopSpin 2k25 recensione, il ritorno di uno storico franchise: sarà un match point? MyPlayer

Si parte con statistiche basse, in pratica all’inizio il nostro giocatore sarà un brocco, lento e poco abile in ciascun fondamentale. I punti si accumulano sia facendo partite rankate singole contro altri giocatori online, che facendo l’allenamento giornaliero, che completando diverse sfide e obiettivi.

Potranno essere assegnati PE ad esempio vincendo un set 6-0 oppure arrivando al Tie Break e vincendolo.

Nel MyPlayer, i punti possono essere assegnati manualmente o automaticamente, ma se vogliamo dotare di uno stile unico il nostro tennista, converrà scegliere bene. Una volta creato il MyPlayer, potremo competere in esibizioni, tornei piccoli e grossi nella modalità World Tour. Ogni settimana sono previsti due tornei, con date di accesso precise.

TopSpin 2k25 recensione, il ritorno di uno storico franchise: sarà un match point? MyCareer

Se non siete interessati a creare il vostro giocatore ma preferite giocare con i tennisti reali, allora la modalità 2K Tour fa per voi, consentendovi di scalare il ranking della comunità online giocando coi vostri beniamini.

Non manca la tanto odiata valuta virtuale di 2K, la VC (Virtual Currency), che può essere acquistata con soldi reali per sbloccare i progressi istantaneamente, così da far crescere più velocemente il MyPlayer.

TopSpin 2k25 recensione – tanti campi, tornei e outfit: ma dove sono i campioni di oggi? Dov’è Sinner?

Da un gioco edito da 2K ci si aspetterebbe che ci siano tutti i grandi nomi del tennis di oggi e di ieri, ma non è proprio così. C’è Alcazar, il numero 1 del mondo oggi, e il forte russo Medveded, e come leggende ci sono Sampras, Agassi e Steffi Graff, tre dei più amati e vincenti tennisti degli ultimi trent’anni.

Ma dov’è il nostro Jannik Sinner, che ha fatto appassionare quest’estate tante persone al tennis dopo tanti anni di limbo per questo sport? E Novak Djokovic? Senza parlare dell’altrettanto grave assenza di Rafa Nadal. Beh, almeno c’è Roger Federer. Ma due dei tre tennisti più vincenti del presente e del recente passato sono assenti, e questo è un grave handicap per gli appassionati.

Almeno ci sono molte delle competizioni ufficiali, anche tornei ATP Masters 1000, Master 500 e 250. Ci sono in totale 15 tornei su licenza e 48 campi in totale, tra cui tutti e quattro i tornei del Grande Slam (Australian Open di Melbourne, Roland-Garros, Wimbledon, US Open, tutti e 9 i Masters 1000 ATP e altro ancora.

Il gioco presenta il campo/stadio principale di ciascuno di questi tornei. Bene per la presenza di Wimbledon, che spesso viene escluso dai videogiochi per il costo alto della licenza, e che ci siano tutte le superfici: terra rossa, sintetico e cemento, ognuno con le sue caratteristiche uniche e impatto sul gameplay.

TopSpin 2k25 recensione, il ritorno di uno storico franchise: sarà un match point? Obiettivi e ricompense

Grafica, animazioni e comparto tecnico

Per quanto riguarda il comparto tecnico di TopSpin 2K25, possiamo dire che c’è stata molta cura sulla fisica della palla, dei terreni e dei movimenti dei giocatori. Sicuramente questo è stato l’aspetto su cui Hangar 13 ha speso maggiormente gli sforzi per mettere in scena una simulazione verosimile e molto tecnica, che riesca a veicolare le sensazioni di una vera partita di tennis.

Per quanto riguarda la risoluzione e frame-rate, abbiamo ricevuto per la recensione un codice cross-gen PS5 e PS4, ciò significa che abbiamo potuto testare sia la versione current-gen che quella last-gen.

Tra le due non c’è molta differenza. Ovviamente quella PS5 gira a 4K e 60fps solidi, ma le cut-scene sono renderizzate a 30fps per scopi scenici. La versione PS4 gira pure a 60fps senza cali, ma a 1080p. Ombre e texture sono migliori su current-gen, ma i modelli poligonali sembrano identici.

Su PS5 ovviamente i tempi di caricamento sono anche più rapidi grazie all’SSD, al processore più performante e alle DDR5.

Le animazioni dei giocatori sono generalmente molto curate e verosimili, anche se a volte si ha l’impressione che siano poco concatenate e non troppo fluide, quasi legnose quando ci si avvicina alla palla per colpirla.

In generale, siamo uno step indietro netto rispetto al lavoro che ha svolto VisualConcepts con NBA 2K24.

Anche il posizionamento rispetto alla palla ci ha convinto poco in alcune occasioni, facendoci sbagliare dei colpi abbastanza semplici. Una volta partita la prima animazione, però, tutto è bello da vedere e soddisfacente: dal dritto, al rovescio, ai colpi di contro balzo, fino agli smash, le volée ed i servizi. Tutto appare ben curato.

TopSpin 2k25 recensione, il ritorno di uno storico franchise: sarà un match point? Grafica, Pete Sampras
Questo sarebbe Sampras? Ce lo ricordavamo diverso…

I modelli dei tennisti non sono eccezionali. La grafica è cross-gen e si vede. Oltre alla cura dei modelli poligonali, alle texture e ai dettagli, alcuni tennisti sembra che non abbiano il vero volto della controparte reale.

Ora, possiamo capire in giochi come EA Sports FC 24 dove ci sono migliaia di calciatori e volti da acquisire e riprodurre, ma su un roster qualche decina di tennisti vorremmo una fedeltà completa dei modelli rispetto ai volti reali, oltre che alle movenze e agli stili di gioco.

TopSpin 2k25 online – stagioni e Centre Court Pass

Abbiamo testato l’online e salvo qualche caricamento iniziale più lungo del previsto, i match si sono svolti senza alcun problema né alcun lag. Durante il match è costantemente mostrato un indicatore della qualità della connessione con lo sfidante, ma non è possibile scegliere se accettare o meno il matchmaking in base ad esso. Quindi appare fine a sé stesso e abbastanza inutile una volta dentro la partita, soprattutto se rankata.

Così come in NBA 2K24, Lego 2K Drive altri giochi di 2K, c’è un sistema di XP (PE) e ricompense stagionali per incentivare a giocare ogni giorno. Questo sistema viene proposto con il nome di Centre Court Pass.

TopSpin 2k25 recensione, il ritorno di uno storico franchise: sarà un match point? Centre Court Pass

Le  stagioni online live hanno la durata di circa 8-10 settimane, con sei Centre Court Pass previsti per il prossimo anno, uno per ogni stagione. Il Centre Court gratuito è disponibile per tutti, ma contiene sfide e ricompense limitate. Pagando con denaro reale si può sbloccare il Pass Premium per la singola stagione o per l’intero anno, per avere accesso a un numero maggiore di contenuti.

Ogni Centre Court Pass stagionale è personalizzato sulla base degli eventi tennistici della vita reale, tra cui tutti e quattro i tornei del Grande Slam, con ognuno di essi che offre 50 livelli di nuove ricompense da sbloccare con i Season Points guadagnati semplicemente giocando, completando partite, tornei e sfide giornaliere e settimanali.

Si tratta di un sistema già ben collaudato sugli altri franchise di 2K che funziona per tenere il giocatore attaccato al gioco. Bene per chi gioca solo a un titolo, male per chi lascia per giocare ad altro e poi ritornando si ritrova indietro. La possibilità di sbloccare PE e contenuti pagando sicuramente è studiata per incentivare a spendere.

Anche perché, così come visto in NBA 2K24 e Lego 2K Drive, i PE sbloccabili giocando si accumulano troppo lentamente ed essendo un gioco competitivo con MyPlayer e MyCareer, per essere competitivi ad alti livelli shoppare è spesso l’unica soluzione, specialmente con un gioco così tecnico dove basta un colpo sbagliato per perdere un game.

Bisognerà vedere come procederà l’evoluzione dei contenuti stagionali per valutare il metagame, perché in genere questi giochi partono bene, ma poi dopo la terza o quarta stagione il giocatore viene spinto verso le microtransazioni.

TopSpin 2k25 recensione, il ritorno di uno storico franchise: sarà un match point? VC Microtransazioni

TopSpin 2k25 recensione – conclusioni e voto

TopSpin è ritornato, per gentile cortesia di 2K e Hangar 13, e lo ha fatto in grande stile. La simulazione più realistica di tennis è ritornata e si riprende il trono di gioco più tecnico sul mercato.

Benché presenti un sistema di colpi e meccanica di gioco simile alla serie di Nacon, tutto è più verosimile e le animazioni, la fisica della pallina e dei colpi è molto più credibile. Da questo punto di vista sbaraglia la concorrenza di Nacon e dell’altro gioco tennistico AO Tennis 2. Non c’è storia.

Questo però implica che TopSpin 2K25 non è un gioco per causal gamer e tennisti della domenica. Se prendete il gamepad con leggerezza pensando di poter vincere qualche match, rimarrete delusi: difficilmente riuscirete a vincere anche solo un game.

Fisica e realismo delle animazioni sono di ottimo livello, ma la grafica non è al top come in altre simulazioni sportive della stessa etichetta, e questo è forse colpa della natura cross-gen del titolo (infatti si può giocare cross-play tra console last-gen e current-gen).

Ci sono tanti tornei e quasi tutti gli stadi, anche se molti vanno sbloccati giocando, e tanti obiettivi che terranno gli amanti del tennis impegnati. Tuttavia, da un gioco di un editore come 2K ci saremmo aspettati tutte le licenze dei tennisti e qualche modalità di gioco in più.

Il roster è abbastanza striminzito, e anche se c’è qualche campione del passato, le assenze di Djokovic, Sinner o Nadal sono piuttosto gravi, ma magari saranno aggiunti più avanti come contenuti aggiuntivi, speriamo non a pagamento. Sembra che 2K si sia più focalizzata sui brand di abbigliamento, con un intero shop in-game per sbloccare outfit e accessori.

Tuttavia, se siete dei patiti di tennis, questo gioco è da prendere ad occhi chiusi. Ad oggi, è la migliore simulazione di tennis. Non offre il sistema di carte fantasy di World Tennis Tour e il gameplay è più tecnico e realistico, ma è dannatamente difficile da padroneggiare.

Se siete giocatori meno addicted, ci sono prodotti più accessibili sul mercato, sicuramente più adatti a una sfida più leggera.

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Amazing
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Pros

Molto tecnico, per veri appassionati di tennis e tennisti

Tutti i Grand Slam, i Tornei ATP e i Master, 48 campi ufficiali

Tanti obiettivi settimanali, giornalieri e stagionali, anche se le modalità di gioco sono pochine

Cross-play cross-gen

60fps costanti su tutte le piattaforme

Fisica della pallina, dei terreni e dei giocatori davvero eccellente

Cons

Grafica e modelli poligonali non al top

Accademia di Tennis frustrante, così come la voce di McEnroe

VC = Microtransazioni e pay to win nel competitivo

Mancano tennisti importanti come Sinner, Djokovic e Nadal. Almeno c'è Federer...

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