Lo studio di The Day Before ha una strana idea di lavoro

the day before
Informazioni sul gioco

The Day Before è uno degli MMO più attesi di questi ultimi anni e di cui si sa ancora molto poco oltre a qualche filmato di gameplay. È l’MMO più inserito in wishlist su Steam. Si tratta di un concept estremamente ambizioso e che si ispira per tematiche e gameplay a The Last of Us di Naughty Dog e a The Division, sviluppato da Massive Entertainment e Ubisoft. Lo studio di sviluppo dietro The Day Before è Fntastic, una software house con sede a Singapore della quale pubblicamente si conosce realmente poco.

Fntastic ha recentemente attirato l’attenzione dei media internazionali per la sua strana idea che ha del lavoro, e non per ragioni positive. Dalla loro pagina web ufficiale leggiamo che la loro cultura lavorativa sia interamente basata “sull’idea del volontariato. Questo significa che ogni membro di Fntastic è un volontario”. Cosa significa? Che nessuno nell’azienda è retribuito e che stanno svolgendo tutti volontariato? Andiamo più a fondo sulla questione ed eseminiamo le dichiarazioni dei due fondatori.

Una strana e preoccupante idea di lavoro

In un video sul loro canale YouTube, i due fondatori dell’azienda espongono la loro cultura basata sul volontariato. Nel video affermano che: “tutto quello che si fa nella vita lo si può fare volentieri o non volentieri. Se lo fai volentieri diventa un paradiso, se lo fai malvolentieri diventa un inferno. La cultura di Fntastic è basata sull’idea di volontariato, perché essere un volontario significa che tu volontariamente prendi parte ad un progetto con obiettivi comuni. L’idea del volontariato arriva dalla nostra personale esperienza e aspirazione o, in altre parole, per diventare una persona che dice “SI” alla vita. Volontariato significa che in ogni azione che intraprendi porti una certa piacevolezza.”

Questo loro discorso, molto vago e retorico, risulta preoccupante per l’idea di lavoro che trasmette. Non tutte le persone vogliono lavorare volontariamente, ma lo fanno perché l’affitto e le bollette non si pagano da sole. La cosa ancora più preoccupante di questa loro uscita riguarda il come viene distorto il concetto di volontariato. Nella loro comunicazione ufficiale distinguono, infatti, il volontariato a tempo pieno da quello part-time. Chi è volontario a tempo pieno da loro “lavora con un salario e sono a numero limitato”, cioè un dipendente stipendiato. Chi invece è volontario part-time è chiunque voglia contribuire al progetto, ricevendo in cambio “certificati di partecipazione e codici gratis”.

Questa loro cultura rende in modo equivoco il concetto di volontariato e risulta confusa nella finalità, nonché poco etica soprattutto visto la portata del progetto. The Day Before, infatti, si definisce un progetto AAA e ha alle spalle anche un publisher, ovvero Mytona. Si potrebbe trattare, come è stato avanzato anche da altri giornali online, di una pessima scelta di parole nel tentativo di coinvolgere la community all’interno del progetto. Potrebbe però altresì essere una scelta oculata per legittimare la loro necessità di collaboratori, ma senza essere in grado di retribuirli adeguatamente.

La risposta di Fntastic

Interpellata da WellPlayed, la software house ha affermato che la loro idea di volontariato part-time non si applica per lo sviluppo e il coding, bensì per lavori come localizzazione e moderazione di community. Due tipologie di lavoro che vengono, quindi, considerate di seconda utilità ed esterne al processo di sviluppo e in questa retorica viene giustificata la loro non retribuzione. Queste, invece, sono parte integrante del processo e sono essenziali se vuoi sviluppare un videogioco, soprattuto se multigiocatore di massa online (MMO).

Anche perché ci si aspetta una grande diffusione della loro opera, possibile principalmente grazie ad una buona localizzazione nelle varie lingue del mondo (soprattutto con le lingue EFIGS, ovvero English, French, Italian, German, Spanish). Anche la moderazione è un lavoro importante, poiché è necessario mantere sicuro l’ambiente online per gli utenti che arrivano desiderosi di provare l’esperienza. Di seguito la risposta completa rilasciata alla rivista WellPlayed, che aveva chiesto ulteriori spiegazioni su questo loro programma e sulle mansioni coinvolte:

“I valori della nostra compagnia sono di dedizione, volontà di aiutare, di consegnare buoni prodotti e, nel farlo, di essere gentili e dalla mente aperta. Durante la breve storia della nostra compagnia ci sono state diverse persone che ci hanno contattato con la voglia di aiutare in modalità differenti. Non è relativo alla scrittura del codice o allo sviluppo in sé, ma ad altre cose importanti come moderazione, localizzazione o il semplice fare il tifo per noi e tirarci su di morale”.

Dalla riposta non risulta ancora chiaro quali siano le tipologie di mansioni che vengono richieste ai volontari part-time. Inoltre il “fare il tifo” e “tirarci su di morale” verrebbero retribuiti allo stesso modo di chi invece localizza il gioco e svolge un lavoro creativo importante per il progetto?

I diritti nel lavoro tech, questi sconosciuti

Questa uscita da parte dello studio di The Day Before è soltanto l’ultimo di una serie di idee e dinamiche sfortunatamente molto diffuse nel mercato del lavoro tech. Questo mondo, infatti, ha diverse situazioni lavorative tossiche e si tratta di uno dei settori meno sindacalizzati.

In questi ultimi anni sono diversi i movimenti di lavoratori in giro per il mondo che hanno chiesto più diritti nel loro ambiente lavorativo, come i QA workers che si occupano del controllo qualità di un gioco, o altri lavoratori che hanno subito sistematicamente la cultura del crunch, ovvero lavorare per tante ore e con straordinari senza pagamento solo per consegnare in tempo il lavoro, con conseguenze sulla loro salute mentale e fisica. Riguardo ai diritti dei lavoratori nel mondo tech e dei movimenti sindacali abbiamo intervistato alcuni rappresentanti di Tech Workers Coalition Italia, con i quali abbiamo approfondito tematiche e rivendicazioni dei lavoratori del settore.

Uscita

La pubblicazione di The Day Before è prevista per il primo marzo del 2023. Il gioco doveva essere pubblicato il 21 giugno di quest’anno, ma lo studio ha annunciato il suo rinvio poiché ha scelto di trasportare tutto il gioco in Unreal Engine 5. Come accennato in apertura al pezzo, sul gioco ancora si sa molto poco e si tratta di un titolo eccessivamente ambizioso. Sono disponibili, infatti, diversi filmati di gameplay, ma si tratta di gameplay cosiddetti scriptati e che non corrispondono ad effettivo gameplay, bensì a situazioni precostruite.

Non ci resta che rimanere in attesa di ulteriori dettagli sul titolo, sperando vengano chiariti gli innumerevoli dubbi che avvolgono questo progetto.

 

Fonte: Kotaku, WellPlayed, Comunicazione Ufficiale.

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