Activision e le accuse di molestie, parla il CEO Bobby Kotick

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Activision in questi ultimi anni è stata al centro di una serie di notizie legate agli abusi sistemici e alle molestie perpetrati all’interno della società. Sono state moltissime le dichiarazioni di dipendenti che hanno riportato condotte non propriamente etiche.

Anche adesso a distanza di tempo si torna a parlare di queste accuse ed è proprio il CEO di Activision, Bobby Kotick a dire la sua sull’argomento.

Per il CEO di Activision non ci sono mai stati “problemi sistemici” con le molestie

Facciamo un passo indietro: nel 2021, il Dipartimento per i diritti civili della California ha citato in giudizio Activision-Blizzard in quanto dipendenti donne subivano “costanti molestie sessuali”. Questa dichiarazione ha dato il via ad un’ondata di polemiche, che ha portato ad una serie di smentite e di ripercussioni sulla società.

Dopo il calo delle azioni, Microsoft ha fatto un’offerta premium di $ 95 per azione per acquistare azioni Activision con un accordo da $ 68,7 miliardi che unirebbe i due in una delle più potenti entità di videogiochi sul mercato.

Come sappiamo, attualmente l’acquisizione è ancora sotto la lente delle varie agenzie antitrust. A dare l’ok a questa acquisizione troviamo, tra le altre, Cina, Corea del Sud ed Unione Europea.

Ora, attraverso una nuova intervista a Variety, il CEO di Activision-Blizzard risponde in generale alle accuse raccolte in questo periodo, negando soprattutto la situazione di “molestie sistemiche” che sarebbero state rivelate dai dipendenti all’interno dell’azienda.

Abbiamo svolto ogni possibile forma di indagine. E non abbiamo avuto un problema sistemico con le molestie, mai. Non abbiamo avuto nessuna di quelle che erano caratterizzazioni errate riportate dai media che lavorano duramente per cercare di destabilizzare l’azienda” ha dichiarato Kotick.

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Il CEO di Activision ha anche dichiarato nell’intervista di non essere mai stato contro i sindacati: “Non sono come gli altri amministratori delegati che sono contro i sindacati. Sono l’unico amministratore delegato di Fortune 500 che è membro di un sindacato“.

Se abbiamo dipendenti che vogliono che un sindacato li rappresenti e credono che quel sindacato sarà in grado di fornire loro opportunità e miglioramenti alla loro esperienza lavorativa, sono d’accordo” ha affermato.

Nonostante queste dichiarazioni, ricordiamo che Activision dovrà pagare ben 35 milioni di dollari per via delle accuse mosse dalla Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense nell’ambito di questa grande indagine.

 

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