Call of Duty: Activision rimuove la skin Nickmercs per commenti anti-LGBTQIA+

Call of Duty è sempre stato, nel bene o nel male, sulla bocca di tutti. Ma proprio nel mese dell’orgoglio LGBT nasce una nuova polemica che vede Activision costretta a rimuovere una skin dal suo titolo per commenti non appropriati.

Cosa avrà spinto la società a rimuove un contenuto di gioco così velocemente? Vediamo insieme cosa è successo.

Call of Duty: Rimossa la skin Nickmercs per commenti non appropriati

Il co-proprietario del FaZe Clan e streamer Nicholas ‘Nickmercs’ Kolcheff ha visto rimuovere la sua skin CoD Operator in seguito alle reazioni ai recenti commenti anti-LGBTQIA+.

All’inizio della settimana, l’emittente Chris Puckett ha twittato un video di un attacco ai sostenitori del Pride da parte di dimostranti contrari, scrivendo:

“Gli americani sono in un posto triste in questo momento. Lasciate che le persone amino chi amano e vivete la vostra vita.“

In risposta, Nickmercs ha scritto:

“Dovrebbero lasciare in pace i bambini. Questo è il vero problema.”

A seguito di una reazione al suo commento, Activision ha ritirato la skin all’Operatore di CoD, introdotta il mese scorso con l’aggiornamento Modern Warfare 2 e Warzone 2 Season 3 Reloaded. E visto che sta per arrivare la quarta stagione, è difficile pensare che venga rintrodotta – almeno, non a breve.

La società ha dichiarato:

“A causa dei recenti eventi, abbiamo rimosso il bundle “NICKMERCS Operator” dal negozio di Modern Warfare II e Warzone. Siamo concentrati a celebrare il PRIDE con i nostri dipendenti e la nostra comunità.”

Sebbene il suo commento sia stato ampiamente criticato, Kolcheff ha successivamente affermato (tramite Dextero) quanto segue:

“Non volevo turbare nessuno, so che l’ho fatto. Non mi scuso per il tweet perché non mi sembra che sia sbagliato.“

Continuando poi sull’argomento:

“Non credo che sia il posto giusto per un insegnante o una scuola, non credo che sia il posto giusto per parlare di cose del genere. Non è che io pensi che non se ne debba parlare. Se è questo che avete capito da quel tweet, allora vi sbagliate.”