Atomic Heart è uno sparatutto in prima persona con elementi in stile action RPG, sviluppato dall’azienda russa Mundfish. Senza dubbio, è il titolo più atteso tra i giochi in uscita a febbraio 2023.
C’è davvero tanto di cui parlare, quindi, evitando preamboli inutili, ecco cosa sappiamo!
Indice
Cosa sapere su Atomic Heart
La storia che porta alla realtà alternativa degli anni ‘50 del gioco, trova origine nello sviluppo della robotica e delle tecnologie avanzate durante la Seconda Guerra Mondiale. Un tremendo e buio capitolo per l’umanità, ma che ha spinto il genere umano a un avanzamento improvviso.
Come indicato dal sito ufficiale di Mundfish, anche il mondo del gaming abbraccia gli ideali per cui oggi combatte l’umanità. Una società felice, una scienza forte, città che offrono una buona qualità di vita con parchi verdi e piazze, automazione della vita quotidiana e il desiderio di raggiungere le stelle.
Proprio su questo sogno si basa Atomic Heart. E su ciò viene edificata una storia molto avvincente e uno stile di gioco che mescola lo sparatutto a elementi RPG e di crafting.
Trovate tutte le informazioni continuando a leggere il nostro articolo, ma prima godiamoci i trailer che ci introducono al gioco.
Storia
La storia di Atomic Heart inizia nel 1936, con l’idea di creare vettori d’informazione di fluidi e combinare le proprietà di acqua pesante e silicone; idea partita dal professor Dmitry Sergeyevich Sechenov. Quest’ultimo sarà l’ideatore del polimero, un dispositivo plastico elettrico di conservazione, fino a quel momento sconosciuto alla scienza, il cui studio modificherà radicalmente il corso della storia.
Nel 1939, grazie alle proprietà elettrochimiche del polimero, Sechenov e Filimonenko creano un reattore compatto di fusione fredda che spalanca nuova prospettiva a livello globale nella robotica. Sfruttando questa nuova tecnologia, il Brain Research Institute raggiunge il suo primo importante traguardo: la costruzione di un robot a tre ruote.
Nei due anni successivi, arrivati quindi nel 1941, si da vita alla prima rete di complessi di ricerca e produzione. Ciascun complesso si occupa di ricerca e sviluppo di un determinato campo, ma tutti fanno capo a un progetto nazionale chiamato Struttura 3826.
Questa intricata rete di strutture sarà il teatro delle avventure del videogiocatore.
La fine della guerra e l’arrivo dell’apocalisse
In questa realtà, la seconda guerra mondiale ha pochi rivali per l’impero sovietico, e una volta conclusa da vincitori ci si dedicherà totalmente all’avanzamento tecnologico.
Arrivati nel 1948, per aumentare l’efficienza dei robot, un gruppo di scienziati guidati da Sechenov lancia con successo il sistema Kollektiv 1.0. Questo progetto collega tutti gli assistenti robot in una rete controllata.
Grazie a ciò, la robotica dell’URSS fece grossi progressi ottenendo risultati incredibili nella sostituzione dell’essere umano nei luoghi di lavoro. L’Europa accoglie di buon grado gli aiuti umanitari dei robot sovietici che ricostruiscono città, sistemano le rotte logistiche aeree e terrestri, aiutano le persone in caso di disastri naturali e tanto altro.
I problemi arrivano nel 1955, con il progetto Kollektiv 2.0.
Kollektiv 2.0
Sechenov scopre l’adattamento assimilativo del polimero: l’abilità della sostanza di stanziarsi nel corpo umano. Questo rende possibile il collegamento di dispositivi esterni e interfacce all’utente e ciò consente alle persone di unirsi mentalmente al Kollektiv 1.0.
Si decide così di alzare l’asticella.
Dopo molti anni di ricerca, nasce il progetto Pensiero. Questo permetterà agli esseri umani di collegarsi alla nuova rete Kollektiv 2.0 e controllare le macchine, appunto, col pensiero.
Qualcosa va irrimediabilmente storto. I robot impazziscono e iniziano ad attaccare gli umani senza pietà. Costretti alla fuga, la popolazione abbandona il complesso e si nasconde.
Vestendo i panni dell’agente speciale Sergey Alekseyevich Nechaev, sarete l’ultima speranza dell’umanità. O forse no? Approfondiamo meglio i personaggi che conosciamo!
Personaggi
Il nostro alter ego non sarà l’unico personaggio presente nel corso della storia. Ecco chi conosciamo, partendo proprio da lui:
- Sergey Alekseyevich Nechaev – Conosciuto come Agente P-3, Nechaev è un ufficiale con incarichi speciali, nonché specialista nel risolvere situazioni difficili con qualsiasi mezzo, inclusa la forza. Il nome in codice “P-3” gli è stato assegnato in onore del plutonio, il terzo elemento radioattivo scoperto, dopo che è stato esposto a esso e gravemente ferito in un laboratorio. Le sue ferite erano incompatibili con la vita: aveva le braccia e la gamba sinistra schiacciate, e una grave commozione cerebrale. Per salvare la vita del suo agente migliore, Sechenov gli ha impiantato personalmente delle protesi di metallo per ripristinare le sue funzioni cerebrali. Tuttavia, P-3 non è mai stato riabilitato del tutto. Dopo l’intervento non è riuscito a ricordare molti dettagli del suo passato.
- CHAR-les – È il compagno di P3. Si tratta di un’intelligenza artificiale polimerale integrata nel guanto sperimentale di Nechaev. Sarà la spalla del nostro alter ego che può collegarsi alle altre IA fornendo informazioni su locazioni, personaggi e Lore e scatenare devastanti poteri.
- Dmitriy Sergeevich Sechenov – Ha aperto la strada a una sostanza liquida chiamata “Polymer” (il polimero) nel 1936. Sechenov ha anche lanciato la rete neurale di robot assistenti AI chiamata Kollektiv che ha permesso ai robot di liberare le persone dal lavoro manuale a favore delle arti e della scienza. Dopo il lancio sabotato di Kollektiv 2.0, Sechenov invia il maggiore P-3 per indagare sulle circostanze dell’incidente e ripristinare la rete neurale. Il maggiore P-3 vede in Sechenov l’unica figura che gli trasmette una saggezza paterna, che è ricambiata con comprensione e rispetto.
- Le Gemelle – Si tratta di due robot umanoidi avanzatissimi che sono le guardie del corpo di Sechenov. I robot hanno un aspetto femminile, con un corpo simile a una ballerina color argento, capelli in un’acconciatura a treccia a corona e una stella rossa sulla fronte. Le gemelle sembrano essere identiche nell’aspetto, tranne per il fatto che una di loro indossi un bolero giallo.
- Petrov Victor Sergeevich – Proveniente da una famiglia di militari e insegnanti del villaggio Plesenskoye, del distretto di Naro-Fominsk RSFSR, dal settembre 1933 lavorava come ricercatore presso la Facility 3826. Dall’ottobre 1940 è a capo del Laboratorio di Robotica. È membro dell’Ufficio di presidenza della principale organizzazione di partito del gruppo scientifico della Facility.
Molti altri personaggi non sono stati ancora rivelati dagli sviluppatori per evitare qualsivoglia spoiler e condividiamo la loro scelta.
Gameplay
Come accennato, Atomic Heart basa il suo stile di gioco sul genere sparatutto, ma questa è solo la punta dell’iceberg.
All’interno del titolo sono presenti elementi da gioco di ruolo che vi permettono di costruire il Maggiore P-3 come meglio volete, offrendo così al giocatore la possibilità di adattarlo al suo stile di gioco. A tal proposito, il titolo presenta tre livelli di difficoltà: modalità storia (facile), modalità normale (bilanciata) e modalità difficile (per quei giocatori che amano le vere sfide).
A una prima occhiata, con un’arma impugnata nella mano destra e la possibilità di scagliare incredibili poteri con la sinistra, non possiamo non accostarlo allo stile di Bioshock, ma pensarlo come un clone di quest’ultimo è più che riduttivo. Atomic Heart avrà una sua identità, come riferisce il fondatore e direttore di Mundfish Robert Bagratuni, e si distinguerà dagli altri sparatutto per il mix offerto di storie intriganti, battaglie spietate e enigmi complessi.
Avrete la possibilità di sguinzagliare incredibili poteri e devastare con le vostre armi tutti i nemici che ci troveremo di fronte, eppure c’è molto di più. La Struttura 3826 si estende per un territorio davvero immenso e al giocatore sarà data la possibilità di esplorare completamente ogni area disponibile di questo intricato complesso. Inoltre, sarà possibile anche incontrare personaggi secondari e questo non nega la presenza di missioni secondarie.
Il gioco ha infatti una durata stimata tra le 20 e le 25 ore se ci si dedica alla sola storia, che sale a circa 40 completando ogni incarico.
Esplorare il complesso della Struttura 3826 vi permetterà anche di approfondire meglio la storia del Maggiore e del mondo di gioco. Ovviamente, per investigare al meglio, è sempre consigliato portare dietro un discreto arsenale.
Armi
Troviamo in tutto 12 tipologie diverse di armi, ciascuna delle quali vanterà numerosi potenziamenti e specifici rami di abilità.
Se si vorrà potenziare ogni arma dell’arsenale bisognerà raccogliere componenti perlustrando ogni angolo delle strutture e i corpi dei vostri nemici. Una volta ottenuti i componenti necessari si potranno utilizzare attraverso la macchina NORA per il crafting, un dispositivo dotato di un’IA davvero molto sfacciata.
Sempre grazie a NORA si possono creare proiettili, infondere effetti elementali alle armi e realizzare altri progetti.
Le armi che avremo a disposizione si dividono in due gruppi precisi: Armi ravvicinate e Armi da fuoco.
Ravvicinate
Le armi ravvicinate sono per lo più lame composite, che costringo si il giocatore a scontri corpo a corpo, ma che arrecano danni ingenti per la maggior parte dei casi. Nel trailer in Live-Action, possiamo notare come Jensen Akles impugni un’arma fatta in casa che è una perfetta via di mezzo tra una clava e due seghe circolari.
Nel corso dell’avventura si avrà accesso a una bella varietà di armi che possiamo assemblare personalmente! Tra queste troveremo:
- La Volpe – Una possente ascia che ha come lama un pezzo di elica di aereo finemente affilata, realizzata in lega PTA-4 Temprata.
- Pashtet – Grossa mannaia la cui lama larga, in grado di tranciare la carne, il metallo e le leghe composite con la stessa facilità, non può essere migliorata. È comunque molto efficace.
- Palla di Neve – Un’arma composta da più lame, un enorme martello battipalo in grado di conficcare un chiodo ferroviario nel terreno o di mandare un nemico in profondità con un solo colpo.
- Svedoska – È l’arma che vediamo imbracciare ad Ackles nell’ultimo trailer. Una bestia pesante assemblata con un albero di trasmissione e alcune seghe circolari. Il motore, montato sull’impugnatura, fa girare i dischi affilati tranciando ogni ostacolo.
Armi da fuoco
Le armi da fuoco invece si dividono in due gruppi a parte: le classiche armi a munizione (che andranno trovate o create) e le armi energetiche (da caricare con gli attacchi delle armi ravvicinate). Nonostante facciano parte di due grandi famiglie, sono tante e ognuna di esse ha funzionalità particolari. Queste sono:
- Cannone a Rotaia – Anche detta Railgun, è alimentata da energia elettromagnetica pura e non utilizza proiettili, consente di spaccare in due qualsiasi bersaglio di un certo volume.
- Ragazzone – Un lanciagranate anticarro che offre una bella varietà di munizioni
- Dominator – È uno dei primi modelli di arma a polimero. Quando i colpi raggiungono il bersaglio esplodono, rilasciando un’enorme quantità di energia.
- Kalachnikov – Uno dei pochi tipi di arma utilizzati nella struttura 3826 che non è stato sviluppato o prodotto in loco.
- PM – Inizialmente era una pistola calibro 9×18, ma grazie alle modifiche ora offre dei proiettili a plimeri che conferiscono un impatto sostanzialmente maggiore quando si frammentano.
- Fucile – Arma multifunzione standard della polizia. Nella struttura 3826, fu introdotta come arma standard per il personale di sicurezza e di solito veniva caricata con munizioni non letali … ma non sarà il vostro caso.
CHAR-les
La terza tipologia di armi a disposizione risiedono nel nostro compagno d’avventura CHAR-les. L’intelligenza artificiale è un vero passe-partout per quanto riguarda i sistemi elettronici. Attraverso questa capacità può hackerare i sistemi computerizzati e i robot incontranti lungo l’avventura, fungendo sia d’aiuto per le lotte che per conoscere meglio la storia del mondo che ci circonda.
Ma la sua funzione non termina qua.
Grazie alle sue capacità potrete scansionare l’area in cerca di obiettivi, creare scudi energetici protettivi, brandire scariche elettriche, rilasciare getti congelanti e sfruttare capacità telecinetiche.
Tutte le sue capacità sono fondamentali per sopravvivere alle orde di nemici che il giocatore dovrà affrontare. Imparare a sfruttarle a dovere e combinandole con le armi a nostra disposizione potrebbe facilitare di molto gli scontro. Un getto congelante, per esempio, può rallentare i nemici parecchio ostinati, mentre uno scudo energetico potrebbe salvarvi la vita.
Fate attenzione però, perché ogni nemico ha un suo modo di combattere.
Nemici
I nemici principali presentati e che quindi il giocatore incontrerà nel titolo sono di tre principali categorie:
- Robot – Sono i più comuni e ne troveremo a centinaia. Facevano parte della forza lavoro gestita dall’IA del Kollektiv e ora proveranno in tutti i modi a fermare l’agente P-3.
- Germogli – I Germogli sono piante geneticamente modificate che possono infettare un corpo ospite facendolo mutare. Questi mutanti provocano danni significativi in battaglia e attaccano in grossi gruppo.
- Plyush – Questi sono nemici avvolti nel mistero. Bio guerrieri nati da mutazioni genetiche non specificate. Sono avversari davvero temibili e possono richiamare i Germogli scagliandoli contro al giocatore. Possono fondersi con altri organismi per diventare ancora più temibili.
Questi sono i nemici presentati, ma da quel che sappiamo sul titolo non escludiamo possiate incontrare nemici diversi. Evitando spoiler, vi lasciamo la sorpresa e il piacere della scoperta!
Comparto Tecnico
Sul sito Wccftech, troviamo un’intervista con il fondatore e direttore di Mundfish Robert Bagratuni, che rivela in esclusiva le specifiche complete del PC e gli obiettivi preimpostati della grafica, le informazioni sul metodo di compilazione degli shader, l’impostazione del FoV , caratteristiche tecniche della console di nuova generazione e miglioramenti della build finale rispetto alle build di anteprima che alcuni punti vendita hanno provato il mese scorso.
Bagratuni conferma che alcuni giocatori hanno potuto accedere solo alla versione del gioco dell’anno scorso, ma il suo team apporta costantemente miglioramenti e rifinendo il gioco hanno eliminato molti problemi. La versione finale del titolo sarà ancora più rifinita e tecnicamente bilanciata secondo il direttore.
I vari miglioramenti sono stati apportati anche sui nemici che apparivano, secondo alcuni tester, troppo spugnosi.
Differenze tra PC e Console
Bagratuni, non si risparmia quando deve parlare delle differenze di prestazione tra PC di fascia alta e Console di nuova generazione:
“La differenza tra le console di nuova generazione e la versione per PC è che i PC di fascia alta forniranno, ovviamente, un frame rate più elevato e una qualità superiore poiché abbiamo anche una grafica preimpostata più alta su PC. Implementiamo costantemente le ultime tecnologie complementari disponibili nel gioco e alcune si sostituiscono a vicenda. Le console non supporteranno RT per ora, ma ci sforziamo di offrire ai nostri giocatori la migliore e più ottimizzata esperienza visiva possibile. State tranquilli, i giocatori sperimenteranno il risultato grafico più complementare e avanzato su ogni piattaforma.”
Il preset grafico delle console di nona generazione è bilanciato e si avvicina molto a un PC di fascia alta in termini di qualità visiva complessiva. Bagratuni conferma inoltre una modalità grafica con 4K dinamico a 60FPS e persino 4K nativo con un solido 60FPS in alcune parti del gioco. Anche su Xbox Series S si avrà Full HD e 60FPS. Ma confermano sia un bel vedere anche sulla precedente generazione.
Non vengono indicate novità sulle impostazioni del campo visivo (FoV). Bragatuni conferma che Atomic Heart dispone già di un ampio FoV, superiore a molti altri giochi, quindi non è stato incluso nelle impostazioni su Console e PC.
Ovviamente, anche le console hanno le loro piccole rivincite su PC. Per esempio, Atomic Heart supporta le funzionalità del controller DualSense, come feedback tattile e trigger adattivi, ma solo su Ps5.
Tecnologia Denuvo
Mundfish ha confermato che il suo attesissimo sparatutto in prima persona, Atomic Heart, utilizzerà la tecnologia anti manomissione Denuvo. Non è chiaro però se Denuvo avrà un impatto sulle prestazioni del gioco. In tal caso, lo sviluppatore afferma che DLSS 3 riconquisterà quelle perdite.
Bagratuni parla di tutti i dettagli in un’intervista.
La musica
Mick Gordon, produttore discografico di recente impelagato in una spinosa questione per le OST di DOOM, ha collaborato alle musiche del gioco e vuole donare il compenso alle vittima della guerra in Ucraina.
Here is the embedded tweet:
Come annuncia su Twitter:
“Il mio contributo alla musica di Atomic Heart supporterà una causa ancora più importante. Ho deciso di donare il mio compenso alla Croce Rossa Australiana che al momento sta raccogliendo fondi per l’Ucraina.”
Potete gustarvi un assaggio di ciò che sentirete sul sito ufficiale di Mick Gordon.
Requisiti di Sistema
Se volete giocare ad Atomic Heart su PC, qui di seguito trovate le varie impostazioni grafiche, ma se volete saperne di più, vi consigliamo di recuperare il nostro articolo di approfondimento.
Impostazioni minime a 30 FPS e 1080P
- CPU: Intel Core i5 2500 o AMD Ryzen 3 1200
- RAM: 8 GB (12 GB consigliati)
- GPU: GeForce GTX 960 o AMD Radeon R9 380
- Archiviazione: disco rigido da 90 GB
Impostazioni minime a 60 FPS e 1080P
- CPU: Intel Core i5 6500 o AMD Ryzen 3 1200
- RAM: 8 GB (12 GB consigliati)
- GPU: GeForce GTX 1060 o AMD Radeon RX 580
- Archiviazione: disco rigido da 90 GB
Impostazioni minime a 60 FPS e 1080P con qualità media
- CPU: Intel Core i5 6600K o AMD Ryzen 5 1400
- RAM: 16 GB
- GPU: GeForce GTX 1070 o AMD Radeon RX 5600 XT
- Archiviazione: SSD da 90 GB
Impostazioni minime a 60 FPS e 1080P con qualità alta
- CPU: Intel Core i5 7600K o AMD Ryzen 5 1600
- RAM: 16 GB
- GPU: GeForce GTX 1080 o AMD Radeon RX 5700 XT
- Archiviazione: 90GB SSD
Impostazioni minime a 60 FPS e 1080P con qualità ultra
- CPU: Intel Core i7 7700K o AMD Ryzen 5 2600X
- RAM: 16 GB
- GPU: GeForce RTX 2070X o AMD Radeon RX 6700 XT
- Archiviazione: 90GB SSD
Impostazioni minime a 60 FPS e 4K con qualità ultra
- CPU: Intel Core i7 8700K o AMD Ryzen 5 3600X
- RAM: 16 GB
- GPU: GeForce RTX 3080 o AMD Radeon RX 6800 XT
- Archiviazione: SSD da 90 GB
Data d’uscita e prezzo
Atomic heart sarà disponibile dal 21 febbraio 2023 per PC, Ps4, Ps5, Xbox One e Xbox Series S|X, ma il pre-load sarà avviato il 19.
Come vediamo dal Tweet di Playstation Game Size, il gioco avrà un peso di circa 47,901 GB per Ps4 e di 41,677 GB per Ps5.
Here is the embedded tweet:
Inoltre, il gioco presenterà una completa localizzazione in italiano.
Esce al day one su Game Pass?
Sarà disponibile anche sul catalogo di giochi di Xbox Game Pass dal Day One, ma è anche possibile acquistarlo in tre differenti versioni.
Edizioni di Atomic Heart
Standard Edition
- Al costo di 69,99 euro, con questa versione avrete accesso al gioco completo e, in caso di preordine, alla Skin esclusiva per l’arma Swede e alla Skin esclusiva per l’arma Electro.
Gold Edition
Al costo di 99,99 euro otterrete:
- Gioco completo
- Bonus del preordine
- Atomic Pass – con l’accesso ai DLC e in omaggio una Skin esclusiva per il guanto polimerico
Premium Edition
La versione definitiva che potete acquistare a 109,99 euro, ottenendo:
- Gioco completo
- Bonus del preordine
- Atomic Pass – con l’accesso ai DLC e in omaggio una Skin esclusiva per il guanto polimerico
- Skin esclusiva per l’arma Zvezdochka
- Skin esclusiva per l’arma AK
- Artbook digitale contenente informazioni aggiuntive sul gioco
Lista trofei
Sono stati già rivelati tutti i trofei. Potete trovare l’elenco qui, ma preferiamo non parlarne per evitare eventuali spoiler a quei giocatori che giocano per scoprirli e sbloccarli.
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