Disgaea 7: Vows of the Virtueless è l’ultimo capitolo della rinomata serie di giochi di strategia Disgaea, sviluppato da NIS America, ed è il culmine dell’esperienza ventennale della serie.
Questo capitolo si svolge nel distopico Giappone feudale di Hinomoto, dove il Bushido è il faro morale di nobili guerrieri e abili strateghi.
Conclusa l’avventura di Fuji, Pirilika e tutti i loro amici siamo pronti a condividere le nostre impressioni con questa recensione.
Indice
Un inizio rilassato
Il nostro inizio con Disgaea 7 purtroppo non è stato tra i più vivaci.
Vows of the Virtueless ha molte meccaniche e modalità da sdoganare a vecchi e nuovi giocatori del brand, ma le introduce a passo lento con una narrazione scritta per non lasciare niente al caso e prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno per raccontarci degli eventi e dei personaggi che andremo a vivere e conoscere.
A causa di questo, le prime battute di gioco appaiono eccessivamente prolisse, incapaci di coinvolgere immediatamente il giocatore in attesa di avanzare.
La narrazione infatti decolla dal capitolo 5, dove perde molti dei suoi aspetti ridondanti per dedicarsi a un racconto più scorrevole. Per dare dei numeri, delle 26 ore di gioco che ci sono servite per completare la sola storia principale, le prime 10 le abbiamo passate nel primo terzo della storia.
Lottare per liberare il paese
La storia di Disgaea 7, nella sua semplicità, è ben scritta e i personaggi bizzarri che ci vengono presentati ne arricchiscono la narrazione con il loro carattere esuberante e il coraggio di non prendersi sul serio – nonostante le numerose citazioni a personaggi storici giapponesi realmente esistiti.
Avremo apprezzato una partenza meno lenta, ma, considerando che i primi capitoli che fungono da lungo tutorial servano a introdurci tutte le meccaniche di gioco, abbiamo stretto i denti andando avanti, e non ci siamo pentiti. Anche i precedenti capitoli avevano bisogno di ingranare, quindi potremmo considerare questa partenza adagiata come un marchio di fabbrica.
Hinomoto è costituito da una miriade di mondi tutti gestiti dallo Shogunato, purtroppo corrotto. Per liberare la popolazione e salvare il paese, Fuji parte alla ricerca dei Tesori Infernali, sette manufatti in grado di cambiare le sorti della guerra e donargli abbastanza potere per opporsi allo Shogun.
Inizierà così una serie di lotte contro i generali più fidati dello Shogunato per trovare tutti i tesori e nuove truppe.
A capofitto nel Gameplay
Una volta che ogni funzione della città che ci fa da Hub Centrale è stata sbloccata, ci si addentra in un Gameplay Loop che ci catapulta in una serie di battaglie mirate a potenziare il nostro esercito per affrontare più facilmente i nemici della storia principale, e avanzare fino ai capitoli finali.
A causa di uno sbilanciamento eccessivo tra la forza delle truppe nemiche della storia principale e le modalità secondarie, ci siamo ritrovati (soprattutto all’inizio) a dover sostenere più e più volte le stesse missioni per poter potenziare i nostri soldati. In nostro soccorso è arrivata la Battaglia Automatica, che ci permette di impostare la IA del nostro team per fargli ripetere una missione già svolta e risparmiare tempo.
Lo scopo principale del loop è quello di accumulare abbastanza soldi (la moneta di gioco è chiamata HL), mana ed esperienza per gli elisir nelle modalità secondarie per avere più possibilità nella storia principale.
Loop e sbilanciamento
Una delle mecchiniche più importanti da padroneggiare per avanzare in tranquillità nell’avventura è la Reincarnazione. È possibile reincarnare personaggi e oggetti per avere una crescita migliore e un equipaggiamento più potente.
Nel caso del personaggio, il reincarnato riparte dal livello più basso con un’ottimizzazione delle caratteristiche, nel caso dell’oggetto è possibile trasformare equipaggiamento comune in tesori leggendari.
Si può potenziare un qualsiasi oggetto grazie a una mini avventura di dieci battaglie in cui si affrontano nemici di livello sempre più alto e si recuperano tesori tra una missione e l’altra. Anche se le dieci stanze sono casuali, per nemici, alleati e oggetti trovati, si affrontano nemici con livelli molto alti, ma statistiche ed equipaggiamenti veramente infimi rispetto quelli principali.
Questo ci ha messo di fronte a nemici di livello 109 meno pericolosi di quelli al livello 39 nella storia principale, meglio equipaggiati e statisticamente superiori. In Disgaea 6: Defiance of Destiny questa differenza sostanziale di potenza non la ricordiamo.
Sfruttando a nostro vantaggio il criterio di ottenimento dell’esperienza, non influenzata dalla pericolosità del nemico ma dal livello, abbiamo creato un nostro loop di potenziamento per accumulare risorse per diventare sempre più forti e asfaltare poi ogni nemico.
Meccaniche di Gioco
Sbilanciamento a parte, siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle meccaniche di gioco, vecchie e nuove, offerte.
Jumbificazione
I personaggi Jumbificati in Disgaea 7 diventano veri e propri colossi che escono dall’arena di gioco e possono attaccare qualsiasi parte dello stage.
Gli attacchi normali diventano attacchi ad area, consentendo di distruggere gruppi di nemici con un solo colpo. Anche i nemici più potenti possono Jumbificare, quindi, quando succede, cercate di non mantenere le truppe troppo vicine.
Controllate che tipo di Abilità Jumbo e di statistiche presentano e affrontateli in combattimenti di dimensioni gigantesche. I personaggi Jumbificati offrono diversi vantaggi in battaglia, come delle abilità passive, che possono rappresentare boost agli attacchi, alla difesa e così via.
Se un nemico si Jumbifica pianificate attentamente ogni vostra mossa. Possono sfidarsi fino a quattro personaggi Jumbificati alla volta.
La caratteristica della Jumbificazione, non presente negli altri capitoli della serie, è quella che abbiamo apprezzato di più. L’intuizione di inserire personaggi giganti è semplice, ma efficace.
Hell Mode
L’Hell Mode, o Modalità Infernale, è una trasformazione che offre nuove potere a personaggi prestabiliti.
Alcuni membri del team possono accumulare il loro indicatore infernale durante la battaglia. Una volta che questo indicatore è al massimo, si può scatenare tutta la potenza della Hell Mode. Questa modalità permette di guadagnare più EXP e sblocca anche diverse abilità speciali.
Questi poteri sono leggendari in tutta Hinomoto, ed è consigliato utilizzarli per accumulare più esperienza o vincere più facilmente le battaglie.
I Lanci
Tra tutte le offerte di Disgaea 7: Vows of the Virtueless, la meccanica che abbiamo sfruttato di più è quella legata ai lanci.
Ogni personaggio può afferrare un compagno e lanciarlo via, senza ferirlo, ma permettendogli di coprire una maggiore distanza di movimento. Con un po’ di strategia, abbiamo sfruttato i lanci in modo da posizionare con criterio membri del team specializzati negli attacchi ad area, per circondare e bombardare le truppe nemiche che hanno statistiche elevate ma una IA imbarazzante.
Un lancio ben ponderato aiuta anche ad aggirare ostacoli ed evitarvi turni persi inutilmente di solo movimento.
Campi ed effetti
È possibile lanciare anche oggetti oltre che personaggi. Se si lanciano oggetti qualsiasi, come barili esplosivi o casse, si arrecano danni, ma la storia cambia quando si lanciano dei cristalli particolari.
Il campo di gioco non appare sempre neutro, alcune volte è disseminato di caselle colorate che influiscono su statistiche e abilità. Questi speciali effetti di campo sono prestabiliti e generati da alcuni cristalli disseminati sul terreno di scontro – una caratteristica che era presente anche in Disgaea 6 e che per fortuna sapevamo come sfruttare.
È possibile distruggere i cristalli per annullarne l’effetto, oppure lanciare un cristallo sopra un altro per dar vita a qualcosa di completamente nuovo! Gli effetti influiscono su tutte le truppe, ma ci sono anche quelli mirati per nemici e alleati.
Sfruttate i colori a vostro vantaggio per ottenere maggiore potenza in battaglia.
Rimpolpiamo le truppe
Un’altra interessante dinamica di gioco è la possibilità di scegliere e personalizzare i nostri soldati nel corso dell’avventura.
Iniziando dal reclutamento, è possibile investire più soldi per assoldare truppe più potenti e poi possiamo farli crescere al nostro fianco assegnandogli equipaggiamento e insegnandogli nuove abilità – al costo del mana ottenuto giocando.
Esistono svariati guerrieri con abilità diverse, specialisti del combattimento, esperti maghi e persino mostri! La libertà di reclutamento vi permette di costruire l’esercito che più si adatta al vostro stile da i gioco, ma per farlo dovrete perdere un po’ di tempo ad accumulare ricchezza e mana.
Una volta concluso un capitolo, sarà inoltre possibile visitare ed esplorare la zona conquistata. Li troverete svariati PNG da sfidare in battaglie 1v1, che si uniranno a voi se sconfitti. Sono molto forti, e questo è un buon modo per ottenere buoni soldati senza faticare molto.
Classi e Competenze
Ogni membro del vostro gruppo può essere reclutato con una classe di appartenenza e delle competenze di base – divise in classificazioni che vanno da E (la più bassa) a S (la migliore).
Se prendiamo in esempio un classico guerriero, le sue competenze di base saranno migliori nell’uso di Spade e Asce rispetto Archi e Pistole, venendoci così forniti le fondamenta per equipaggiarlo a dovere e costruirlo nel miglior modo possibile.
Reclutare un personaggio legato a una determinata classe non vi costringerà però a focalizzarlo su quell’equipaggiamento verso il quale è orientato all’inizio. Ogni volta che vengono utilizzate armi in battaglia, la sua competenza relativa migliorerà. Questo offre molto spazio di manovra nel campo della personalizzazione; l’unico costo richiesto è quello del tempo.
Modalità grafiche e performance
Abbiamo giocato su Nintendo Switch OLED; il gioco ci dà la possibilità di giocare in modalità Performance o Grafica.
Visto che su Nintendo Switch amiamo giocare i giochi strategici in modalità portatile, come successo con The Legend of Heroes: Trails into Reverie o Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp, di cui trovate le nostre recensioni cliccando sul link, abbiamo dedicato più tempo alla modalità Performance.
Per la totalità delle nostre sessioni, abbiamo riscontrato un lieve rallentamento solo in una particolare missione, molto concitata e ricca di truppe nemiche – che abbiamo sfruttato per accumulare esperienza – ma non abbiamo riscontrato nessun altro problema.
Giocando in modalità Grafica, si rendono più nitide le texture di gioco e le animazioni, ma nessuna differenza particolarmente eclatante. Rispetto la grafica presentata in Disgaea 6, non ci sembra di vedere grossi passi avanti per quanto riguarda la texture di personaggi e le animazioni, ma troviamo un miglioramento nella rappresentazione degli sfondi – ma forse questo è dovuto all’ambientazione.
Il vero problema dell’impatto visivo del gioco è legato alla gestione della telecamera.
Anche la telecamera vuole la sua parte
La telecamera di Disgaea 7: Vows of the Virtueless offre diverse angolazioni dalle quali è possibile giocare, ma non siamo mai riusciti a tenerne una comoda per troppo tempo.
Le mappe di gioco sono sapientemente costruite, ma non si riesce mai a trovare un’angolazione perfetta che ci permetteva di avere occhio sulle vostre truppe, sui nemici o sulla mappa. Da questo punto di vista, la serie di Disgaea potrebbe imparare molto dalla serie strategica Super Robot Wars / Super Robot Taisen, ma speriamo possa migliorare col tempo.
Questa gestione delle telecamere purtroppo non rende giustizia ai modelli dei personaggi, ben definiti in un 3D nitido dai contorni ben delineati. Trovare i modelli dei personaggi più belli della serie e poi non poterne godere a causa della telecamere ci ha fatto storcere il naso in più occasioni.
Il comparto sonoro
Abbiamo parlato dell’impatto visivo e per questo vorremmo spendere due parole per il comparto sonoro.
La colonna sonora di Disgaea 7: Vows of the Virtueless è suggestiva e degna dei suoi predecessori, capace di accompagna l’avventura del giocatore con toni più calmi o accesi in base alle situazioni in cui si trova.
Quando i personaggi comunicano tra loro è un adagio di accompagnamento, mentre nelle battaglie il ritmo aumenta per favorire l’estro dello scontro. Da questo punto di vista, la serie è sempre stata capace di regalare ottimi accompagnamenti musicali.
Longevità
Parlando di quest secondarie, Disgaea 7 offre molte ore di divertimento ai videogiocatori.
La base del gameplay non varia, rimanendo sempre sulle battaglie tattiche, ma viene fornito l’accesso a numerose missioni secondarie che arricchiscono notevolmente l’esperienza di gioco. Non sarà dunque possibile sostenere solo la storia principale e ripetere i capitoli già superati per continuare a giocare, ma ci si può avventurare nelle zone liberate per parlare con i PNG e vedere se hanno bisogno di aiuto (in genere vi chiedono un oggetto da recuperare) o sostenere le battaglie nei mondi alternativi con nemici agguerriti su terreni di scontro vario.
Come già detto, la modalità più utilizzata da noi riguardava la reincarnazione dell’oggetto, che ci permetteva di recuperare tanta esperienza in poco tempo, ma Disgaea 7 offre almeno altre 20 ore di contenuto aggiuntivo – senza contare il desiderio del giocatore nel ripetere più volte le secondarie (per potenziarsi o per divertirsi) che aumenta esponenzialmente la longevità. Parliamo quindi di decine e decine di ore potenzialmente giocabili.
Ci troviamo di fronte al capitolo più longevo della serie di Disgaea.
Multiplayer
Se siete giocatori competitivi amanti delle sfide con altri giocatori avrete la possibilità di divertirvi anche voi, grazie a un comparto multiplayer semplice ma davvero ben costruito.
Non ci sono modalità particolari da poter giocare, ma si possono sfidare avversari da tutto il mondo in battaglie tattiche che stabiliranno qual è l’esercito migliore di tutti!
Abbiamo avuto modo di sostenere poche battaglie online e possiamo garantire una buona stabilità dei server per quella che è stata la nostra esperienza – sicuramente ritorneremo con un esercito ancora più potente!
Accessibilità e niente italiano
Disgaea 7: Vows of the Virtueless è sembra ombra di dubbio il miglior titolo della serie, ma sembra essere pensato principalmente per un pubblico già avvezzo alla serie.
Molte delle meccaniche che ritroviamo nel titolo sono il culmine degli anni di esperienza maturati dal team di sviluppo, favorendo un inizio più spigliato a chi ha già avuto la possibilità di giocare ai predecessori, mentre i neofiti partiranno un po’ più lenti.
Il vero scoglio dell’accessibilità però è la localizzazione. I menù non sono difficili da comprendere, ma bisogna avere una minima dimestichezza con l’Inglese per sapere cosa fare e con chi parlare se servono cure, abilità o si vogliono portare a termine le quest secondarie.
Disgaea 7: Vows of the Virtueless – Recensione, le conclusioni
Disgaea 7: Vows of the Virtueless è il titolo della serie che tutti i fan stavano aspettando, ricco di contenuti e nettamente superiore ai predecessori.
Purtroppo, i neofiti potrebbero fare qualche difficoltà a padroneggiare tutte le meccaniche di gioco e i problemi con la telecamere potrebbero far storcere il naso ai videogiocatori tattici che amano avere una visione del campo di battaglia chiara.
Nonostante le piccole sbavature, possiamo comunque consigliare Disgaea 7: Vows of the Virtueless a tutti i fan e gli amanti del genere.
Tante meccaniche di gioco mirate a diversificare gli approcci alle lotte
La cura dei personaggi permette a qualunque giocatore di creare il team ideale al suo stile di gioco
Difficoltà delle battaglie squilibrata tra le diverse modalità
Bisognerebbe migliorare la gestione della telecamera