L’ESRB vuole usare il riconoscimento facciale per controllare l’età di accesso ai videogiochi

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L’ERSB, Entertainment Software Ratings Board (Commissione per le valutazioni del software di intrattenimento),  pare stia studiando un modo per sfruttare al meglio la tecnologia di riconoscimento facciale per consentire ai giocatori l’accesso ai videogiochi in base alla classificazione.

L’idea è nata come una proposta recentemente inviata alla Federal Trade Commission per l’approvazione, e il documento in questione include una panoramica abbastanza approfondita di come la tecnologia potrebbe funzionare.

Potete recuperare la proposto sulla documentazione ufficiale.

L’ESRB vuole introdurre il riconoscimento facciale per garantire l’accesso ai videogiochi 

GamesIndustry ha scoperto che la commissione per le valutazioni del software di intrattenimento ha presentato la proposta alla FTC in collaborazione con SuperAwesome, sussidiaria di Epic Games, e Yoti, azienda specializzata in soluzioni per l’identità digitale, spiegando come (secondo loro) utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale sia estremamente utile per bloccare l’accesso dei minori ai media con classificazione matura.

Il mondo videoludico in Europa utilizza da anni il PEGI, il sistema di classificazione che suddivide i videogiochi in cinque diverse categorie di età e otto descrizioni di contenuti, ma niente – se non il buon senso – vieterebbe a qualsiasi minore di giocare a titoli violenti targati 18+ e questo è ciò che la commissione di valutazione vuole evitare.

Secondo la proposta, la tecnologia Privacy-Protective Facial Age Estimation di Yoti e SuperAwesome sarà in grado di determinare con precisione l’età del giocatore, assicurando così che le classificazioni non possano più essere ignorate o eluse in modo significativo.

ESRB riconoscimento facciale

Cosa potrebbe cambiare?

La proposta prevede che i giocatori minorenni non possano più giocare a giochi per loro “inappropriati”, bloccando l’accesso ai titoli dopo un controllo di riconoscimento facciale e sostiene inoltre che, anche se il sistema caricherebbe le foto del riconoscimento facciale sui server di Yoti, i file verrebbero “immediatamente e permanentemente” cancellati e non verrebbero utilizzati per altro.

Se la proposta venisse accettata, i titoli sarebbero facilmente accessibili a qualsiasi giocatore che Yoti ritenga di età pari o superiore a quella richiesta, il che, sulla carta, può sembrare positivo, ma arrivano molte preoccupazioni. Non solo non si può sapere quanto sia precisa la tecnologia di riconoscimento facciale proprietaria di Yoti, ma non c’è nemmeno modo di sapere se le informazioni dell’immagine catturata possano essere utilizzate per scopi malevoli.

L’ESRB sostiene che i rischi potenziali sono “facilmente superati dai vantaggi per i consumatori e le aziende“, ma molti dubbi restano ancora.

Mentre le classificazioni sono state storicamente utilizzate come curiosità per rivelare alcuni aspetti dei giochi ben prima della loro uscita, come nel caso delle descrizioni degli incontri romantici di Starfield, la commissione per le valutazioni sembra avere un’idea molto più concreta di quale debba essere il suo scopo.

Resta da vedere se la FTC accetterà la proposta presentata, sicuramente ha molto più tempo libero per valutare ora che l’appello contro l’acquisizione Microsoft è stato rifiutato.

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