PlayStation 5 e risoluzione di 1440p: Facciamo chiarezza

Informazioni sul gioco

Brutte notizie per i futuri possessori di PlayStation 5, Sony ha ufficializzato l’incompatibilità della sua nuova console con la risoluzione di 1440p. Così titolano molte notizie sulle testate online, ma solo pochi si sono preoccupati di spiegare anche cosa comporta all’atto pratico una decisione del genere.

Non la si potrebbe definire nemmeno una situazione così terribile, come invece viene descritta, anche perché non riguarda certo la totalità dell’utenza, bensì va a coinvolgere una percentuale risibile del totale, nello specifico quella fetta di giocatori che hanno intenzione di prendere PS5, per poi piazzarla su una scrivania collegandola a un monitor QHD.

Perfino Sony si è esposta per rispondere alle critiche riguardo questa scelta, diversa da quella della concorrenza (sulle console Microsoft si può optare per il 1440p fin da Xbox One S), affermando che si tratta di una risoluzione poco utilizzata dagli utenti PlayStation e che potrebbe essere introdotta in futuro via firmware, in caso di grande richiesta.

Ma nel frattempo sul web incalzano le discussioni a riguardo e non esiste certo un solo ed unico scenario potenziale, cerchiamo dunque di fare chiarezza a riguardo.

PlayStation 5 reveal

RISOLUZIONI STANDARD

L’evoluzione dei Televisori HD è passata attraverso tre step di risoluzione. Inizialmente avevamo l’ormai vetusto standard HD ready, con pannelli che disponevano al massimo di 1366*768 pixels, standard subito sostituito dal Full HD, basato invece su una risoluzione massima di 1920*1080p e particolarmente ostico a morire, tanto che tutt’oggi rappresenta la scelta più diffusa tra le masse.

Solo di recente, agli albori della generazione corrente, l’Ultra HD (4K), ha iniziato a imporsi con fatica sul mercato, spingendo verso una risoluzione di 3840*2160p e ignorando completamente lo step intermedio di 2560*1440p, definito QHD, che ha invece trovato terreno fertile nel settore dei monitor per PC.

Ovviamente esistono anche molti altri standard di risoluzione, ma questi quattro step nello specifico sono quelli che hanno avuto la meglio per quanto riguarda il formato canonico dei 16:9, quello più diffuso in assoluto, nonché l’unico presente nel campo dei televisori (se escludiamo alcuni modelli che hanno provato in passato ad offrire un formato cinematografico 21:9, che però non ha mai attecchito).

È chiaro dunque che TV e Monitor hanno preso strade differenti e, di conseguenza, i dispositivi pensati per l’una o l’altra soluzione, hanno seguito il solco di quest’evoluzione.

I monitor nascono per poggiare su di una scrivania e per abbinarsi a un buon PC, sistema che per sua natura può visualizzare qualunque risoluzione in qualunque formato, trattandosi di una piattaforma aperta dove l’utente ha un margine di personalizzazione molto ampio.

Le console invece sono da sempre vincolate alla visione salottistica dell’intrattenimento, con al centro il classico Televisore ormai non più inteso solo come mero dispositivo di output audio-video, ma in quanto vero e proprio dispositivo multimediale connesso in rete.

Tuttavia si tratta di un principio empirico più che di una regola. Sono infatti moltissimi i giocatori console che, vuoi magari per questioni di spazio, preferiscono il monitor alla TV, e sono altrettanti gli utenti multipiattaforma che collegano tutti i loro dispositivi a un solo pannello, acquistato magari per un uso primario su PC. Guarda caso la risoluzione di 2560*1440 è molto apprezzata dai PC gamer. Si tratta del compromesso perfetto tra l’ormai vecchio Full HD e il pesantissimo da gestire UHD.

Renderizzare un gioco in 3840*2160 richiede un grande investimento in termini di risorse computazionali, risorse che su PC (data la possibilità di gestire le opzioni grafiche) si possono reindirizzare altrove, come nei livelli di dettaglio o ancor meglio nel frame-rate.

Ed ecco che abbiamo circoscritto il target a cui questa notizia potrebbe dispiacere: quell’utenza che gioca in prevalenza su Windows, che dispone di un monitor QHD, ma che ha intenzione di acquistare anche una o più console, su cui giocare alcuni specifici videogiochi.

Essendo però che l’ecosistema Microsoft è ormai un tutt’uno, è proprio PlayStation 5 la candidata ideale per far compagnia al PC desktop e la sua incompatibilità con la risoluzione di 1440p potrebbe diventare un problema per i giocatori che si trovano nella situazione descritta poco sopra.

COSA SUCCEDE SE SI COLLEGA UNA PS5 A UN MONITOR QHD?

A questo punto la domanda che molti si stanno facendo è: cosa accade collegando una PlayStation 5 a un monitor con risoluzione di 2560*1440? La risposta non sarà entusiasmante.

PlayStation 5 non riconoscerà la risoluzione QHD e permetterà all’utente di selezionare come risoluzione di output il classico 1080p (Prima di procedere oltre bisognerebbe sottolineare la differenza tra risoluzione di output e risoluzione di rendering, argomento che abbiamo però già affrontato indirettamente in un nostro precedente articolo). A questo punto gli scenari potenziali sono svariati, vediamo quelli più plausibili ed escludiamo le singole casistiche legate a improbabili vincoli software.

Supponiamo il caso in cui un gioco PS5 sia renderizzato dalla console a una risoluzione nativa di 3840*2160.

Il nostro pannello QHD non potrebbe comunque visualizzarla, in quanto vincolato a un massimo di 2560*1440 pixels. Se vi fosse la possibilità di selezionare come output il 1440p il problema non si porrebbe, ma la console Sony ci obbligherà a selezionare come output un massimo di 1080p, renderizzando comunque il gioco al nativo 2160p ma applicando via hardware un processo chiamato downsampling.

Fin qui nessun problema, è una situazione che già accade sulle mid-gen come PS4 Pro e Xbox One X quando collegate a televisori Full HD. Il downsampling infatti è un elemento positivo, un’immagine sotto campionata offre una resa molto più pulita e precisa di un’immagine nativa in 1920*1080, tuttavia nel nostro caso specifico, legato ai monitor con risoluzione di 2560*1440, dobbiamo considerare un secondo processo che avviene a seguire e il risultato potrebbe essere terribile.

Il gioco ipotetico, renderizzato in 3840*2160, verrà sotto campionato a 1920*1080 dalla Ps5, inviato al monitor con quest’ultima risoluzione e poi upscalato dal pannello sino a 2560*1440. Una doppia rielaborazione dell’immagine con come risultante una resa impastata, sporca e lontana dalla qualità ottenibile su pannelli 1080p o 2160p compatibili nativamente con la console.

Il problema non si pone nel caso delle console Xbox, perché in grado di riconoscere via hardware la risoluzione di 1440p.

Per intenderci: lo stesso ipotetico gioco, se fruito su Xbox Series X, verrebbe sotto campionato dalla console alla risoluzione di 2560*1440. Il monitor dunque non dovrebbe effettuare nessun processo extra, in quanto riceverebbe in ingresso una risoluzione pari a quella visualizzabile, con il risultato di un’immagine pulita e naturale, nonché addirittura migliore rispetto alla visualizzazione nativa in 1440p, perché levigata dal downsampling (conosciuto anche come super sampling anti-aliasing).

4K INPUT

Esistono monitor che potremmo definire dei 4K input, ovvero pannelli in grado di accettare in ingresso risoluzioni superiori a quella visualizzabile nativamente, tra cui anche lo standard UltraHD 4K. Prima di correre ai ripari, buttando il proprio QHD in previsione di un nuovo monitor 4k per PS5, conviene controllare la presenza o meno di questa funzione.

Modelli QHD come il BenQ EX3203r, prevedono questa possibilità, seppur purtroppo non dichiarandola nelle specifiche. È dunque responsabilità dell’utente informarsi a riguardo, cercando test diretti e informazioni specifiche.

In questi casi il problema dell’incompatibilità nativa con il QHD viene meno, perché collegandovi la PlayStation 5 si potrà scegliere come risoluzione di output il 2160p, nonostante il monitor non sia in grado di visualizzarla.

In questi casi cosa succede?

Supponiamo di nuovo un gioco renderizzato in 3840*2160 da Ps5. Dopo aver selezionato il 2160p come output, la console invierà al monitor un’immagine a questa altissima risoluzione. Il monitor la accetterà in ingresso, ma non potendola visualizzare nativamente effettuerà un downscaling a 2560*1440.

Le differenze tra un downsampling hardware, eseguito dalla console stessa, e un downscaling eseguito dal monitor, sono di fatto quasi impercettibili (seppur legate in parte alla qualità dell’elettronica coinvolta).

Il risultato sarà a prescindere molto più soddisfacente rispetto alla situazione descritta nel paragrafo precedente e tendenzialmente migliore rispetto a una visualizzazione nativa a 1440p.

COSA SUCCEDE CON I GIOCHI NATIVI IN 1080p E 1440p?

Ovviamente vi sono molte altre casistiche da prendere in considerazione, come i giochi che per scelta di ottimizzazione non vengono renderizzati dalla console in 4K, ma puntano a risoluzioni più basse, magari proprio il 1440p. Purtroppo al variare della risoluzione di rendering il risultato non cambia nel caso di monitor incompatibili, vi sarà sempre e comunque un upscaling di mezzo.

Nel caso di un gioco renderizzato da Ps5 in 1920*1080, la console invierà al pannello un’immagine a questa risoluzione e il pannello dovrà eseguire l’upscaling a 2560*1440. Questo appena descritto è lo scenario migliore, nonché quello meno complesso in termini di processi.

Il risultato sarà accettabile, non dissimile da una visualizzazione nativa a 1080p, seppur legato direttamente al processo di scaling e purtroppo gli scaler dei monitor, a differenza dei televisori, non garantiscono un’elevata qualità.

Lo scenario peggiore invece è rappresentato dai giochi renderizzati dalla console in 2560*1440, per assurdo la stessa risoluzione del monitor.

In questo caso si assiste nuovamente al doppio processo, prima un sotto campionamento da 2560*1440 a 1920*1080 e poi un upscaling che riporta la risoluzione in ingresso di 1920*1080 al nativo 2560*1440.

Un inutile caos di processi che riducono drasticamente la resa qualitativa dell’immagine.

COME COMPORTARSI?

Se rientrate in quella specifica categoria di giocatori che voleva collegare PlayStation 5 a un monitor QHD, vi conviene innanzitutto controllare se in grado di ricevere in ingresso sorgenti UltraHD 4K.

I modelli in grado di farlo sono svariati, oltre al BenQ citato in precedenza, anche alcuni monitor Samsung, come il C27HG70, o l’LG 32ML600M nativo in Full HD, offrono questa possibilità.

Ma come riportato in precedenza è una conferma che l’utente deve cercare da sé.

Nel caso il monitor in vostro possesso non preveda questa funzione, come per esempio l’HP Pavillion 3BZ12A, vi conviene valutare il cambio con un modello diverso o direttamente con un monitor Ultra HD 4K, che a prescindere rappresenta la scelta migliore per l’uso con le console.

Altrimenti non vi resta che accettare il compromesso, chiudendo un occhio sui potenziali artefatti dovuti ai processi coinvolti.

Purtroppo va considerato anche che la perdita in termini di definizione non segue una regola universale, modello per modello i monitor possono distinguersi anche per capacità di scaling. Di conseguenza solo una prova diretta potrebbe dissipare ogni vostro dubbio.

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