Nonostante i risultati più che soddisfacenti, vi abbiamo già riportato di come Burning Shores, il DLC dell’open world made in Sony Horizon Forbidden West sia stato vittima di review bombing. Su questo argomento si è recentemente espresso il team di developer.
Chiaramente, da qui in avanti attenzione agli SPOILER sul contenuto aggiuntivo del videogame di Guerrilla Games.
Indice
Il motivo del review bombing di Horizon Forbidden West: Burning Shores
In game, nel DLC, viene introdotto un nuovo personaggio, la giovane Seyka della tribù Quen.
Ed è man mano che la protagonista Aloy si avvicina al termine del suo viaggio, che comprende che Seyka potrebbe essere qualcosa di decisamente più importante di un’amicizia o una semplice conoscenza.
Per cui, in conclusione di Horizon Forbidden West: Burning Shores, abbiamo la possibilità di far unire Aloy e Seyka in un legame romantico, che porta in conclusione del DLC a un bacio fra le due.
È stato questo specifico elemento a scatenare l’ira di molta parte dell’utenza, che non si è fatta problemi a specificare nei commenti che il fastidio per il titolo era nato proprio per la romance omosessuale di Aloy.
Il commento di Guerrilla Games
Recentemente, durante un’intervista con VGC, hanno preso la parola sul review bombing il narrative director Ben McCaw e la lead writer Annie Kitain, che hanno lavorato in prima persona alla componente narrativa di Horizon Forbidden West e del DLC Burning Shores.
Come prima cosa, hanno chiaramente voluto mettere in chiaro che il problema non siano le critiche in sé, ben accette quando costruttive, quanto piuttosto tali motivazioni e tali modalità.
McCaw per esempio ha detto che “Amiamo quando ci sono dei feedback costruttivi riguardo l’una o l’altra cosa. E siamo perfino felici quando qualcuno ci dice che non ha apprezzato un qualche elemento riguardante pressoché qualunque aspetto del gioco […]”.
“Ma quando ci troviamo di fronte a questa tipologia di eclatante negatività, personalmente trovo abbastanza semplice separarla dal resto e realizzare che si tratta di un sistema di pensiero con cui non posso avere davvero nulla a che fare […]”.
Le scelte fatte in Burning Shores “sono davvero la continuazione di una tematica vista in entrambi i videogiochi, ovvero il fatto che Aloy non si senta pronta per vari tipi di contatto umano, a causa della sua formazione e a causa delle enormi sfide che ha dovuto affrontare da allora“. Queste sono state le ultime parole del narrative director.
Dal canto suo, Annie Kitain ha voluto dare certezza al fatto che Aloy ha dei sentimenti molto forti e veri per Seyka.
Detto questo, il giocatore ha solo la responsabilità di scegliere se questi sentimenti di Aloy possono essere portati avanti tramite quel bacio (e qualunque cosa ci possa riservare il futuro del franchise) oppure no. Ciascuna delle due scelte è valida, ci tiene a ricordare Kitain.
FONTE: Eurogamer