Intervista a Luca Ghignone: doppiatore, voce di Bane, Del, Joseph Seed, Heisenberg, Junior, Dodò

Ogni volta che ci troviamo ad annunciare un nuovo ospite della nostra rubrica delle interviste, ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati a condividere insieme a voi tante testimonianze del mondo videoludico. Inoltre, la presenza di queste personalità ci spinge a provare a rendere la nostra rubrica davvero unica nel suo genere.
L’ospite di oggi è Luca Ghignone, conosciuto per aver prestato la voce ad alcuni dei personaggi più conosciuti del mondo dei videogiochi. Lo ricordiamo per aver interpretato Bane e Due Facce della famosissima serie videoludica di Batman: Arkham e Del in quella di Gears of War.

Chi è Luca Ghignone                                        Luca Ghignone intervista

Luca Ghignone nasce a Cuneo il 3 novembre del 1973, per alcuni anni frequenta i corsi di teatro nella scuola Sergio Tofano a Torino. Svolge alcuni ruoli teatrali fin quando, dal 2004, decide di dedicarsi prevalentemente al mondo del doppiaggio.

Cosa ha doppiato

Come doppiatore lo ricordiamo per aver lavorato in alcune serie animate, come per esempio: Bloo in Gli amici immaginari di casa Foster, Raimundo in Xiaolin Showdown e di Junior dall’episodio 30 in Dragon Ball Super. Inoltre è stata la voce ufficiale di Dodò dal 2005 al 2015 in L’albero Azzurro.

Per quanto concerne il mondo videoludico lo ricordiamo per aver prestato la voce a uno dei protagonisti di Gears of War, ovvero Del, Bane e Due Facce in Batman: Arkham Asylum, Batman: Arkham City e Batman: Arkham Origins, Joseph Seed in Far Cry 5 e Far Cry New Dawn. Recentemente ha doppiato Heisenberg in Resident Evil Village.

Infine ha diretto il doppiaggio nelle versioni italiane delle serie animate de ICavalieri dello zodiaco – The Lost Canvas e I Cavalieri dello zodiaco – Saint Seiya.

Luca Ghignone

Intervista a Luca Ghignone

  •  Cosa ti ha spinto a entrare nel mondo del doppiaggio?

Una passione che però è rimasta un po’ frenata per tanto tempo. una passione arrivata da piccolo. Mi resi conto che i beniamini che seguivo nei cartoni animati o nei telefilm non fossero italiani, ma si esprimevano però nella nostra lingua. Negli anni ‘90 mi trovai a lavorare, pur senza avere dei requisiti, semplicemente avendo risposto a un annuncio su un giornale, per una radio regionale. Feci una trasmissione dal titolo SuperGulp, dove trattavo di fumetti e cartoni animati.

In quegli anni mi trovai ad organizzare un’intervista a Ivo De Palma e al termine di questa chiacchierata chiesi a lui come avrei potuto provare a entrare in questo mondo.Luca Ghignone Bloo

Mi consigliò di studiare e perfezionare la dizione, ma soprattutto di imparare a recitare. Dopo questi consigli, mi perfezionai nella dizione, ma non era sufficiente tanto che mi iscrissi alla scuola di teatro Sergio Tofano a Torino per poter comunque cominciare a imparare i primi rudimenti di recitazione. Feci 4 anni in quella scuola, sapendo anche che molti dei suoi docenti erano professionisti che lavoravano nel doppiaggio. Attraverso quella scuola magari avrei avuto anche la possibilità di entrare in una sala di doppiaggio e vedere come lavoravano. Per fortuna a un certo punto questa occasione avvenne. Per un paio di anni mi barcamenavo con la scuola, il lavoro e assistendo ai turni di doppiaggio, fino a quando vinsi il mio primo provino su un personaggio di un cartone animato molto simpatico dal nome Bloo.

  •  Qual è la differenza tra doppiare un videogioco e un film?

Il doppiaggio di un’opera di intrattenimento che non sia un videogioco avviene in una sala di doppiaggio, dove hai a disposizione un leggio e uno schermo con delle immagini che scorrono. Si tratta di guardare queste immagini, capire cosa stia succedendo, fare una prova muta sentendo il tutto in una cuffia, finché realizzi l’incisione finale. Il doppiaggio di un videogioco è diverso principalmente per le mole di battute da doppiare, perché ci sono delle modalità che sono diverse: c’è la modalità dove si doppia il personaggio mentre il giocatore gioca e dove ci sono le cutscene, momenti di narrazione dove spesso il giocatore non può intervenire. Quando doppiamo, non ci troviamo davanti a delle immagini ma ci troviamo davanti a delle battute e a delle forme d’onda recitate nella lingua originale.

Il nostro obiettivo è quello di cercare di coprire nella nostra lingua con le stesse intenzioni, queste verranno elaborate da un algoritmo che le farà partire in determinati momenti. Nella maggior parte del doppiaggio dei videogiochi doppi sul suono e sulle informazioni che ti vengono date dal direttore del doppiaggio. Trattandosi comunque di fasi ancora in corso d’opera, non ne puoi avere un’idea precisa come quando vedi una scena di un film o di un cartone animato.

  • Qual è il personaggio più difficile che hai doppiato e quale sei più affezionato? Luca Ghignone Joseph Seed

Se rimango in ambito videoludico, devo ammettere che sono tutti molto difficili da doppiare. Sono complicati perché non hai quel riferimento fondamentale, un’espressione del personaggio, il suo sguardo. Devo ammettere che quindi sono stati tutti complessi da doppiare. Diventa meno difficile quando hai la possibilità di fare personaggi come Joseph Seed dove ho avuto più cutscenes che battute in game. Pertanto, avevo davanti a me veri e propri filmati con l’attore, anche se era già renderizzato in grafica, dove potevo osservare ogni sua singola espressione.

Il personaggio a cui sono più affezionato in ambito videoludico è Joseph Seed poiché mi ha dato molte soddisfazioni.

Un altro personaggio a cui sono affezionato è Del Walker di Gears of War, in quanto possiede delle dinamiche molto più leggere e ironiche. Dinamiche che ho apprezzato molto e con cui mi ci sono divertito. Un personaggio dinamico, ma anche allegro e battutaro.

Un saluto a Videogiochitalia e a tutti i suoi utenti, buona fortuna a tutti, a presto.

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