Intervista a Beatrice Caggiula: doppiatrice di Dina, Tess, Selene, Cortana

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Concluso l’evento del Nerd Show di Bologna, che ci vedeva in compagnia di Voci Animate in occasione del Secondo Premio La Musa d’Oro, riprendiamo la nostra rubrica delle interviste. Qualora foste interessati a vedere l’evento integrale, consigliamo di vedere il video sul canale YouTube di Voci Animate. Trovate il nostro intervento dal minuto 51:45.

Oggi, con la testimonianza della doppiatrice Beatrice Caggiula, raggiungiamo i sessanta ospiti nella nostra rubrica delle interviste, per quanto riguarda la controparte video.

Chi è Beatrice Caggiula

BBeatrice Caggiulaeatrice Caggiula nasce a Torino il 16 gennaio 1981. Spinta dalla passione per l’arte decide di studiare recitazione fin da piccola.

Una volta completati gli studi liceali, decide di avvicinarsi al mondo del doppiaggio, frequentando un corso specializzato.

 

Cosa ha doppiato

Beatrice Caggiula vanta numerose partecipazioni, soprattutto negli anime e nei videogiochi.

Per quanto riguarda le serie animate ha prestato la voce a Lady in Devil May Cry, Kaori Takigawa in Mila e Shiro: il Sogno Continua, Grace Tyler in Yu-Gi-Oh! Arc-V, Reina in Ken il guerriero: la leggenda di Raoul il dominatore del cielo, Tenten in Naruto e Naruto: Shippuden e Debbie Turnbull in Robotboy.

Beatrice Caggiula intervistaNelle serie tv ha dato la voce a Claire Foy in The Crown, interpretando la Regina Elisabetta II, Lorenza Izzo in Penny Dreadful: City of Angels.

Recentemente ha doppiato Jen Taylor nei panni di Cortana per la serie Halo, basata sull’omonimo franchise di videogiochi.

Per quanto concerne i videogiochi, sono innumerevoli le partecipazioni.

La ricordiamo nei panni di Dina in The Last of Us Parte II, Tess in The Last of Us, Selene in Returnal, Anna in Metro: Last Light e Metro Exodus, Emily in Until Dawn, Anya Oliwa in Wolfenstein: The New Order e Wolfenstein II: The New Colossus, Mary May Fairgrave in Far Cry 5, Grace Mars in Heavy Rain, Lucy Stillman in Assassin’s Creed.

Ovviamente sono solo alcuni dei ruoli doppiati, ve ne sono tanti altri.

Intervista Beatrice Caggiula

  •  Come ti sei avvicinata al mondo del doppiaggio?

Fin da piccola ho studiato recitazione, sono sempre stata un’appassionata del mondo dell’arte. Mi ricordo che da ragazzina rubavo la videocamera a mio padre e obbligavo le mie amiche a fare delle scenette.

Finito il liceo, ho fatto un corso di doppiaggio. In seguito, andavo ad assistere negli studi. Iniziai questa lunga gavetta, come si faceva una volta, ovvero andando ad assistere. Ho iniziato a doppiare piccoli brusii, personaggi residuali, poi la prima protagonista e ora sono ancora qui, dopo quasi 23 anni.

  • Sappiamo che hai doppiato Dina in The Last of Us Parte II. Trattandosi di una personalità forte e controversa, com’è stato doppiare un’opera cosi significativa e particolare?
Dina The Last of Us parte 2
Dina, interpretata da Beatrice Caggiula, in The Last of Us Part II

Doppiare Dina è stato molto divertente e anche molto lungo.

È stato molto particolare perché di solito quando doppiamo i videogiochi lavoriamo quasi sempre su un’onda sonora. In The Last of Us Parte II avevamo tantissimi video, quindi è stato come doppiare un film.

Le personalità forti e determinate, come quella di Dina, sono quelle che preferisco, infatti mi sono trovata molto a mio agio.

Inoltre, il gruppo di lavoro lo conoscevo molto bene. Ricorderò Dina come una lunga e bellissima esperienza.

  • Ultimamente hai doppiato Selene in Returnal, cosa puoi raccontarci del doppiaggio di questa nuova esclusiva Sony?
    Selene Returnal
    Selene, protagonista di Returnal, doppiata da Beatrice Caggiula

Selene è un personaggio che ho amato tantissimo, perché a differenza di Dina mi ha permesso di lavorare su lunghissimi monologhi molto intimi e introspettivi.

È stato un lavoro che non avevo affrontato tante volte, di certo un lavoro che porterò con me. Come in The Last of Us, anche qui conoscevo bene il gruppo.

  • Qual è stato il personaggio più difficile da doppiare, e a quale sei più affezionata?

Sicuramente il più difficile da doppiare e quello a cui di conseguenza sono affezionata è la regina Elisabetta II in The Crown.

L’attrice che la interpretava, Claire Foy, è un’artista eccezionale. Ho avuto la fortuna di vederla a teatro. Mi sono resa conto dal vivo dell’energia che trasmette e della bravura, starle dietro è stata una bella sfida, ma molto soddisfacente.

  • Quali sono i consigli che daresti a nuovi e aspiranti doppiatori?

Claire Foy The CrownSicuramente quello di studiare, consiglio che continuo a mettere in pratica anche ora.

Cercare anche di apprendere dai grandi professionisti e da quelli che hanno fatto la storia di questo mestiere. Soprattutto non sentirsi mai arrivati per nessun motivo.

 

  • Noi ti ringraziamo per la tua disponibilità, ma prima di andare vorremmo conoscere un curioso aneddoto sulla tua carriera.

Uno che ricordo con affetto è avvenuto a leggio col mio amico Luca Ghignone. Abbiamo iniziato insieme tantissimi anni fa, ricordo che dovevamo registrare una scena d’amore molto intensa.

Per noi era molto imbarazzante e quindi a un certo punto abbiamo cominciato a ridere e non riuscivamo a smetterla. Alla fine, il direttore decise di dividerci per registrare separatamente in quanto non avremmo portato a termine il turno.

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