I licenziamenti nel settore videoludico non sono giustificati secondo lo sviluppatore di Baldur’s Gate 3 Larian

I licenziamenti nel settore videoludico non sono giustificati secondo lo sviluppatore di Baldur's Gate 3 Larian
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L’industria dei videogiochi è davvero in crisi? I licenziamenti a raffica che stanno colpendo moltissimi impiegati di tanti editori e sviluppatori sono la cartina al tornasole di un’industria malata?

Lo sviluppatore di Baldur’s Gate 3 Larian non è assolutamente d’accordo con questa tesi e ritiene che i licenziamenti nel settore videoludico siano assolutamente evitabili.

I licenziamenti nel settore videoludico sono evitabili secondo lo sviluppatore di Baldur’s Gate 3 Larian: “il primo ha iniziato e gli altri seguono”

Michael Douse, editor in chief di Baldur’s Gate 3 sviluppato da Larian Studios, è intervenuto sulla spinosa e preoccupante questione dei numerosi licenziamenti che stanno piegando l’industria videoludica, con ogni settimana che esce una notizia di licenziamenti di centinaia di dipendenti e chiusura di studi.

Secondo Douse, i licenziamenti recenti non sono tutti giustificati, semplicemente si è sdoganato un tabu.

In un’intervista rilasciata dal dirigente a Game File e ripubblicata da PC Gamer, Douse dichiara che “Nessuna di queste aziende è a rischio di fallimento.” Ne consegue che i licenziamenti non sono un’operazione sofferta e vitale per le compagnie, solo un’opportunità per guadagnare di più.

I publisher hanno fatto in pratica questo ragionamento secondo Douse: “Bene, finalmente. È una vita che vogliamo farlo. Tutti gli altri lo fanno, quindi possiamo farlo anche noi senza che si scandalizzi nessuno’. È una cosa davvero malata”.

Douse ha specificato che le aziende preferiscono mandare a casa un po’ di gente e mettere a rischio intere famiglie invece di far arrabbiare gli azionisti.

Douse ha aggiunto però che queste decisioni non sono mai prese alla leggera, però che spesso sono l’agnello sacrificale per non creare problemi con gli investitori, ma che non sono quasi mai un’operazione inevitabile.

Secondo dati di pubblico dominio, nell’industria dei videogiochi nel 2023 oltre 10.000 posti di lavoro sono stati persi, ma la crescita è esponenziale: da gennaio a marzo del 2024 i posti persi sono già 8.000.

Gli ultimi protagonisti di questa sfilza di licenziamenti sono stati SEGA con la chiusura di Relic e 240 impiegati licenziati, andando a ritroso Electronic Arts ha mandato a casa oltre 670 persone, ma prima di questi i licenziamenti hanno colpito anche Deck Nine di Life is Strange: True ColorsPlayStationXboxBungieTeam17 Embracer Group e tanti atri.

Se volete approfindire, IGN ha pubblicato un editoriale sulle ragioni dei licenziamenti, lo alleghiamo qui sotto:

Larian immune ai licenziamenti perché è una società privata: prossimo gioco in accesso anticipato

A Douse è stato anche chiesto qual è lo stato dei publisher di videogiochi:

“Lo stato degli editori di videogiochi? Essere agili è fondamentale. Le grandi aziende non sono agili”.

Douse ha approfittato per sottolineare come Larian sia una perla nera in un mondo abbastanza marcio, essendo libera da vincoli ed editori assetati di denaro, affermando che Larian Studios è un ambiente di lavoro perché è una società privata.

Quando gli è stato chiesto se il team di sviluppo sarebbe mai diventato pubblico, ha risposto che se da un lato avrebbe dato a Larian più fondi, dall’altro sarebbe stato “antitetico alla parte qualitativa dei nostri progetti”.

Riguardo al prossimo progetto, pare che Larian voglia virare in tutt’altra direzione e abbandonare l’universo di Advanced Dungeons & Dragon, sarà enorme e probabilmente necessiterà della PS6 o addirittura PS7, e probabilmente sarà un gioco con rilascio in accesso anticipato.

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